Powerslide ha scritto:Io mi chiedo a cosa serva un'auto senza guidatore.
Io penso che quella dell'auto a guida autonoma, così come l'estensione ad autocarri stradali e altri mezzi di trasporto su ruote, sia una tecnologia utilissima.
Vero, toglie il piacere della guida (contando che comunque non esisteranno mai auto completamente autonome, cioè scevre dalla possibilità dell'intervento umano), ma quanta sicurezza in più potenzialmente porta? E poi pensate che tutti amino tanto guidare, in ogni circostanza? Sì giustamente si parlava di guidatori in stato di ebbrezza, o magari colpi di sonno, disattenzioni per stanchezza o scarsa visibilità.
Ma dimentichiamo forse che non tutta la popolazione automunita è fatta di novelli guidatori provetti!
Quanta, quanta, quanta gente è fonte di pericolo quotidianamente sulle strade a cause delle sue scarse capacità e scarsa propensione alla guida (caso eclatante, il camionista che ha ucciso il primo uomo a bordo di una Tesla; che a onor del vero
sarebbe molto probabilmente comunque morto anche qualora fosse stato lui alla guida di un'auto normale date le dinamiche dell'incidente). D'altronde scagli la prima pietra chi
almeno una volta al giorno non impreca al volante o si trova a dover gestire una situazione di pericolo a causa dell'avventatezza di un altro guidatore! E vogliamo parlare di tutti quei
"furbi" che con le loro manovre azzardano la sicurezza degli altri? In virtù di ragioni futilissime poi.
Un mondo dove questa variabile
pericolosissima è tolta, dove le auto sono in grado di incasellarsi autonomamente in un traffico ordinato e scandito, è un mondo molto meno pericoloso per i guidatori.
Io dico che il progresso richiede tempo, sacrificio e fiducia. Anche coltivare i campi è un processo senza dubbio più lungo e complesso, oltreché incerto, rispetto al vivere di quel che si può cogliere che cresce spontaneamente in natura. Eppure se non avessimo perseguito questa strada, saremmo ancora a brandire lance di ossidiana con le facce dipinte. Considerate la vostra semenza, direbbe Dante, siamo fatti per il progresso.
La vera questione, se mi permettete, è ben altra. Cioè, queste AI, che parametri dovranno avere in situazioni complesse? Insomma si tratta di doverle progettare per uccidere, in casi di estrema necessità. Significa portarle a violare una delle loro tre leggi, per garantire il mantenimento della stessa legge. Proteggere l'uomo.
Se un pedone non curante attraversa la strada all'improvviso mentre voi siete in auto con moglie e figli a velocità sostenuta o in luogo abitato, la AI dovrà scegliere: chi mettere in pericolo? chi, potenzialmente, uccidere?
PS il titolo è fuorviante, purtroppo la professione giornalistica oggi langue di personalità valenti
http://auto.hwupgrade.it/news/tecnologi ... 63351.html