da marcostraz » 08/08/2012, 13:06
Ho seguito un pò della conferenza stampa di Schwarzer (fino a circa l'1)...devo dire sinceramente che, nella mia trentennale esperienza di appassionato sportivo, questa è una delle vicende più strane che io ricordi e che mi lascia più indeciso...da un lato credo che lui sia sincero quando in lacrime chiede perdono e si dichiara pentito...non mi sono sembrate lacrime artefatte...dall'altro lato racconta una storia per me incredibile, quasi inverosimile e che mi sembra presenti diverse lacune...cioè, è credibile un atleta olimpionico che si mette a fare le ricerche su internet come un qualsiasi adolescente alla ricerca del serpente da esporre in stanza o del vecchio alla ricerca del Viagra da paesi esotici? E' credibile uno che parte da solo, va in Turchia, entra nella prima farmacia e si compra l'EPO? Poi non mi ha convinto qualche passaggio sulla Kostner: prima ha detto che si vergognava quando le diceva di non aprire ai controlli, poi a domanda specifica ha dichiarato che a lei non aveva mai detto tutto ciò, ma lo aveva detto solo alla madre e solo una volta...molto oscura poi la vicenda legata al suo rapporto col dott.Ferrari...non può venirmi a dire che ha scelto lui perchè era bravo a fare le tabelle degli allenamenti...giusto giusto dal dott.Ferrari...e a domanda del giornalista "perchè non andare da un altro?", non mi può rispondere "perchè? da chi doveva andare?" come se il dott.Ferrari fosse l'unico preparatore sulla faccia della terra...io seguo lo sport da quando sono bambino e sinceramente posso vantarmi di capirne qualcosa, ovviamente da appassionato...capisco quando lui parla di stress, di doversi allenare duramente e non poter sgarrare, di essere tutti insieme nella vittoria e da soli nella sconfitta, di dover lavorare un anno per poi magari vedere sfumare tutto in un paio d'ore di una singola gara...però è lo stesso per tutti...non è che Schwarzer è sottoposto a pressione e gli altri no...capisco il suo dolore, capisco il suo dispiacere per aver fatto un gesto bruttissimo come quello di doparsi, ma non lo accetto...non lo accetto perchè tutto questo stress, questa pressione, questo giocarsi tutto il lavoro di un anno in una singola gara, non è che ce l'abbia solo Schwarzer, ce l'hanno tutti gli atleti...e non sono tutti gli atleti che decidono di doparsi...chi decide di doparsi, sa a cosa va incontro...e non posso accettare che bastino due scuse, due lacrime e la solita manfrina della pressione o della solitudine dell'atleta per convincermi ad accettare la sua scelta o a dire "poverino, mi dispiace"...Schwarzer è uno che ha deciso di risolvere un problema (per carità, un problema anche serio, psicologico) aggirandolo con la via dei furbetti...io potevo accettare le scuse, le lacrime e i discorsi sulla pressione o sulla solitudine dell'atleta se oggi parlavamo di un ritiro...ma non di uno che ha deciso di doparsi...poi, come detto nei giorni scorsi, ovvio rispetto per il suo dolore, il suo dispiacere e la sua vergogna...ma quando io vedo le sue legittime e sincere lacrime, io non riesco ad accettarlo e a dargli una pacca sulla spalla perchè penso ai tantissimi atleti che hanno sentito la stessa pressione, la stessa solitudine, la stessa difficoltà e non hanno scelto la via del doping...penso a chi ha affrontato questi problemi accettando il fatto di non essere più all'altezza, chi ha accettato di finire trentesimo, chi ha accetta di ritirarsi...Schwarzer ha cercato di fare il furbetto, lo avrà anche cercato di fare in tutta sincerità e con tutto il dispiacere possibile, ma ha sempre effettuato una scelta che altri non compiono...e io ho più rispetto per loro che per lui...