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Era un momento di bandiere gialle.
Su testi Made in usa si legge che Nelson non moderó la sua andatura e prese appunto un detrito

groovestar ha scritto:Era un momento di bandiere gialle.
Su testi Made in usa si legge che Nelson non moderó la sua andatura e prese appunto un detrito

Sto leggendo e sentendo diverse versioni.
Mannaggia agli Autosprint vaporizzati del '92..
Ricordo (male?) che si parlava di un'improvvisa, troppo, decelerazione che ebbe l'effetto di scomporre la macchina. Piquet non ebbe fisicamente il tempo di controsterzare. Tuttavia finì lo stesso frontalmente contro il muro. Smiley, 10 anni prima, venne accusato di aver controsterzato incautamente finendo contro il muro con un simile angolo d'impatto. Gli incidenti ebbero simile violenza, credo, ma la scocca in materiale aerospaziale composito del 1992 si comportò molto meglio di quella presumibilmente in alluminio del povero Smiley del 1982, che cedette di schianto non lasciando alcuna speranza al povero pilota. Le pareti sandwich in resina fibrorinforzata mantennero intatta la forma per una porzione sufficiente a salvaguardare la vita di Nelson.
È tanto tempo che mi chiedo come un semplice tessuto di fili di carbonio possa lavorare così bene in un crash..la fibra vien da pensare resiste benissimo a trazione..ma in tali incidenti si ha solo compressione! Tempo fa lessi che la resistenza a compressione è data dalla parte polimerica; la resina epossidica è la componente che resiste allo schiacciamento. Pare impossibile che paretine plastiche così sottili e leggere siano più resistenti dell'acciaio...

Tornando alle cause, leggo che le gialle si accesero proprio dopo che Nelson era passato sul frammento. Leggo che si è pensato che Piquet, a piena velocità, avvistata la gialla volesse frenare e portarsi immediatamente ai box. L'errore fu quello di decelerare bruscamente e sterzare..
Tuttavia guardando la prima foto la post sx sembra afflosciata. Esplosa durante il testacoda o tagliata sul frammento?

Allora, cerco di sdrammatizzare (del resto la sua già grande carriera si era solo accorciata un tantinello...)

Chi mi sa dire cosa c'era scritto nel biglietto di auguri di pronta guarigione che gli mandò Alessandro Nannini?

Mhhh...ho un vago ricordo del Nano che durante un GP con Zermiani (ok, ce l'ho, era Monaco! Così presto?) chiamano Piquet e Nannini gli dice di prepararsi, che il prossimo GP Piquet avrebbe tenuto il volante e lui avrebbe pensato ai pedali. Il problema era chi ci metteva la testa, che tra tutti e due...

qualcosa del genere si.... Magari avrebbero avuto un futuro a lemans prima che diventassero monoposto!
Comunque, avercene personaggi del genere!

Su wiki si legge di un errore in fase di decelerazione e di gas alzato troppo bruscamente.
Sul medesimo testo che citavo (e di cui dovrò cercare il titolo e che è reperibile su google) ho letto altresì che parte dell'esito nefasto venne rinvenuto nel nosecone, incapace di assorbire anche parzialmente la forza dell'impatto.
Tuttavia la scocca resse magnificamente ad un crash che, pochi anni prima, sarebbe risultato fatale.

Vecchio articolo di Mario Donnini (del '97) sui tre piloti più vincenti a Indy:

Live libere

https://www.twitch.tv/drifteduklive4

Un Andretti (il più scarso della storia..) in pole, Alonso lontano e difficilmente competitivo.
Vedremo se la triple crown resterà solo un miraggio..

330tr ha scritto:Un Andretti (il più scarso della storia..) in pole, Alonso lontano e difficilmente competitivo.
Vedremo se la triple crown resterà solo un miraggio..

Penso di sì, perchè la Indy (anche se umiliata e ridotta a monomarca) e le gare su ovali vanno studiate e preparate a fondo durante tutto l'arco dell'anno...non basta una sparata sola ad Indy e il chiamarsi Fernando Alonso per vincere

Andretti è uno dei migliori interpreti del catino dell'Indiana.

Che poi si perda per il resto dell'anno non significa che non possa iscrivere il suo nome nella storia 500 miglia.

Ci sono tantissimi piloti che sono specializzati nel correre questa unica e sola gara.

Che vale una carriera.

Jackie_83 ha scritto:
Penso di sì, perchè la Indy (anche se umiliata e ridotta a monomarca) e le gare su ovali vanno studiate e preparate a fondo durante tutto l'arco dell'anno...non basta una sparata sola ad Indy e il chiamarsi Fernando Alonso per vincere

Beh, però i vari Clark, Hill, Stewart, Hulme, Rindt con questa attitudine riuscivano comunque a svettare.

sundance76 ha scritto:

Jackie_83 ha scritto:
Penso di sì, perchè la Indy (anche se umiliata e ridotta a monomarca) e le gare su ovali vanno studiate e preparate a fondo durante tutto l'arco dell'anno...non basta una sparata sola ad Indy e il chiamarsi Fernando Alonso per vincere

Beh, però i vari Clark, Hill, Stewart, Hulme, Rindt con questa attitudine riuscivano comunque a svettare.

Erano altri tempi (purtroppo)...nell'era dell'iper-specializzazione non funziona più

Ora come allora, il mezzo e la preparazione facevano la differenza.

La Lotus arrivò come un tuono in America e fece cose grandiose...

Jackie_83 ha scritto:...non basta una sparata sola ad Indy e il chiamarsi Fernando Alonso per vincere

...anche se pochi anni fa, nelle migliori condizioni, stava puntando decisamente alla vittoria.
Con i vari fanboy (piloti(ni) compresi) scatenati a deridere la categoria, il catino, gli avversari, visto che un campione formulauno era in grado di competere da subito.

Adesso non vedo più quelle smorfiette di derisione e presunta superiorità dei bimbiminkia e presunti supereroi f1 contro i poveretti di quella roba secondaria e facilissima che si corre negli USA.
Spariti.
Anzi, Alonso "normalizzato" appare oscurato, un po' mestamente nascosto come un fastidioso contrattempo che è meglio dimenticare.