La scelta del ritorno del nucleare in Italia non ha mai avuto alla base un calcolo economico, ma solamente uno scambio politico tra Francia e Italia. L'Italia in cambio di acquistare la tecnologia di terza geneazione (EPR) francese che nessuno vuole e che finora non hai mai visto la luce avrebbe avuto accesso all'uranio (pagandolo ovviamente) estratto da Areva in Nigeria (e andatevi a vedere come e con che storia). Alla faccia della tanto decantata indipendenza energetica del paese.
Ma al di di questo la nuova impresa nucleare italiana sarebbe rimasta come il ponte sullo stretto, ovvero realmente non si sarebbe mai fatta.
La novità giapponese di questi giorni è che probabilmente farà andare gli italiani a votare al referendum, che incidentalmente contiene anche i quesiti sul leggittimo impedimento e sull'acqua pubblica. Per questo motivo il mondo politico inizia da solo a ripensare al nucleare, per segnalare che non c'è bisogno di andare a votare al referendum che tanto il nucleare non si fa comunque, e così si salvano gli altri due argomenti dal volere del popolo.
[/quote]



