[quote="groovestar"]
che auto stupende...
così come i tempi...l'idea che i piloti si dessero battaglia in qualsiasi pista,con qualsiasi vettura era fantastica,così come l'idea che chi magari nella massima formula era un comprimario,nelle sport potesse essere il padrone o un fenomeno e battere campioni del mondo.
ci fosse questa vera passione,forse le corse sarebbero diverse ora
e sarebbe fantastico vedere uno Schumacher correre a Le Mans contro un Pirro,così da vedere cosa succede o un Raikkonen portare una ferrari a Daytona per battagliare contro Montoya
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Tutto vero,
c'erano autentici specialisti delle gare Sport (Gendebien per esempio nella seconda metà degli anni '50, Vaccarella poi negli anni '60 e nei primi anni '70, per citare i più famosi) che in F1 hanno corso pochissimo e che nelle gare di durata hanno vinto tutto.
Fra i grandi della F1 il più adattabile era forse Phil Hill, che infatti anche Ferrari definisce un "...consistente pilota di vetture sport...", e grandi risultati ottennero anche Gurney e Amon, che erano prime guide in F1.
Negli anni '70 Ickx e Andretti ottennero ottimi risultati sia in F1 che nei prototipi dove i migliori restano sempre Rodriguez e Siffert capaci di dominare le stagioni '70 e '71 le ultime delle grandi Sport e, onestamente, anche fra le più belle di sempre.
Ora sarebbe possibile ?
Non so.
Schumacher si è cimentato con la Sauber-Mercedes a suo tempo, ma la F1 di oggi, fra test, Gran Premi e altri impegni non lascia troppi WE liberi ai top-driver. Ai tempi di cui parlo io i piloti correvano il WE, alternativamente in F1 e nel Mondiale Marche e c'era anche tempo per la F2, ma erano anche anni in cui lo sviluppo di una monoposto prendeva molto meno tempo ed assorbiva molte meno risorse fisiche e mentali.
In altre parole era ancora tempo in cui i vari Rodriguez, Siffert, Redman, Andretti correvano anche per divertirsi e si divertivano correndo.
E' impossibile trasmettere a chi non l'ha vissuta quell'atmosfera, anche solo respirata attraverso le pagine dei giornali e delle riviste.
In due parole: altri tempi.