Sport Prototipi anni '60-'70 e Gruppo C

GP2 Series, Rally, Nascar, Cart, IRL, Superbike, MotoGP etc etc

da Pedro59 » 27/10/2008, 18:20

[quote="groovestar"]
che auto stupende...

così come i tempi...l'idea che i piloti si dessero battaglia in qualsiasi pista,con qualsiasi vettura era fantastica,così come l'idea che chi magari nella massima formula era un comprimario,nelle sport potesse essere il padrone o un fenomeno e battere campioni del mondo.

ci fosse questa vera passione,forse le corse sarebbero diverse ora

e sarebbe fantastico vedere uno Schumacher correre a Le Mans contro un Pirro,così da vedere cosa succede o un Raikkonen portare una ferrari a Daytona per battagliare contro Montoya
[/quote]

Tutto vero,
c'erano autentici specialisti delle gare Sport (Gendebien per esempio nella seconda metà degli  anni '50, Vaccarella poi negli anni '60 e nei primi anni '70, per citare i più famosi) che in F1 hanno corso pochissimo  e che nelle gare di durata hanno vinto tutto.
Fra i grandi della F1 il più adattabile era forse Phil Hill, che infatti anche Ferrari definisce un "...consistente pilota di vetture sport...", e grandi risultati ottennero anche Gurney e Amon, che erano prime guide in F1.
Negli anni '70 Ickx e Andretti ottennero ottimi risultati sia in F1 che nei prototipi dove i migliori restano sempre Rodriguez e Siffert capaci di dominare le stagioni '70 e '71 le ultime delle grandi Sport e, onestamente, anche fra le più belle di sempre.
Ora sarebbe possibile ?
Non so.
Schumacher si è cimentato con la Sauber-Mercedes a suo tempo, ma la F1 di oggi, fra test, Gran Premi e altri impegni non lascia troppi WE liberi ai top-driver. Ai tempi di cui parlo io i piloti correvano il WE, alternativamente in F1 e nel Mondiale Marche e c'era anche tempo per la F2, ma erano anche anni in cui lo sviluppo di una monoposto prendeva molto meno tempo ed assorbiva molte meno risorse fisiche e mentali.
In altre parole era ancora tempo in cui i vari Rodriguez, Siffert, Redman, Andretti correvano anche per divertirsi e si divertivano correndo.
E' impossibile trasmettere a chi non l'ha vissuta quell'atmosfera, anche solo respirata attraverso le pagine dei giornali e delle riviste.
In due parole: altri tempi.
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da gillesthegreat » 27/10/2008, 18:36

O:T: credo che comunque il fatto che i piloti di f1 si cimentino solo in f1 credo abbia molto a che fare con i contratti. pensiamo a kubica e raikkonen ansiosi di guidare delle auto da rally, ma che dovranno aspettare di ritirarsi perchè i team non lo concedono
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da Powerslide » 27/10/2008, 19:18

[quote="gillesthegreat"]
O:T: credo che comunque il fatto che i piloti di f1 si cimentino solo in f1 credo abbia molto a che fare con i contratti. pensiamo a kubica e raikkonen ansiosi di guidare delle auto da rally, ma che dovranno aspettare di ritirarsi perchè i team non lo concedono
[/quote]

Vero. Tieni però presente un fatto: se una Casa partecipava sia alla F1 che alla F2 che alle Sport-Prototipi, ai piloti della massima formula non era concesso partecipare alle gare delle altre categorie.

ERANO OBBLIGATI    :D :o 8) :P :lol: :scared:

Scherzi a parte, dà l'idea della differenza tra oggi e ieri meglio di ogni altro aneddoto.
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da gillesthegreat » 27/10/2008, 20:07

e infatti sarebbe un sogno...chi sono stati i primi piloti della massima serie che si rifiutarono o non furono obbligati a correre al mondiale marche?
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da groovestar » 27/10/2008, 20:31

per poi dimostrare di non confrontarsi con gli altro?
Non credo

Fra i 60 e i 70 tutti i migliori piloti si cimentarono in altre categorie

Hulme,Fittipaldi,Peterson,Ickx,Andretti,Amon,Bandini,McLaren,Siffert,Bonnier,Rindt,Mass,Merzario,Stewart,Cevert,Rodriguez,Beltoise,Revson,Surtees,Clark(nelle corse per salon car)...

e questo solo per citare i nomi di grido

come se nei nostri tempi vedessimo Raikkonen,Massa,Hamilton,Schumacher,Bourdais,Vettel,Montoya,Villeneuve,Loeb,Franchitti,Pruet,Hakkinen impegnati a correre a Daytona come a Le mans come a Monza,per poi tornare alle loro categorie di appartenenza...sarebbe un sogno!
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da Pedro59 » 27/10/2008, 21:23

[quote="gillesthegreat"]
e infatti sarebbe un sogno...chi sono stati i primi piloti della massima serie che si rifiutarono o non furono obbligati a correre al mondiale marche?
[/quote]

Uno dei primi che smise di correre nei prototipi, proprio in virtù dei contratti che si poteva permettere di stipulare fu Jackie Stewart, che in gioventù aveva corso sia per Ford (Alan Mann) che per Ferrari (Brands Hatch '67, decisiva per il titolo in coppia con Amon).
Soprattutto Stewart detestava la 24 Ore di Le Mans.
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da Niki » 27/10/2008, 21:33

[quote="Andrew"]
nel caso di pubblicazioni in piccole copie, ricordati di metterci in conto :D
[/quote]

Copie? Beh, ci si potrebbe autotassare a tirare fuori qualcosa per le mirabolanti GPX.it Edizioni
:asd:
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da Niki » 27/10/2008, 21:37

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da sundance76 » 27/10/2008, 21:56

La indomabile Porsche Silouette del '76, se non sbaglio, detta Moby Dick.... Una bella bestia.
"Chi cerca di conoscere il passato capirà sempre meglio degli altri il presente e il futuro, e non soltanto nel nostro piccolo mondo di effimere quanto amate frenesie corsaiole." G. C.

https://www.youtube.com/watch?v=ygd67cDAmDI
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da Pedro59 » 27/10/2008, 23:25

Alcuni di voi (segnatamente Gillesthegreat e nessuno può capire quanto mi sia caro questo nickname...) hanno chiesto aneddoti su quegli anni di grandi corse.
Aneddoti vissuti in prima persona non ne ho, ovviamente, ma vi posso anticipare qualche brano del libro sulla sfida Ford-Ferrari che penso vi possa interessare.
Quello che pubblico sotto riguarda la 12 ore di Sebring '65, forse una delle gare corse nelle condizioni meteo più estreme della storia del Mondiale Sport e non solo di quello.
Buona lettura e se gradite ...continuo

_________________________________________

A Sebring, un mese dopo, Ferrari e Ford si presentano come a Daytona: stessa partecipazione non ufficiale per la Ferrari, stesse GT40 modificate per la Ford.
La scena viene rubata da una nuova vettura americana, costruita da un giovane petroliere texano laureatosi in ingegneria aeronautica: Jim Hall.
Si chiama Chaparral ed è un prototipo con motore Chevrolet, un V8 da 5,4 litri dotato di un avveniristica trasmissione automatica a due marce.
Sembra uno dei tanti “racers”, le auto costruite da appassionati assemblando motori e telaio con un pizzico di genialità e molto coraggio, ma non sono in pochi a sostenere che nel caso della Chaparral ci siano dietro i soldi e la tecnologia della General Motors che guarda con preoccupazione ad una Ford vincente. 
Proprio la Chaparral vince la 12 Ore che verrà ricordata soprattutto per il maltempo che ne flagella la seconda parte.
Un autentico nubifragio si abbatte sul circuito proprio dopo che il caldo eccezionale ha caratterizzato la gara fino a quel momento.
La pista in pochi minuti si allaga, in alcuni tratti la visibilità diventa quasi nulla per le nubi d’acqua sollevate dalle auto e la media scende a valori da traffico urbano.
Anche i box si allagano ed i meccanici si trovano a lavorare in condizioni disagiate ed anche molto pericolose; un meccanico della Shelby, infatti, viene folgorato da un cavo elettrico che ha perso l’isolamento, ma per fortuna se la cava con qualche ustione e molto spavento.
Più che una corsa è un affannoso pellegrinaggio, con automobili  trasformate in fuoribordo che avanzano sciabolando la quasi totale oscurità con i fari che a malapena riescono a penetrare la pioggia e l’acqua sollevata dagli pneumatici delle auto che le precedono in una sorta di lenta processione.
La gara prosegue con la Chaparral in vantaggio sulla Ferrari P2 di Pedro Rodriguez e Graham Hill e sulla GT40 di McLaren/Miles.
L’ultimo sussulto alla classifica lo dà il cedimento della frizione sulla “P2” della NART, pochi giri dopo che Graham Hill ha dato il cambio a Rodriguez.
Al traguardo, quindi, dopo la Chaparral arriva la Ford GT40 di McLaren/Miles seguita dalla Ferrari 250 LM di Piper/Maggs che precede a sua volta la Cobra di Schlesser/Bondurant che vince la classe GT.
Oltretutto il regolamento, piuttosto complesso, regala anche una sorpresa: la Chaparral è inserita nella classe Sport , quindi di fatto non prende punti per il Mondiale Marche riservato in questa stagione ai Prototipi e la Ford, così, si ritrova a punteggio pieno dopo due gare conducendo sia nel Challenge Prototipi, sia nel Mondiale GT. 

______________________________ 

Ecco la Chaparral 2C che vinse quell'incredibile gara...

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da Powerslide » 28/10/2008, 0:17

Io gradisco e penso lo stesso sia per tutti.

Se continui ci fai un regalo.
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da sgarbo » 28/10/2008, 1:11

[quote="Uitko"]


Sgarbo, giustamente, è appassionato di tale tipologia di corse, è impossibile che riprendano campo? dobbiamo essere pessimisti su questo punto?

[/quote]

Stavo leggendo tutto il post. Rispondo a questa domanda e poi proseguo a leggere, perchè mi fa piacere. Comunque Pedro, contattami quando puoi che ti dico a chi potresti chiedere (ho già avuto lo stesso problema in passato, ma poi ho avuto la fortuna che la città di Lugano ha preso in consegna il mio problema).

x Uitko: Io sono un'ottimista: all'inizio di quest'anno "L'equipe" titolava in prima pagina "riecco l'epoca d'ora degli sport prototipi".
In effetti in europa ed ini America le cose stanno un pò cambiando, un interesse c'è ed è evidente, come in Spagna, Portogallo, Rep. Ceca, Olanda, Danimarca, questo perchè in questo campionato si possono affacciare molti paesi, dati i costi inferiori rispetto alla formula 1.
Credo che siamo in una fase di trasizione. A mio modo di giudicare la storia di questa disciplina potremmo tranquillamente dire che abbiamo vissuto l'epoca d'oro negli anni '70, poi quella dell'argento negli '80, il bronzo dei '90 ed infine quella del ferro ad inizio 2000: quelli furono gli anni più ostici, perchè la FIA con la scusa della sicurezza ha finito per "distruggere" l'endurance. D'altro canto non c'erano neppure grandi motivi d'intresse: Pescarolo vs Audi al massimo e poco più.

Nel 2006 poi è arrivata la svolta: Porsche e Peugeot si sono date da fare. Audi ha messo in campo la R10 e l'attenzione dei costruttori si è iniziata ad avvertire.
Aston Martin ha messo le mani in pasta nel 2007, Corvette lo farà da qui a poco pure nella LMP1, così come al Toyota, che il 23 novembre dichiarerà a tutti gli effetti il suo rientro, mentre l'Acura (leggasi Honda) il prossimo anno ha già ufficilizzato il passaggio alla LMP1.

ACO poi stadimostrando una grande intelligenza: sta abbassando veramente i costi e stimolando i costruttori con un ottimo rientro mediatico (i cui risultati si vedono più in Europa che in Italia...), ma commette un unico errore: quello di non togliere del tutto le vetture GT dal campionato. Questo per la storica rivalità con Stephen Ratel della SRO (organizzatore del FIA GT), però vi assicuro che i due hanno già iniziato a collaborar e non è da escludere che nel 2010 FIA GT e LMS non si calpesteranno più i piedi.

Il vero problema di oggi(che però piano piano sta venendo risolto...) è quello che la gente ci capisce ben poco (certo però, non capisco come la gente faccia a capire le qualifiche in F1 a questo punto  :D).

Nell'immediato futuro però la categoria vedrà un'altra boccata d'aria fresca: l'ingresso di nuovi costruttori e motoristi, gare più corte pure in Europa (sui 500km), una LMP1 riservata ai grandi costruttori, una LMP2 riservata invece ai soli privati e le GT che correranno in un unico campionato mondiale che nascerà nel 2010 con la collaborazione di SRO e LMS.

Poi ragazzi non scordiamoci una cosa: la Formula 1 dovrebbe essere la serie del massimo sviluppo tecnologico, il campo prova migliore perle tecnologie, ma a prova contraria l'unico campionato che ancora offre questa possibilità è la LMS/ALMS, perchè qui possono ancora correre insieme vetture a benzina, a gasolio e pure ibride, dove spesso chi vince non è il più veloce ma il più affidabile(vedi l'ultima 24 ore di Le Mans) e inoltre il pilota riesce a fare la differenza (un tale Allan McNish ne sa qualcosa!!!).

Un'altra cosa è la nascita della ASLM..la Asian le Mans Series, composta da due gare (per ora) nel continente asiatico durante l'inverno...un campionato fatto ad hoc per stimolarela Ferrari a tornare nei prototiti...e se anche Schumacher tornasse al suo primo amore...si scatenerebbe l'inferno...

Io lo spero ragazzi, non tanto per egoismo, ma perchè comuqnue le gare sono molto belle e la tecnologia che vi gira attorno è molto bella (a me è bastato un anno per innamorarmene...). Sono sicuro che con un pizzico di voglia tutti potreste appassionarvi, anche perchè il clima che ci sta attorno è totalmente diverso....tutt'altra cosa rispetto al telo nero che viene montato sul paddock della F1....
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da sgarbo » 28/10/2008, 1:23

[quote="Powerslide"]
Ragazzi, è dura , ma potrebbe essere la fine del mondo delle auto (e quindi delle corse) cui siamo abituati.
[/quote]

Sai che mi è capitato di parlare proprio sta settimana con alcuni responsabili di Team in Italia e tutti mi hanno detto che la situazione è veramente drammatica.

Nel Nord Europa sono messi non male...di più....mentre stranamente la Spagna ne ha risentito un pizzico meno.

Secondo me molti privati il prossimo anno salteranno....alcuni ne sono già saltati...
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da sgarbo » 28/10/2008, 1:28

[quote="sgarbo"]

Stavo leggendo tutto il post. Rispondo a questa domanda e poi proseguo a leggere, perchè mi fa piacere. Comunque Pedro, contattami quando puoi che ti dico a chi potresti chiedere (ho già avuto lo stesso problema in passato, ma poi ho avuto la fortuna che la città di Lugano ha preso in consegna il mio problema).


[/quote]


In breve: c'è un pilota che mi aveva etto a suo tempo che avrebbe aperto una tipografia per fare libri solo di corse....
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da gillesthegreat » 28/10/2008, 11:32

visto il livello dei concorrenti spero vivamente che in lmp1 entri anche il gruppo fiat, e visti i nomi degli avversari lo potrebbe fare con il marchio ALfa Romeo o Maserati.
mentre se la nomea dei costruttori lmp1 divenisse più blasonata (nel senso di Porsche, Lambo ecc) perchè non sognare l'ingresso del marchio ferrari??
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