groovestar ha scritto:Quando sento parlare di governi eletti dal popolo mi viene l'orticaria...
Governi formati da personalità o rappresentantività di aggregazioni politiche elette eccetera.
L'orticaria dovrebbe forse venire quando queste personalità non sono in grado di fare il loro lavoro, e demandano al "capo" dello stato, non eletto ma a sua volta espressione di una maggioranza eletta, di indicare un'ulteriore persona esterna, non eletta e stavolta completamente avulsa alle logiche democratiche maggioritarie, dotato però di influenze in ambito internazionale...(di che tipo? Curatore scelto da istituzioni interne o designato col beneplacito di entità economiche extanazionali?)
In effetti il termine corretto, di derivazione romana, non è tirannia ma
dittatura, ossia quell'organo emergenziale dotato di grande potere, eletto per un tempo limitato da un console e di concerto col Senato per risolvere situazioni di crisi emergenziali.
Il mio era un discorso semplice: partendo dagli affreschi del buono e cattivo governo, che descrivono armonia, giustizia, ricchezza da una parte e tirannia (dittatura?), iniquità e povertà dall'altra, un potere "esterno" all'assemblea dei cittadini senesi (ma possiamo estendere la Polis allo Stato) che promette lacrime e sangue, può essere definito un buon governo?
Io mi rispondo di no, con i criteri di cui sopra non è un "buon governo", ma un esempio di "cattivo governo".
Quei criteri di giudizio politico sono ancora validi o meno?