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Questa mattina, all'età di 61 anni, è scomparso Gino Macaluso, una delle figure più carismatiche dell'automobilismo sportivo mondiale.

Gino Macaluso, nato a Torino, è stato pilota professionista della squadra Fiat, con la quale ha vinto il Campionato Europeo Rally nel 1972 e il Campionato Italiano Conduttori nel 1974. Nel 1985 è entrato nel Club Italia, associazione sportiva culturale costituita per valorizzare il patrimonio storico dell'automobile classica italiana, di cui ricopriva la carica presidente. Dal 2001 al 2008 è stato presidente della Csai (Commissione Sportiva Automobilistica Italiana), della quale attualmente era presidente onorario.

In ambito internazionale era stato eletto membro del Consiglio Mondiale della Fia e presidente della Commissione Karting della Fia. Tra le sue numerose iniziative, Macaluso aveva promosso i test con la Ferrari di Formula 1 per i primi tre classificati del Campionato italiano di Formula 3.

Presidente e amministratore delegato del Gruppo Sowind (Girard-Perregaux SA, GP Manufacture SA, JeanRichard SA ed EMG SA), Macaluso aveva ricevuto nel 2009 il titolo di Cavaliere del Lavoro nel settore Industria per l'attività nell'alta orologeria. Nel 2007 era stato nominato ambasciatore della città di Torino e, nel 2008, Grande Ufficiale dell'Ordine "Al Merito della Repubblica Italiana".

fonte: Quattroruote.it

Un politico.
Di meno.

Beh, dai Niki, è stato anche un navigatore di rally molto bravo. Sono dispiaciuto, era ancora giovane.

Nell'estate 1990 Autosprint pubblicò una prova comparata tra 3 Fiat da rally: la 124 spider, la X-1/9 e la 131. Erano di proprietà di Gino Macaluso, e furono provate da Dario Cerrato. Magari ci sono dei dati che possono interessare.

Può essere un modo per onorare il ricordo di Macaluso:

Sarà stato anche un politico come dice Niki, ma aveva il coraggio di portare avanti le sue idee ed aveva messo il sedere su macchine da corsa.

Non disdegnava di farlo ancora spesso al volante dell'unica Dino 308 GT4 preparata direttamente dalla Ferrari che abbia mai partecipato alla Le Mans.

A me dispiace molto.
R.I.P.

Scopro solo ora della sua morte. Su autosprint quest'estate c'era una bella intervista in cui parlava del festival di Goodwood.

Per quelli che come me si trovano a ricordare almeno il nome ,se non tutta la storia personale (umana e sportiva) di quelli come Macaluso,sono sempre più frequenti questi momenti ,costanetemente un pò amari....del resto, è nelle cose.
Una generazione lascia il posto a quella successiva.
Gino era comunque piuttosto giovane, in particolare rapportandolo agli standard attuali...

Se posso assumere rapidissimamente una posa da ''saggio anzianizzato'' direi volentieri ,agli amici del forum assai più giovani, di godere sempre ogni attimo,sportivo e non, e di fissare bene nella memoria cose che si danno sempre per normali, naturali, scontatissime e - quel che è più ...fuorviante- eterne.Ahimè: nulla è eterno.

lo so, ho mangiato pesante, buona notte...

meno politico di tanti altri,probabilmente finito (ai tempi della CSAI) in un sistema più grande di lui...
cmq al contrario di quanto scritto da Remondino su AS lo ricordavo di più per il suo passato da naviga che per il ruolo nella spy-story.... R.I.P. Gino....