Indianapolis 500

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da sundance76 » 10/12/2021, 11:02

A sette mesi di distanza dal fratello Bobby, anche Al Unser Sr ci ha lasciato.

Aveva 82 anni e ha lottato con la malattia per 17 anni.

Unser Sr. è stato uno dei più grandi piloti americani, vincitore ben 4 volte della 500 miglia di Indianapolis (record con Foyt, Mears e Castroneves), e di tre campionati nazionali Indycar (1970, 1983 e 1985, in quest'ultimo caso battendo all'ultima gara per un solo punto il figlio Al Junior).

Nato il 29 maggio 1939, era il più giovane di quattro fratelli. Anche suo padre Jerry Unser e due zii, Louis e Joe, erano piloti.

Joe Unser fu il primo membro della famiglia Unser a perdere la vita a causa di questo sport, ucciso durante una prova di guida di una FWD Coleman Special sull'autostrada di Denver nel 1929.

Il fratello maggiore di Al, Jerry, divenne il primo Unser a correre a Indianapolis qualificandosi 23° e finendo 31° nella Indy 500 del 1958. Tuttavia, la tragedia arrivò l'anno successivo quando Jerry rimase ucciso per le ferite riportate in un incidente durante una sessione di prove.

L'altro fratello, Bobby, corse la sua prima Indianapolis 500 nel 1963, diventando nel 1968 il primo membro della famiglia a vincere la classicissima dell'Indiana. Nel 1983 il figlio, Al Unser Jr., a sua volta debuttò a Indy.

Al Sr. iniziò a correre a 18 anni, nel 1957. Debuttò nella 500 miglia di Indianapolis nel 1965, e la vinse nel 1970, nel 1971, nel 1978 e poi nel 1987.

In questa ultima edizione, a quasi 48 anni, divenne il più anziano vincitore della Indy 500, e contro ogni pronostico: il team Penske non riusciva a mettere a punto la nuova macchina, e fu costretto a riesumare le vecchie March. Uno dei tre piloti titolari, Ongais, rimase ferito durante le prove, e Penske richiamò all'ultimo momento Unser, che era rimasto senza un ingaggio. Dalla ventesima posizione, Al riuscì a rimontare e a vincere, anche grazie al ritiro di Mario Andretti a pochi giri dalla fine.

Negli anni successivi limitò le sue partecipazioni alle 500 miglia (Indy, Michigan e Pocono). Nel '91 non trovò un volante competitivo e per la prima volta dopo oltre vent'anni non partecipò a Indianapolis. L'anno successivo fu chiamato all'ultimo momento dal team Menard a sostituire Nelson Piquet rimasto gravemente ferito alle gambe in prova. Al non deluse e alla bella età di 53 anni arrivò addirittura terzo. Durante l'anno, fu richiamato da Penske per sostituire l'infortunato Mears a Nazareth, arrivando 12°.

Nel '93 partecipò per l'ultima volta a Indianapolis, finendo ancora 12°. L'anno successivo ci provò ancora, ma ebbe un incidente in prova, che lo indusse il 17 maggio '94 a dichiarare il ritiro dalle competizioni, mentre 12 giorni dopo il figlio Al jr vinse la sua seconda Indy nel giorno del 55° compleanno del padre.

Nel 1978 Al senior fu il primo pilota a vincere tutte le tre 500 miglia in calendario, Indy, Pocono e Ontario. E' anzi il pilota col maggior numero di vittorie in gare di 500 miglia (otto). E' il pilota che ha condotto in testa il maggior numero di giri nella Indy 500.
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da groovestar » 10/12/2021, 17:14

Grandissimo pilota ed un vero duro, big Al.
Assieme ad AJ ed a Piedone, è indubbiamente il pilota USA per antonomasia.
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da Niki » 29/05/2022, 21:08

Non so se è ancora IRL, ma Ericsson ha vinto la 500 miglia.
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da groovestar » 29/05/2022, 21:30

Dixon ha buttato nel cesso una 500 miglia dominata, ma Ericsson si è fatto trovare pronto e consistente al momento giusto.

Una bella rivincita per chi è stato appiedato per fare posto a Giovinazzi ...
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da Laffite26 » 30/05/2022, 0:30

Ericcson cmq ha il merito di aver resistito 4 stagioni in quel periodo di transizione in Sauber caratterizzato dai casini della Kalterborn che hanno quasi portato alla chiusura del team, fino all'arrivo dell'Alfa Romeo. Non si sarebbe meritato nessun appiedamento e ha coronato una carriera certo non ricca con una vittoria di grande prestigio.
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da groovestar » 30/05/2022, 6:51

In Europa era Mr Tetrapak (che ha salvato Sauber) ma negli Stati Uniti è alla terza vittoria.

Dopo l'uscita di Grosjean qualcosa mi diceva di puntare su di lui, e non ha deluso le aspettative.

Gara condotta molto alla americana, spuntando fuori quando contava. Vittoria da veterano.

Il fatto che sia così ben considerato la dice lunga sulla preparazione dei piloti americani...

Comunque in formula 1 non ha sfigurato. Non era un asso, ma portava sempre a casa la vettura, e con pochi errori.
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da Magic_Ayrton » 30/05/2022, 8:55

groovestar ha scritto:Dixon ha buttato nel cesso una 500 miglia dominata, ma Ericsson si è fatto trovare pronto e consistente al momento giusto.

Una bella rivincita per chi è stato appiedato per fare posto a Giovinazzi ...



E un commento per la bandiera rossa a 4 giri dalla fine, completamente inutile, fatta solo per rimescolare le carte e non far finire la gara sotto Safety Car, rischiando di togliere una vittoria meritata ad Ericsson?
La Formula Uno sta andando in quella direzione.

Complimenti ad Ericsson.
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da groovestar » 30/05/2022, 9:22

Beh come ho detto nell'altro post, nessuno si è lamentato e tutti sono rimasti concentrati.
La concezione del motorsport americana mette al centro la competizione, e non lo status quo, accettando sia che le corse debbano essere competitive fino alla fine, sia che le neutralizzazioni siano qualcosa che capitano.
Finchè c'è la possibilità di correre e fare una gara competitiva, lasciano ai protagonisti la possibilità di giocarsela, a meno che i restart siano impossibili.

Ed avesse perso la corsa, non credo che avrebbero fatto tragedie...
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da Niki » 30/05/2022, 16:00

I piloti americani sono sempre stati studenti di scuola guida rispetto ai colleghi di Formula 1, almeno ai migliori.
Salvo rare eccezioni.
Ricordo quando Andretti venne alla McLaren combinava un casino dopo l'altro.
E' nella loro "cultura" (scritto tra virgolette perchè gli americani non hanno cultura, di nessun tipo); andare dritti, vedi i dragster, le auto stradali preparate per le sgommate ai semafori, o negli ovali. Che equivale un pò all'andare dritti.
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da groovestar » 30/05/2022, 16:43

Beh occorre dire che per Michael Andretti ci furono un sacco di situazioni dietro le quinte che lo portarono al fallimento.
Il grosso problema di Dennis, all'epoca, era quello di non perdere Hakkinen, che era stato ingaggiato per sostituire Senna e che, per contratto, poteva liberarsi nel caso non avesse corso nel 1993.
Fin da subito Andretti non venne supportato dal team e non ebbe modo di familiarizzare con vetture così diverse da quelle dell'allora Indycar ed ebbe parecchia sfortuna nelle primissime gare, con 4 ritiri a causa di incidenti in cui non era particolarmente responsabile.
Ovviamente ci mise del suo non trasferendosi in Europa e non partecipando con assiduità alle sessioni di test, ma avrebbe potuto fare molto meglio, anche se indubbiamente Hakkinen era di una pasta diversa.

Certo fa specie pensare che nelle ultime 10 edizioni, 5 sono state vinte da ex Formulisti, cosa in passato mai avvenuta.
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da gilles67 » 30/05/2022, 19:01

Dopo lo scandalo delle qualifiche del 2019 ed altre che non ricordo, ora gli hanno fatto questo a Leclerc....nell'intervista del dopo gara fra le altre cose ha detto. io amo questa squadra Ma...secondo me siamo vicini all'out-out, anche un Santo ne avrebbe pieni i cabbazzizi, dopo quello che dimostra, essere boicottato così proprio a casa sua....mi sa che gli spagnoli sono troppo "latini" per essere anche onesti e uomini squadra, per dire, a me Alonso è scadutissimo dopo il Singapore-gate, e avrebbe meritato di essere radiato dalla Formula 1, al pari di Piquet, ma questo è un altro discorso anche se spiega la qualità del sangue di certi iberici.....
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da 330tr » 16/06/2022, 8:38

Ogni maggio mi ri-appassiono alla gloriosa storia del catino, e via a rivedermi le gare storiche, facilmente rinvenibili a colori fin dai '50.
Youtube è una miniera d'oro, e l'algoritmo ogni tanto mi porta alla luce qualche pepita preziosa..

Eddie Sachs è un nome poco conosciuto al di qua del mare Oceano.

Il suo nome lo si ritrova legato a quello di un tal Dave McDonald, un grosso nome "di là" per quel che riguarda le corse su strada, per via della mostruosa esplosione che nel 1964 li tolse da questa valle di lacrime.

Ma ricordare uomini solo per come sono morti è profondamente ingiusto. Meglio sarebbe sapere chi erano, com'erano, come son vissuti.

Ed ecco che l'algoritmo interviene, regalandoci uno dei format più moderni: un docu-film.
Un vero documentario in presa diretta dal 1960, in cui seguiamo Eddie in pole position mentre ci racconta il suo entusiasmo infinito per la gara più famosa del mondo.
Youtube ci facilita pure coi sottotitoli automatici..
Eccolo:
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da sundance76 » 16/06/2022, 9:26

Ho riunito due thread che parlavano entrambi della Indy 500 in generale.
"Chi cerca di conoscere il passato capirà sempre meglio degli altri il presente e il futuro, e non soltanto nel nostro piccolo mondo di effimere quanto amate frenesie corsaiole." G. C.

https://www.youtube.com/watch?v=ygd67cDAmDI
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da Niki » 13/05/2023, 20:05

Non ricordavo che oggi c'è la 500 Miglia
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da sundance76 » 13/05/2023, 21:16

Niki ha scritto:Non ricordavo che oggi c'è la 500 Miglia


Ma non è il 28 maggio?
"Chi cerca di conoscere il passato capirà sempre meglio degli altri il presente e il futuro, e non soltanto nel nostro piccolo mondo di effimere quanto amate frenesie corsaiole." G. C.

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