Stili di guida, tra ammirazione e modi di essere

Tutto quello di cui volete parlare e che non trova categoria, hardware, manifestazioni etc.

da sundance76 » 04/10/2008, 17:15

Un topic anomalo, ma ci pensavo da un pò..

Spesso ho riflettuto su una strana questione, magari anche banale. Io come appassionato spesso mi sono esaltato per gli stili di guida di tipi come Peterson, Villeneuve, Rosberg, Mansell, Alesi, Rosemeyer, Moll, cioè di gente che tendenzialmente era portata a mettere l'auto di traverso, a guidare in un modo più o meno "estroverso", spettacolare, che sfruttavano l'auto e la pista sempre al limite.

In altre occasioni trovavo invece piacevole immedesimarmi nella pulizia di guida di gente come Lauda, Piquet, Caracciola, Varzi, Prost, Stewart, estremamente redditizi e armoniosi nello sfruttamento del mezzo, che concedevano poco allo spettacolo, ma comunque velocissimi.

Tuttavia, quando poi mi metto al volante della mia auto o quando avevo la motocicletta, mi rendevo conto di non essere sempre in sintonia con quello stile che prediligevo nei campioni preferiti.

Ad esempio, spesso odio far slittare le ruote, e mi dà più soddisfazione fare al massimo una curva sfruttando tutto lo spazio disponibile, ma senza strafare, godendo della pulizia della manovra.
Altre volte mi capitava di non prendere la moto per vari giorni, e quando ci risalivo su, mi prendeva una voglia matta di far slittare la gomma posteriore, di metter la moto di traverso (anche se poi era puro divertimento e si perdeva tempo..).

Probabilmente, con le auto a trazione anteriore di oggi, mi viene di istinto essere più pulito perchè con la trazione avanti le auto sono "di natura" meno spettacolari. Invece la moto di base lo è di più. Però in realtà, con una moto da pista devi essere comunque pulito in curva: se senti che stai forzando per chiuderla, vuol dire che hai sbagliato l'impostazione o sei entrato troppo forte.

So che non capite dove voglio arrivare, ma non preoccupatevi, non c'è uno scopo preciso nella discussione. Volevo solo far capire che spesso magari uno tifava Villeneuve perchè adorava e si entusiasmava per il suo modo "estroverso" di prendere le curve, ma poi se gli fosse capitato di trovarsi in una simile situazione, avrebbe impostato il tutto con una guida "alla Lauda".

Chissà, qualche volta inconsciamente amiamo ciò che è molto differente dal nostro modo di essere. Altre volte invece siamo in sintonia solo con chi si avvicina ad esso.

Magari, posso dire che è più "soddisfacente in modo professionale" guidare un'auto come Varzi, Lauda e Caracciola. Ma è più "divertente" (nel senso ludico del termine) una guida alla Mansell, Villeneuve o Alesi....
Ultima modifica di sundance76 il 14/10/2008, 13:42, modificato 1 volta in totale.
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da Mad » 04/10/2008, 19:34

D'accordissimo con la tua analisi.

E se permetti aggiungo una variabile da non trascurare, cioè il mezzo che si usa.
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da Powerslide » 04/10/2008, 22:28

Mi permetto di citare un campione che come pulizia di guida non era secondo a nessuno: Jim Clark.

L'osservazione di Mad è poi giustissima, anche se devo dire che l'impostazione di fondo resta comunque.

Esiste poi una categoria di piloti, tendelzialmente "puliti", che tende a sporcare la propria guida man mano che si avvcina al limite o che è pressato da un avversario. Spesso si tratta di giovani (che possono migliorare), altre volte di piloti non di primo pelo (e difficilmente questi faranno molta strada).

La discussione messa da sun, mi dà anche il modo d'intavolare un dubbio che mi ronza nella testa dallo scorso anno: perchè si è sempre detto che Hamilton approfittava degli assetti di Alonso, visto che i due hanno stili di guida nettamente diversi?
Io non accetto che per trovare l’effetto suolo si debba strisciare per terra. Secondo me è assurdo, è immorale da un punto di vista tecnico. (Mauro Forghieri)
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da Niki » 04/10/2008, 23:00

[quote="Powerslide"]
La discussione messa da sun, mi dà anche il modo d'intavolare un dubbio che mi ronza nella testa dallo scorso anno: perchè si è sempre detto che Hamilton approfittava degli assetti di Alonso, visto che i due hanno stili di guida nettamente diversi?
[/quote]

Forse perchè è meglio comunque avere la macchina assettata, anche se è per un pilota con una guida diversa, che non averla assettata affatto o con un assetto che fa acqua da tutte le parti?

Riguardo lo stile di guida, sono d'accordo con Sun. Quando avevo lo scooter, un giorno tornando a casa mentre pioveva sono passato in un tratto dove ci sono i sanpietrini: come ho accelerato il (_Y_) ha cominciato a sbandierare. Naturalmente stavo andando piano, ma la sensazione è stata di godimento.
Certo, una cosa è farlo quando vai piano e in strada, un'altra è farlo in pista mentre sei in gara e ad ogni giro. Ovvio che alla fine non è redditizio, come si capisce nettamente facendo il confronto tra chi ha vinto di più dei nomi che hai indicato.
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da Powerslide » 04/10/2008, 23:27

[quote="Niki"]
Forse perchè è meglio comunque avere la macchina assettata, anche se è per un pilota con una guida diversa, che non averla assettata affatto o con un assetto che fa acqua da tutte le parti?

[/quote]

Dopo l'esperienza in GP2 non credo fosse così incapace di darle un assetto decente ...............
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da Jackie_83 » 06/10/2008, 20:53

Magari, posso dire che è più "soddisfacente in modo professionale" guidare un'auto come Varzi, Lauda e Caracciola. Ma è più "divertente" (nel senso ludico del termine) una guida alla Mansell, Villeneuve o Alesi....


Già,entrambi a loro modo sono divertenti...vi faccio un paio di esempi dalla mia modesta esperienza di kartista della domenica

ho girato x anni al kartodromo di Rastellino, vicino a casa mia ma dotato di kart che definire cessi è poco...instabili in curva e vibranti come un frullatore x non parlare dei freni e della convergenza che spesso e volentieri era storta, all'inizio provavo a guidarli di fino....ma non cavavo un ragno dal buco, il mezzo tirava dappertutto e i risultati ho iniziato ad averli quando ho iniziato a condurli "di forza"

aggredivo i cordoli, ritardavo le staccate, mi buttavo in curva fregandomene delle leggi di gravità e spostavo il corpo in accelerazione x migliorare la trazione...beh, in poco tempo oltre a divertirmi un mondo sono diventato uno dei "guru" della pista! :thumbup1:

Da quest'anno ho ripreso a frequentare i kartodromi regolarmente (sempre x Hobby) ma sulla pista di Massa Finalese, + lunga, tecnica e Hi-tech (addirittura ha i transponder coi cronometri su ogni kart!)...

I kart qui, nonostante il motore sia praticamente lo stesso (Honda da 6,2 Cv) sono di + nuova concezione e molto + stabili dei frullatori a cui ero abituato, quindi una volta capita la pista ho iniziato a spingere guidando  com'ero abituato...controsterzi, "aggressioni" ai cordoli (quando possibile dato ke qua sono parecchio + alti) ecc...

Beh, mi sembrava di andar forte quando incontro 2 tizi nel mio turno che mi sverniciano con una facilità disarmante...alla fine scopro di aver girato in "50 alto, mentre loro in "48 e qualcosa...ben 2 secondi al giro di distacco (e amor proprio sotto i tacchi)!  :scared:

a 'sto punto osservo gli altri e provo a mia volta....guida pulita, lontano dai cordoli, pochi e leggeri colpi di sterzo e MAI un fischio da parte delle gomme con traiettorie + fluide e strette possibili in modo da non scodare e mantenere il motore in tiro in uscita di curva.

E' una guida che richiede + concentrazione, + cerebrale e forse un pò meno divertente (dopo un pò diventa stressante x ovvi motivi) ma così arrivo con soddisfazione ai fatidici "48 pure io e nella prima gara endurance mi qualifico sesto (su 13) e così arrivo dopo aver lottato coi primi 8)

X curiosità un paio di settimane fa torno a Rastellino e applico a quei catorci (sono ancora quelli) lo stile che ho imparato ad usare a Massa...risultato una serie di lunghi e una paga abbastanza sonora :blush:

Un'ultima considerazione...se ci fate caso i "fini esteti" della Guida (Lauda e il Prost post '84 tanto x citarne alcuni) si trovano in difficoltà con un mezzo che richiede una guida fisica...basti pensare al Lauda dei primi anni in March, totalmente surclassato da Peterson o al Prost del '91 che al volante delle ostiche 642 e 3 spesso e volentieri le prendeva dal poco + ke debuttante Alesi

Oppure un'altro caso emblematico, Capelli ed Alesi con la tremenda F92A...il primo dalla guida pulita e dalle ottime sensibilità di collaudo, il secondo tutto palle e cuore...vi ricordate come andò a finire?
Ultima modifica di Jackie_83 il 06/10/2008, 21:04, modificato 1 volta in totale.
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da Mad » 07/10/2008, 20:01

Un'altro esempio, anche se a due ruote, può essere Ducati desmo contro Yamaha M1. Avete mai visto Rossi, Lorenzo, Edwards e Toseland guidare ruvido? Viceversa avete visto cosa succede a dare la scorbutica Desmo ad un precisino come Melandri? :001_rolleyes:
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da Andrew » 07/10/2008, 20:49

io vado poco sui kart, ma è capitato di portare in pista la grande punto di mio padre e, prima di quella, la dedra
la dedra era tutto motore e controsterzo, ogni curva dovevo correggerla e si piegava sempre e comunque
la grande punto, complice l'assetto rigido e le gomme basse (205/45 r17) invece la guido di precisione in un modo molto migliore..
il risultato è che, pur avendo decisamente più potenza la dedra (115cv contro i 90cv della fiat), riesco ad abbassare i tempi di 3/4 secondi, senza spingere troppo, rispetto a prima

che abbia la guida pulita dentro? :lol:
a parte gli scherzi, quando partiva il mulo alla dedra mi divertivo si, ma preferisco di gran lunga la grande punto che ce l'ha ben piantato a terra, leggermente sottosterzante :P
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Se mi vogliono sono così, di certo non posso cambiare
Perchè io, di sentire dei cavalli che mi spingono la schiena, ne ho bisogno come dell'aria che respiro
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da Niki » 07/10/2008, 21:49

Beh da sempre la guida pulita ha pagato, anche se meno spettacolare di quella ruvida. Le gomme slittano meno, la macchina si muove meno, si fà meno strada, ecc. ecc.
Penso anche io però che sia molto più difficoltosa da tenere a lungo per via della concentrazione: ogni giro devi ricordare al millimetro dove mettere le ruote, dove frenare, dove accelerare, e così via.
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da stefan79 » 11/10/2008, 20:12

[quote="Niki"]
Penso anche io però che sia molto più difficoltosa da tenere a lungo per via della concentrazione: ogni giro devi ricordare al millimetro dove mettere le ruote, dove frenare, dove accelerare, e così via.
[/quote]

Certe cose le hai nel sangue o non le hai affatto..  :blush:
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da DanieleSkywalker » 12/10/2008, 22:59

Le volte che sono andato sui Kart non mi sono mai posto la questione dello stile di guida, l'unica cosa che mi interessava era abbassare i tempi. Non credo che i piloti abbiano uno stile preferito, o meglio preferiscono quello che li fa andare più veloci. Stile che alla fine non dipende dai gusti dei piloti, ma da questioni di fisica, di meccanica.
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da Gilles » 13/10/2008, 10:57

Il campione, quello vero, adatta il proprio stile di guida al mezzo e alle condizioni.
Cmq, mi sembra naturale che ogni pilota, abbia uno stile che preferisce.
Se invece parliamo di noi stessi, nella guida di tutti i giorni, personalmente preferisco la guida pulita; ma non disdegno, in condizioni di sicurezza e di asfalto umido (non che sia necessario con 325 cavalli, ma si rovinano meno le gomme), mettere di traverso la macchina.
Gilles
 

da sundance76 » 14/10/2008, 14:03

Una dichiarazione in linea col topic è quella che fece Niki Lauda su Gilles Villeneuve, quando disse: "Lo ammiravo molto. Mi piaceva tutto di lui. Probabilmente, come talento, Gilles era il più dotato tra tutti noi in quegli anni".

Eppure, non si potrebbe immaginare due piloti più diversi.
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