Pergusa 25.08.1968

Inviato:
05/05/2014, 10:36
da bschenker
Nella corsa a Enna di quel'anno si partiva molto distanziato fra una fila e la prossima.
Io aveva in mente fra 20~25m Nel AutoItaliana 49 del 5.09.1968 Bruno Nestola scrive che si tratta di 75m. Questo a me sembra tanto, pero sono passato di anni.
Qualcuno ha una altra fonte che conferma di quanti metri si trattava?
.
Re: Pergusa 25.08.1968

Inviato:
05/05/2014, 12:58
da sundance76
Finora non ho trovato nulla, ma non mi arrendo...
Re: Pergusa 25.08.1968

Inviato:
05/05/2014, 15:40
da Powerslide
75 è impossibile
Un errore di battitura: 7.5 o 15 penso.
Re: Pergusa 25.08.1968

Inviato:
05/05/2014, 16:21
da bschenker
Purtroppo non e detto, sicura era almeno 20m!
Penso che quella corsa fosse qualcosa unico. Pergusa (Enna) e un circuito che in quel tempo era come un rettifilo, rispettivamente una curva veloce unica. Usualmente si creava il trenino, e per gli incidenti in aumento in quel tipo di corsa si cercava una soluzione di evitare questo.
La loro pensata era di tenere distanza fra le vetture. Quello che mi ricorda di certo che dalla sesta fila la linea di partenza non si vedeva. Mettevano un commissario collegato via radio con la bandiera verde a dare la partenza.
Non sono sicuro che sia giusto perche ci sono due, tre cosa di pura invenzione. Nestola scrive addirittura che in prova si lasciava andare soltanto 4 vetture alla volta. Sono pero sicura che cera Rindt che ha tirato Silvio (e Rees) sui loro tempo. Una della balla e che Silvio si sarebbe fermato negli ultimi giri per rifornimento, visto la differenza di velocita e l’arrivo insieme a Rees a un giro, non cera il tempo a fare rifornimento. Il nostro Tecno oltre aver solo poco sopra 200cv (altri intorno 220cv) aveva i serbatoi stretti fatti a posto con la carrozza del F3, Silvio era convinto (al contrario ti me) di aver cosi vantaggi aerodinamiche.
Eco la parte importante del articolo di Bruno Nestola:
Tentar non nuoce
Enna – Delle nuove norme di sicurezza adottate ad Enna, ha già accennato il collega Aldo Seregni, nel resoconto della gara di F3. Le ricordiamo qui brevemente; le prove venivano disputate a gruppi di tre, quattro vetture alla volta, che il direttore di corsa faceva partire dal box, con un certo intervallo. Questo, per evitare la scia, e dare cosi tempi reali, che avrebbero già portato ad una prima selezione nello schieramento di partenza. Per ridurre ancora di più la possibilità della formazione di un gruppo, le file dell’allineamento – due vetture per due – erano intervallate di ben 75 metri. Tutto questo ha portato a notevoli scombussolamenti ed, innanzi tutto, alla delusione in casa Ferrari per i mediocri tempi delle Dino. Queste macchine sono cosi partite in terza, quarta e quinta fila; allora, si è cercato di ridurre l’handicap, discutendo questa nuova norma ritenuta assurda. Un tentativo illogico, perché oggi non si può certo protestare contro tutto ciò che viene fatto in nome della sicurezza, mentre resta valida la considerazione che il regolamento specificatovi non era gradito, si poteva non partecipare alla gara. A questo punto, potremmo anche dire che Brambilla ha regalato 300 metri a Courage e 225 a Rindt, e quindi il vincitore morale è lui. Ma il discorso è ozioso perché è vero che Brambilla ha potuto entrare nel gruppo, ma non avrebbe forse potuto emergerne, anche perché nessuno ha fatto nulla per facilitargli la manovra, anzi.
A conclusione della stagione motoristica ennese, possiamo trarre le prime conclusioni su queste novità, conclusioni che purtroppo, sono negative. Perché, l’abbiamo detto, qualche tentativo a buon fine di sfruttare la scia nelle prove, c’è comunque stato, mentre in corsa, dopo appena tre giri, c’era già la solita cagnara.
A parte quello che scrive per Brambilla, a Enna era uno di quelli circuiti dove conta per prima la potenza, per chi non lo ha e vitale una buona partenza per poter sfruttare la scia, altrimenti hai perso già in partenza. Nel resto del articolo Nestola parla anche che inizialmente Rindt avrebbe avuto dei problemi, di fatto si e fatto cadere in dietro nel tentativo di ricuperare Alan Rees. Mancavano forse ancora 50 metri quando riaccelerava, penso della box hanno avissato che non puo perdere in piu. In ogni modo Brambilla che era nella filo d'avanti a noi (con Rees che aveva una vettura potente simile a Rindt) riusciva parcialmente tirarsi in avanti, pero non aveva abbastanza per sequirla fino al traguardo. Credo non lo deve dire a posto che il vincitore era Rindt.
In ogni modo poi in Argentina tribulava Rindt a sequire i Dino!
Sarebbe stato bello avere il motore di Rindt per un anno.
Re: Pergusa 25.08.1968

Inviato:
09/05/2014, 22:56
da bschenker
Oggi Guido de Carli mi ha mandato la copia del articolo del AutoSprint 35 del 1968 sulla corsa di Pergusa firmato F.M.
Ce una foto della partenza per la F3 si vede la distanza fra una file e la prossima. Anche AutoSprint indica la distanza come 75 m.

.