Visto ieri ed oggi. Peccato sia finito il campionato, ma da un lato è meglio così. Meglio poche gare che una infinità che alla lunga finisce per stancare. Ed al netto di tutte le manovre ed i giochi che fanno le case, preferisco questa serie alla formula 1, oltretutto preferisco anche le auto ai "mezzi" della (ex) massima serie.
A me Wehrlein non piace, ho visto delle scorrettezze in varie occasioni. Si, è veloce, ma ad esempio la gara scorsa è andato a lamentarsi con non ricordo quale pilota, perchè asseriva di averlo quasi spinto fuori al termine del rettilineo, quando l'altro pilota aveva la traiettoria interna, ed è stato lo stesso Wehrlein a chiudere comunque.
Stavolta contatti da squalifica non ne ho visti. Molina, che ha fatto una menghiata toccando una BMW in rettilineo quando non ce ne sarebbe stato bisogno e mandandola addosso ad un'altra Audi, ha beccato giustamente un drive through.
Gli altri mi sono sembrati tutti o quasi normali contatti di gara, a meno di voler copiare il metro di giudizio della formula 1.
La cosa che mi ha perplesso è stato il pubblico stra-esiguo. In altre gare di spettatori ce n'erano abbastanza, qui era piena solo la tribuna di fronte ai box e quasi quella alla curva prima del rettilineo. Le altre erano desolatamente vuote, come potete vedere nelle foto. Anche le tribune del Motodrom, erano riempite solo nelle file superiori ed al centro.
Ora non so quanto possano costare i biglietti per una gara di DTM, oltretutto ieri ed oggi si decideva il vincitore della stagione.
Mi chiedo quale serie possa contare su un certo numero di spettatori, o sia l'automobilismo sportivo in generale che abbia o stia subendo un crollo di seguito esponenziale.
Nota particolare. Prima della gara hanno intervistato Zanardi ospite della BMW che ha voluto ringraziare particolarmente i fans Tedeschi perchè a suo dire lo hanno supportato quasi di più di quelli italiani.
Ste auto però sono splendide. L'Audi di Green ricorda la mitica livrea Jägermeister:
Quella di Mortara è la mia preferita:
Quella di Rockenfeller:
E quella del diavolo