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da 330tr » 27/01/2016, 23:10

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da 330tr » 08/02/2016, 19:17

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da Niki » 08/02/2016, 19:51

Fa schifo. Dietro è una serie 1 schiacciata
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da echoes » 08/02/2016, 21:26

A me sembra una Tipo ricarrozzata... :mrgreen:
"E' l'eterno e sempre presente pericolo della morte a rendere sublimi le corse automobilistiche" (S. Moss)
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da duvel » 08/02/2016, 21:46

Non la mia Ferrari preferita ma....fa davvero così schifo? :mrgreen:
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da leon_90 » 08/02/2016, 22:24

Nel nome sono riusciti ad accozzare la GTC con la GTL, due modelli aventi non solo caratteristiche ma sopratutto tipologie di mercato completamente diverse..
Come a dire a colazione bevete il thé nel latte
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da Powerslide » 09/02/2016, 0:57

Già negli anni '50 la Ferrari sentì l'esigenza di una vettura a 4 posti. Questo ovviamente per allargare il mercato e non limitare le vendite a single o coppie senza figli. Tra l'altro questa configurazione era molto gradita al Drake che era solito spostarsi con la moglie ed un paio di collaboratori. Nacque così nel 1960 la prima vettura del Cavallino a 4 posti e nacque anche la denominazione, poi diventata universale, di 2+2: la 250 GT 2+2
Quel 2+2 stava appunto a significare che i posti posteriori erano da considerarsi di fortuna, buoni per un pargolo e poco più.
Alla 250 seguirono la 330, la 365, la 410, la 412, la 456, la 612 ed infine la FF. Tralasciamo i modelli a motore posteriore, 308 gt4 e Mondial, che pur avendo 4 posti appartengono ad un'altra categoria.
Questa GTC4LUSSO è ovviamente una rivisitazione della FF. A mio parere in meglio perchè con tratti più aggressivi. Dal punto di vista tecnico poi una notevole miglioria sono le ruote posteriori sterzanti, già sperimentate sulla TdF, quasi indispensabili per dare una buona manegevolezza ad un auto con un passo di quasi 3 metri.
Con questa soluzione, unita alle 4wd quando necessarie, rendono la GTC4LUSSO usufruibile in tutte le situazioni: un must per chi vuole veramente utilizzarla come gran turismo.
Resta la linea che giustamente fa storcere un po' il naso (attenzione però che dal vivo rende meglio che in foto).
Bisogna ammettere però che è coraggiosa perchè priva di compromessi. A senso fare una linea più aggraziata, vedi la 612 Scaglietti, sacrificando però lo spazio per la testa dei passeggeri posteriori e con un bagagliaio insufficiente per 4 persone? E questo è stato il problema di tutte le 2+2 Ferrari, fino all'avvento della FF.
Anche sulla denominazione credo si sia equivocato pensando ad un mix tra la 250 GTL e la 330/365 GTC che poco hanno a che vedere con questa. Io credo invece si siano ispirati ad un modello del 1971: la 365 GTC4, la Gobbone insomma. Anche lei una 2+2 anche se si erano vergognati di chiamarla così per i posti supplementari praticamente inesistenti: il 4 della sigla sta per il numero di alberi a camme e non per il numero di passeggeri.
La Gobbone: una delle Ferrari meno apprezzate di sempre. E con ottimi motivi.
Credo che questa avrà una storia molto più fulgida perchè è un progetto intelligente.
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da leon_90 » 09/02/2016, 2:28

A me esteticamente parlando piace. La Ferrari sta puntando verso linee nuove che ne contraddistinguano la produzione, come da sempre, e queste non dispiacciono. Forse simili a certi esiti della contemporanea produzione americana, ma belle.

Riguardo la "nomenclatura" mi piace tantissimo che vengano riscoperti nomi classici come Tour de France o GTC o se vogliamo anche Lusso, tutti appartenenti alla classicità aurea del marchio.

Quel che non mi garba è unire questi nomi tra loro. O mi fai una GTC, o una Lusso. Forse sarà una obiezione sterile, ma la penso così.
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da Niki » 09/02/2016, 9:53

Power, secondo me si possono fare tutte le elucubrazioni ed i voli pindarici che si vuole, ma la cosa basilare è che parlando delle vecchie Ferrari, quelle made in Maranello, non in Torino, le si ricorda tutte o quasi.
Nomina un modello a caso e vedi se non lo visualizzi subito.
Questi sono tutti raffazzonati uno con l'altro e copiati con la carta carbone che hanno all'interno della galleria del vento.
E poi le solite frasi fatte che usano come slogan "tenica ripresa dalla formula 1"... per fare cosa? Andare a 50 in città o a 130 in autostrada? Con il cambio elettroattuato e cambia in un nanosecondo anzichè due? Ma siamo seri.
E poi ha ragione Leon. I nomi sacri bisognerebbe lasciarli tranquilli e rispettarli di più. Chiamare queste accozzaglie con i nomi di auto che hanno fatto la storia è un insulto.
In questo ha ragione la Citroen, almeno se è vero quello che un responabile ha detto in occasione di una mostra avvenuta a Parigi, quando gli chiedevano se avrebbero rifatto la 2CV. Ha risposto che la 2V era quella che conoscevano, non potrebbero rifare un'auto e chiamarla con lo stesso nome. La 2CV era figlia del suo tempo, ha introdotto quello che ha introdotto, che poi è la stessa cosa che hanno fatto il Maggiolino e la Mini. In minor parte la 500.
Ora chiamare un'auto con quel nome sarebbe quasi voler imbrogliare o dare alla gente un'idea falsa.
Più giusto e corretto di così si muore.
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da 330tr » 09/02/2016, 11:42

Io sui nomi sono perplesso. Non capisco la continua smania di "rinnovamento arcaico". Questa mania del passato è indice di mancanza di idee, a mio parere. Il classico va creato, se si comincia a guardare al passato vuol dire che la nostalgia ha la meglio sullo slancio per il futuro..e nostalgia vuol dire che "una volta era meglio".
Altra cosa, io mi affeziono ai nomi: mi pare ieri che sia uscita la FF, macchina straordinaria e nuovo punto di riferimento: perché spiazzare cambiando con un nome che non c'entra più nulla?
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da Powerslide » 09/02/2016, 14:49

Niki, il tuo è certamente un discorso interessante e, almeno per me, anche intrigante.
Tu parli di Ferrari made in Maranello e non in Torino, ma a quando vogliamo far risalire il punto d'inversione?
Preso il 1969 come anno d'ingresso della Fiat si potrebbero dire made in Maranello le vetture uscite fino a 3 anni dopo, il 1972. Che poi le Ferrari siano state Ferrari fino all'anno in cui Monza è stata Monza è una pura coincidenza del tutto casuale :shock: Ma cribbio, come direbbe qualcuno che abita vicino all'autodromo, stiamo parlando di 44 anni fa. E già, ma qualcuno è ancora più severo, fissa la "morte" delle Ferrari da strada al 1966, anno in cui Forghieri smette d'occuparsi della produzione di serie dopo aver messo in strada la 275 GTB4. Oh, ancora 'sto Forghieri dirà qualcuno. No, non è per la sua persona, è che in quell'anno nasce quella che oggi si chiama Ges: un reparto corse diviso materialmente da quello produzione. Fino allora erano le stesse persone che si occupavano delle due cose. I risultati sono sotto gli occhi: la Daytona (nome di fantasia mai riconosciuto ufficialmente) era certamente meno sportiva della 275 GTB4.
A proposito di 275 GTB4: è la prima volta che compare il numero 4 in una sigla. In questo caso sta ad indicare il numero di assi a camme. Non è cosa da poco. Fino allora le gloriose GT del Cavallino montavano motori monoalbero, una vergogna tecnica, quando Maserati e Alfa erano da sempre bialbero. Ferrari giocava un po' sull'equivoco perchè sulle schede, alla voce distribuzione, veniva riportata la frase "2 assi a camme in testa" sorvolando che essendo il motore a V questi fossero solo uno per bancata 8-)
Comunque fissare il 1966 come spartiacque mi pare eccessivo, torniamo al 1972. L'ultimo modello, uscito proprio quell'anno, è la 365 GT4 2+2 Vabbè, come sigla ci siamo, come linea stendiamo un pietoso velo: per una volta anche Pininfarina stecca. Stecca ma non si pentono nè a Torino, nè a Maranello: passando a 400 e 412 quella orrenda linea durerà la bellezza di 13 anni.
Ma torniamo ai primissimi anni '70. Nel 1971 ecco la prima Ferrari di serie a motore posteriore: la 365 GT4 BB La sigla è ancora made in Maranello (anche nell'errore della seconda B mutuato dalla F1) ed anche la "cattiveria" del motore. Un po' meno la distribuzione dei pesi, ma di questo si è già parlato. Nella sua evoluzione in 512 ecco i primi segni dell'influenza di Mamma-Fiat: la componentistica, per sinergia di gruppo, non è più quella esclusiva (e costosa) scelta da Maranello, ma quella dei fornitori Fiat. Finchè si parla di devioluci pazienza, ma se invece di tratta di cuscinetti a sfere il problema affiora e non si riesce più a concludere una 24 ore :cry:
A proposito. con la 512 BB ecco sparire l'indicazione della cilindrata unitaria, ma credo sia il problema minore. Siamo nel 1976 e in quegli anni c'è un po' di confusione. Mamma-Fiat ha preteso che anche le 8 cilindri venissero prodotte col marchio Ferrari, perfino la 308 gt4 nata Dino diverrà Ferrari in fine produzione, e il concetto di cilindrata unitaria perde significato non essendo più scontata la presenza di 12 cilindri sotto il cofano.
A proposito di nomi e sigle. E' il 1984 a segnare il ritorno al passato con due invasioni di campo pesanti: GTO e Testarossa, due icone che meritavano maggior rispetto :evil:
Occorre attendere gli anni '90 e l'arrivo di Luca Luca per tornare a una denominazione "normale": 456 GT, ma è un fuoco di paglia perchè la seconda 12 cilindri dell'epoca del Ciuffo non viene battezzata 456 GTB, ma 550 Maranello.
Come si vede i problemi sulle denominazioni hanno radici profonde di decenni e non nascono certo oggi.
Comunque non starei tanto a sottilizzare sui nomi, anche se il discorso di 330tr è più che valido, l'importante è che il contenuto tecnico delle auto del Cavallino è certamente oggi a livello d'eccellenza e speriamo lì rimanga nonostante il golfino di Marchionne.
Parlare d'inutilità di cambi velocissimi o differenziali intelligenti davanti a limiti di velocità sempre più stretti è tanto evidente da divenire uno sparare sulla Croce Rossa: tutte le supercar, Ferrari in testa, sono esercizi di tecnica talmente inutili che per giustificare la loro esistenza occorre considerarle giocattoli e non mezzi di trasporto.
Il contestare di rifarsi sempre a tecniche sperimentate e messe a punto in F1 mi ricorda la risporsta del castracani a cui s'imputava il fatto di esporre orologi nella vetrina del suo negozio: " Perchè, lei cos'altro ci metterebbe?" :mrgreen:
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da Niki » 09/02/2016, 19:56

Beh le date non possono venir prese in considerazione. Quella ufficiosa potrebbe essere il momento in cui il vecchio a decretato la propria fine a Torino, l'altra quando hanno iniziato ad imporre le porcherie made in Torino.
Però, a parte sgorbi vari come la 308 GT4, la BB mi piace. Diciamo che fino alle 208 e 308 erano Ferrari, o venivano chiaramente e facilmente identificate come Ferrari.
Poi sono arrivate le oscene 348. E da lì è iniziato il declino.
La Gto, la Testarossa e la F40 sono super auto, anche se possono avere componenti scadenti. Però, come scritto in un altro post, sono le uniche subito riconoscibili e ricordabili. Già la F50 era una mezza porcheria, una brutta-orrenda copia della F40. Dopo il nulla. C'è la Enzo, l'unica che ritengo degna di nota, ma anche quella... e chi se la ricorda bene?
Magari per un ingegnere è poco compensibile, però in genere le scelte si fanno di pancia, la prima cosa che colpisce è l'estetica. Nel 95% dei casi, o di più.
Chi andrebbe a pensare, al momento di comperare un'auto, quante valvole per cilindro ha, quanti nanosecondi ci mette la cambiata, ecc. ecc. E' come dire che una donna per piacerti debba essere una fisica, una matematica, o una scienziata.
Poi chi se ne frega se è un'asse da stiro o un tino.
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da Powerslide » 10/02/2016, 10:54

Ma se si parla solo di linea a me son piaciute tutte le 12 cilindri dal '90 in poi. Forse quella che non mi esalta, ma non l'ho mai vista dal vero, è la F12. Si vede che non c'è la mano di Pininfarina ed è un po' "eccessiva" in alcuni particolari come l'immensa calandra che sembra essere il motivo conduttore dell'attuale produzione dalla LaFerrari alla California. Ma la mia è solo un'opinione personale.
Tornando un poco indietro nel tempo ed in era post 348, ritengo molto bella (per l'epoca) la 355 che sfruttava l'unico radiatore anteriore per sfoggiare una bella griglia centrale tipica del Cavallino.

Io credo comunque che la sensazione di minore attrattiva dipenda da quattro fattori:
- 1) le auto e l'automobilismo in generale con gli anni hanno perso appeal;
- 2) la mancanza di un 12 generalizzato per tutta la produzione;
- 3) la mancanza di Enzo Ferrari;
- 4) ultimo, ma non ultimo: Niki stiamo diventando vecchi :cry:
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da leon_90 » 10/02/2016, 13:05

Powerslide ha scritto:Io credo comunque che la sensazione di minore attrattiva dipenda da quattro fattori:
- 1) le auto e l'automobilismo in generale con gli anni hanno perso appeal;
- 2) la mancanza di un 12 generalizzato per tutta la produzione;
- 3) la mancanza di Enzo Ferrari;
- 4) ultimo, ma non ultimo: Niki stiamo diventando vecchi :cry:


Da ragazzo di quasi ventisei anni (e quindi l'invecchiare c'entra poco secondo me) posso dirti che le auto contemporanee hanno e perdono sempre più appeal poiché guastate dall'elettronica. Con le persone che conosco che se ne intendono di auto, guardiamo tutti ai vecchi modelli, quelli precedenti l'avvento massiccio (e totalitarista) dell'elettronica. Quando gli uomini guidavano le auto e non i computer.

I nuovi modelli sono prodigi della tecnica e lasciano sbalorditi per questo, estasiati oserei dire di fronte alle conquiste dell'uomo. Ma tutto rimane poi fermo lì. Il piacere derivato dalla contemplazione della infinita capacità umana. Ma all'atto pratico della guida, ci interessano i modelli della vecchia scuola, quelli che puoi smontare e rimontare senza dover avere il software x.x sulla piattaforma y per il modello z. Quelli che puoi aprire ed esaminare, studiare, magari anche pasticciare. Oggi giorno apri un'auto e ti attende un bel pezzo di plastica nero che compre l'intera superficie del sottocofano con il logo bello cubitale del marchio. Se hai un guasto, tocca fermarti e aspettare il carro perché la centralina si pianta e non ti permette riparazioni "al volo".

Le auto sono metallo, legno e pelle. Oggi sono plastica e derivati del petrolio. Prima la maggior parte delle competizioni vedevano coinvolte auto che vedevi anche su strada. Oggi anche serie popolari che vorrebbero vedere coinvolte vetture in produzione stradale sono stravolte e irriconoscibili. NON è il modello che compri in concessionaria.

Insomma l'auto di oggi perde perché ha perso l'anima.
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da Niki » 10/02/2016, 15:11

Powerslide ha scritto:- 4) ultimo, ma non ultimo: Niki stiamo diventando vecchi :cry:


E' probabile. Anzi è sicuro.
Però su una cosa non sono d'accordo con 330. Non sempre nostalgia significa preferire le cose di un tempo solo per il sentimento in sè stesso.
Anche oggi ci sono auto favolose, Aston Martin ed Audi R8 su tutte, almeno per me. Però le trovi con il lumicino.
E questo non riguarda solo le supercar.
Fossi stato in una fiera dell'auto di un tempo, non avresti saputo dove guardare per quante ce ne erano.
All'epoca le gallerie del vento non dettavano le regole, fortunatamente.
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