Skater ha scritto:Se non sbaglio quest'anno è il 100nario della targa florio.
Diveri anni fà (circa 15 sig!!) ho avuto la fortuna di calcare un ,tratto di quell'asfalto tra Floriopoli, Cerda ed ancora piu in la.
Confesso che mi sono chiesto "come diavolo facevano a tenere in strada quei bolidi". Le P4 del 67, il "mostro alato Americano 67", le porsche 908 "bicicletta", la 512S del '70, le 312P del 72 (Merzario Munari)come diavolo facevano !!!!!
Ho rivisto alcun tra le piu belle lo scorso anno a Monza (10 luglio)
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La Targa Florio ha attraversato la storia dell'automobilismo, anzi dell'automobile stessa, mantenendo intatto il suo fascino che tu hai mirabilmente racchiuso nella sintesi di una semplice domanda "come diavolo facevano... ?"
La Targa ha conosciuto tre tracciati: "Il grande delle Madonie" (148 km), "il medio (108 Km)" ed infine "il piccolo (72 Km)" che è quello che conosciamo noi.
Centodieci anni fa Alessandro Cagno coprì, in 9 ore e mezza più spiccioli, i tre giri (per quasi 450 Km di gara...) ad una media che sfiorò i 47 Km/h con le strade in condizioni inimmaginabili con il metro odierno.
E già qualcuno all'epoca si fece senz'altro la tua stessa domanda.
Un quarto di secolo dopo Varzi e Nuvolari portarono quel limite (ma sul medio delle Madonie) a circa 80 Km/h e sembrò nuovamente una follia...
A metà degli anni '50 Moss sfondò il muro psicologico dei 100 Km/h sul giro secco e assieme a Collins lo avvicinarono sulla distanza che ora superava i settecento chilometri, ma si era già sul "piccolo". Il muro cedette pochi anni dopo ad opera di Gendebien e Von Trips che nel 1961 vinsero la gara ad oltre 103 Km/h di media con la Ferrari 250 "Testa Rossa".
Da lì in poi è stato un crescendo. I motori sono diventati sempre più potenti, di conseguenza le macchine sempre più veloci, e soprattutto il loro comportamento sempre più legato all'aerodinamica. Logico che diventasse sempre più pericoloso correre con la gente a bordo strada e inspiegabile come
la festa possa essere durata fino a oltre la metà degli anni '70...
Credo che la prestazione più incredibile fra quelle che hai citato sia il terzo posto della mostruosa 512S terza assoluta nel '70 con Vaccarella e Giunti.
Il Professore non era nuovo a simili virtuosismi, assieme con De Adamich, infatti, l'anno prima aveva portato al terzo posto (e con la barra stabilizzatrice rotta...) la gigantesca Lola Chevrolet T70 al Circuito stradale del Mugello, che era considerato (con i suoi 66 Km di sviluppo e due passi appenninici) una sorta di "Targa continentale".
Se poi pensi che su quel tracciato, che conosco meglio delle Madonie, il record sul giro di "Nanni" Galli è di oltre 134 Km/h la tua domanda resta senza risposta... "ma come diavolo facevano..."