Sport Prototipi anni '60-'70 e Gruppo C

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da Pedro59 » 26/10/2008, 15:08

[quote="Niki"]
Le gare prototipi erano veramente da pippa: auto di tutti i tipi correvano insieme, non come le fregnacce assurde che fanno ora con al massimo 4-5 marche differenti in pista. Ma tutte con la stessa cilindrata, o cilindrate simili, zavorre, ecc. ecc.
Se riesco ad avere un pò di tempo, è difficile ma proverò, vedrò di fare qualche scansione degli Autosprint '79 relativi al mondiale marche.
[/quote]

Caro Niki, gli anni che citi tu erano già dopo l'epoca davvero aurea.
Io ero poco più di un pargolo, ma ti posso garantire che negli anni '70,'71,'72,'73 e '74 il Mondiale Marche era qualcosa di eccezionale, uno spettacolo senza paragoni, sullo stesso piano o addirittura superiore alla F1 (pre-Ecclestone) e le grandi case, Ferrari in testa, ci tenevano a vincerlo.
Si correva, con mostri come le Gulf Porsche 917, le Ferrari 512 le Alfa 33 3 litri sugli stessi circuiti della F1.
A parte Monza, citata da Power  nel suo ricordo, e la classica 24 Ore di Le Mans c'erano Spa-Francorchamps, Nurburgring, Watkins Glen, Brands Hatch, Sebring, Daytona, Buenos Aires e "dulcis in fundo" le 700 curve (ogni giro) della Targa Florio.
E che piloti.
Stewart a parte, che aveva corso negli anni '60 per Ford e Ferrari negli anni della Sfida, e Fittipaldi, tutti gli altri si cimentavano anche nelle ruote coperte: Siffert e Rodriguez erano un palmo sopra a tutti gli altri, ma c'erano Ickx, Amon, Andretti, poi Peterson, Regazzoni e Carlos Pace: in pratica la Formula 1 al completo.
Uno spettacolo, gare incerte, combattute, velocissime.
Poi i costi, la preponderanza della F1, ridussero di molto il prestigio delle gare a ruote coperte che restarono comunque molto interessanti ma con pochi specialisti (Ickx e Bell su tutti, ma anche Pescarolo) e la Porsche a farla da padrona, insomma tutta un'altra storia.
           
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da Powerslide » 26/10/2008, 17:31

Anche le sfide Ferrari-Ford degli anni '60 furono da sogno: le citazioni Davide contro Golia si sprecarono, cosa che non si poteva dire per la sfida Ferrari-Porsche.

Tra le gare storiche da non dimenticare la 12 ore di Sebring.

L'inizio poi con le due gare americane dava un sapore veramente mondiale.

Mi spiace non poter trasmettere ai giovani l'atmosfera di quelle sfide, ma vi garantisco che era tanto ma tanto più "bella" della F1 odierna.  :001_rolleyes: :001_rolleyes: :001_rolleyes:
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da Pedro59 » 26/10/2008, 19:38

Power ha ragione...
La sfida Ford-Ferrari ('63-'67) è stato il periodo più grandioso per le corse automobilistiche, una cosa epocale...
Io, naturalmente per età anagrafica, non l'ho vissuta in diretta, ma mi ci sono tanto appassionato da dedicarmi ad un'appassionata ricerca che ha prodotto un libro (naturalmente anche questo mai pubblicato) che, prodotto in una decina di copie "artigianali" ho regalato lo scorso anno agli amici per Natale.
E' stato bellissimo immergersi in quell'atmosfera e immaginare quella sfida irripetibile.
Una testimonianza importante è stata quella di Vaccarella ed un'altra quella di Phil Henny, all'epoca meccanico della Shelby American.
Purtroppo ogni tentativo di contattare Furia Forghieri è stato inutile e dopo un paio di lettere mi sono arreso...
Peccato perché sentire la sua campana su certi episodi mi sarebbe piaciuto moltissimo ma Luca Delli Carri mi aveva avvertito:- "Furia non ama troppo parlare con gli estranei dei bei tempi andati..."
Anche su Sebring sono d'accordo. 
In effetti le grandi classiche delle gare Sport erano quattro: 12 Ore di Sebring, appunto, 24 Ore di Le Mans, 1000 Km del Nurburgring e Targa Florio.
Le altre, per quanto affascinanti, non erano considerate "classiche": la 1000Km di Monza e quella di Spa arrivarono un po' dopo, a Daytona prima si correva una 2000Km poi trasformata in una 3 Ore, ma era considerata una corsa tutto sommato minore.
Poi c'erano gare come la 12 Ore di Reims (che si correva dalla mezzanotte al mezzogiorno successivo) che erano nate negli anni '50 come gara di contorno al GP di F1.
Sebring era speciale anche per il clima.
L'edizione del '65 vinta dalla Chaparral passò alla storia per un nubifragio di intensità inaudita, con box invasi dall'acqua ed auto che giravano a 40 Km/h in una pista allagata.
A nessuno venne in mente di chiedere la sospensione e Shelby minacciò di prendere a pugni Phil Hill che voleva rifiutarsi di ripartire al volante della sua Cobra nella quale c'era mezzo metro d'acqua, nonostante fosse un coupé...
Quante storie ci sarebbero da raccontare...   

 
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da sundance76 » 26/10/2008, 19:49

Cavolo!! Che disdetta la mancata pubblicazione!! Non c'è alternativa per vedere sul mercato quei libri?
"Chi cerca di conoscere il passato capirà sempre meglio degli altri il presente e il futuro, e non soltanto nel nostro piccolo mondo di effimere quanto amate frenesie corsaiole." G. C.

https://www.youtube.com/watch?v=ygd67cDAmDI
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da Pedro59 » 26/10/2008, 20:20

Caro amico di Butch Cassidy, l'editoria di quel tipo in Italia è difficile.
Se proponi un libro di 400 pagine su un argomento come la sfida Ford-Ferrari non trovi molto consenso.
E forse hanno ragione: conta quanti siamo su GPX ...nessuno pubblicherebbe per questi numeri.
Una possibilità ora è data dai "libri fai da te" che permettono di pubblicare a costi contenuti e senza distribuzione anche poche copie, ma per adesso non ho trovato soluzioni.
Se ti interessa ti mando la bibliografia di quel che esiste (all'estero) sull'argomento.
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da sundance76 » 26/10/2008, 20:40

C'è l'iniziativa di Repubblica-Espresso "Il mio libro" per stampare e mettere in vendita il tuo libro al prezzo che vuoi tu:

http://ilmiolibro.kataweb.it/
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da Andrew » 27/10/2008, 1:03

nel caso di pubblicazioni in piccole copie, ricordati di metterci in conto :D
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da Uitko » 27/10/2008, 9:49

e *****! che spettacolo di post tra Power e Pedro... :o

Parlando sinceramente, visto che Power dice che non può descriverci emozionalmente cosa fossero quelle gare per loro, ritenete impossibile che i prototipi/endurance possano tornare ad una tale rilevanza?
E' possibile (sperabile?) che la F1 vada ad implodere, sparendo dalla circolazione una volta tramutata in monomarca, fino a riproporre sfide tra costruttori di quella caratura a ruote coperte?

Sgarbo, giustamente, è appassionato di tale tipologia di corse, è impossibile che riprendano campo? dobbiamo essere pessimisti su questo punto?

P.s. ho paura delle risposte. :-\
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da Pedro59 » 27/10/2008, 10:58

[quote="Uitko"]

(...)
E' possibile (sperabile?) che la F1 vada ad implodere, sparendo dalla circolazione una volta tramutata in monomarca, fino a riproporre sfide tra costruttori di quella caratura a ruote coperte?
(...)

[/quote]

Non ho la sfera di cristallo, ma per tornare a quel livello (dico della sfida Ford-Ferrari sulla quale sono più preparato...) mancano soprattutto i personaggi capaci di mettere in gioco soldi e prestigio.
L'epoca dal '63 al '67 visse sul confronto fra due titani: Enzo Ferrari e Henry Ford II, adesso nessun CdA autorizzerebbe le follie economiche di allora, assolutamente "fuori mercato".
Vi faccio un esempio: la Ford valutò nel '63 l'acquisto della Ferrari (in blocco, a "cancelli chiusi") una cifra intorno a 10 milioni di dollari dell'epoca (sull'argomento si trova di tutto, ma questa, credetemi, è la cifra più credibile, quattro anni dopo la Ford Motor Company ne aveva spesi quasi il doppio per ottenere il traguardo di "battere la Ferrari a Le Mans".
Questo sforzo economico, che si può definire titanico, che non aveva precedenti, e che non si è mai più ripetuto a quel livello, ebbe come effetto diretto un salto tecnologico mai più sfiorato in così pochi anni. La Ford MkIV, il cui sviluppo era costato una cifra mai divulgata, si ritirò imbattuta ma corse solo due gare  :o !
Le prestazioni delle vetture sport incrementarono così tanto da rendere rapidamente obsoleti molti circuiti, e da divenire troppo pericolose anche nei circuiti dove gareggiava regolarmente la F1.
Paradossalmente si arrivò, allora, al punto in cui siamo oggi in Formula 1: le corse cominciarono a costare troppo.
Per questo motivo, nel '68, cambiò il regolamento per la prima volta per motivi economici e non tecnici, mettendo fuori-legge auto leggendarie come la MkIV, la Ferrari P4 e la Chaparral 2F.
Il nuovo regolamento imponeva, per i prototipi, il limite a 3000cc ed aveva due obiettivi: far usare nei prototipi gli stessi propulsori della F1, incentivare le case a sviluppare motori 3000 per la F1 che era in forte crisi dopo il cambio di regolamento.
Ottenne successo solo per il secondo obiettivo.
Nel '68 la Ferrari non partecipò, e nel '69 con l'abbassamento a 25 del numero di esemplari necessari all'omologazione di una vettura Sport, sia Ferrari (nel '70) che Porsche (già nel '69) tornarono ad orientarsi sui motori 5 litri per i nuovi modelli.
Mi sono dilungato, scusate.
Tornando alla questione posta in maniera precisa la mia personale opinione è: no, non credo sia possibile rivivere anni come quelli e neppure come quelli dei primi anni '70 dove c'erano molti meno soldi in gioco, ma le corse Sport reggevano ancora il confronto con l'F1 pre -Bernie.
Però, a ben vedere, non era più la stessa cosa: la Porsche, ad esempio, si era defilata affidando le sue auto alla Gulf-JWA ed alla Martini Racing e come case ufficiali non c'era più il colosso Ford, ma solo Ferrari, Matra e Alfa Romeo e si perdeva così il sapore "mondiale" della sfida.
Oggi le cose sono molto diverse, occorrerebbe che Audi-Porsche, Mercedes, BMW, Ferrari, Toyota, Honda decidessero di scendere in campo in prima persona, non come fornitori di componentistica, e dar vita ad un vero mondiale marche, senza regolamenti astrusi, da correre nei cinque continenti.
Alla fine il rischio è che i costi, anziché diminuire, aumenterebbero.
Sperare, comunque, è gratis... 
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da groovestar » 27/10/2008, 11:07

quelle vetture sono stupende...

ma qualcuno di voi,siccome siete estremamente più informati di me(delle sport,purtroppo so poco o nulla) sa raccontarmi qualche aneddoto sulla bellissima serie delle Ferrari 330 P (3/4)

Solo a vederle c'è da rimanere a bocca aperta
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da Powerslide » 27/10/2008, 12:14

[quote="Uitko"]

P.s. ho paura delle risposte. :-\
[/quote]

Con la crisi finanziara che è arrivata (e non sembra cosa da poco), penso che eventuali gare di F1 (non parlo di endurance) si svolgano solo con finanziamenti arabi e su propri circuiti.

Ragazzi, è dura , ma potrebbe essere la fine del mondo delle auto (e quindi delle corse) cui siamo abituati.

Coraggio: per i vostri figli le cose andranno meglio  8)
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da gillesthegreat » 27/10/2008, 13:39

vorrei capire una cosa: negli anni 70 in f1 si affermo l'areodinamica, sfociata con l'effetto suolo, furono impegnati i primi turbo..nel mondo sport prototipi, abbiamo avuto  una serie di rivoluzioni tecniche paragonabili come portata, a quelle attuate in f1??
PER SCOPRIRE IL LIMITE DEVI PRIMA PASSARLO
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da Powerslide » 27/10/2008, 14:24

[quote="groovestar"]
quelle vetture sono stupende...

ma qualcuno di voi,siccome siete estremamente più informati di me(delle sport,purtroppo so poco o nulla) sa raccontarmi qualche aneddoto sulla bellissima serie delle Ferrari 330 P (3/4)

Solo a vederle c'è da rimanere a bocca aperta
[/quote]

Di P4 ne furono costruite 3+2 (anche se oggi si possono trovare quasi un centinaio di repliche sparse in tutto il mondo).
3+2 perchè la prima #0846 altro non era che l'ultima P3 del 1966, riconvertita in P4 per la stagione successiva.
Le altre tre sorelle autentiche sono la #0856, #0858 e la #0860.

Esiste poi una #0900, numero che la Ferrari volle concedere a David Piper qualche anno dopo, in segno di riconoscenza per lo sfortunato pilota inglese che, scampato ad innumerevoli gare, finì per lasciarci una gamba nel film di Steve McQueen su Le Mans. Questa è facilmente riconoscibile per il colore British Racing Green, ma non ha alcuna storia sportiva.

La storia delle 3 "vere" sorelle si perde negli anni e tende e diventare sempre più nebulosa: un paio furono modificate in 350P4 Can-Am e dopo varie peripezie divennero propiètà di collezionisti americani.
La #0856 deve essere ricordata per l'ultima vittoria di Lorenzo Bandini su una vettura del Cavallino: la 1000 km di Monza del 1967. Si pensa che oggi faccia parte della collezione dello svizzero Obrist. E' stata anche la prima Ferrari battuta ad un asta per una cifra di 10.000.000 di $ (e si parla di molto tempo fa).

La più ambita era però la "impura" #0846 perchè è la vincitrice con Amon/Bandini della 24 ore Daytona 1967, quella per intenderci dell'arrivo in parata la cui foto ha fatto il giro del mondo ed è conosciuta anche dai ragazzi di oggi.
La sua storia si fermava a Le Mans '67 condotta da Vaccarella ed Amon. Avrebbero voluto vincere e dedicare la vittoria a Lorenzo, invece, mentre veniva ricondotta ai box dopo lo scoppio di una gomma e relativa picchiata, prese fuoco.
Cosa accadde poi è restato per anni un mistero.

Glickenhaus, che tanto per intenderci è quell'americano che, a fronte di qualche milione di dollari, ha fatto recentemente riconvertire una Enzo in P4/5 da Pininfarina, afferma che la #0846 è in suo possesso, perfettamente restaurata. In una relazione di 126 pagine (qui allegata) dimostra come si possano vedere ancora i segni per modificare gli attacchi del motore da P3 in P4 e le rappezzature fatte dopo la botta di Vaccarella alla Targa Florio. Racconta come molte parti furono ritrovate presso uno sfasciacarrozze  :o e condisce il tutto con foto e disegni.

E' una storia lunga (perdipiù in inglese), ma per chi ancora non la conoscesse ed avesse del tempo .............

 
http://www.glickenhaus.com/jim/project.pdf

........ buona lettura  :)
Ultima modifica di Powerslide il 27/10/2008, 14:32, modificato 1 volta in totale.
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da Pedro59 » 27/10/2008, 14:42

[quote="gillesthegreat"]
vorrei capire una cosa: negli anni 70 in f1 si affermo l'areodinamica, sfociata con l'effetto suolo, furono impegnati i primi turbo..nel mondo sport prototipi, abbiamo avuto  una serie di rivoluzioni tecniche paragonabili come portata, a quelle attuate in f1??
[/quote]
Direi anche superiori, e prima.
L'aerodinamica si sviluppò sui prototipi (gli spoiler sulle code, le alette sul muso, c'erano già nel '64 e '65) e praticamente tutto quello che poi si è visto in F1 venne teorizzato, messo in pratica e testato in corsa da Jim Hall sulla Chaparral che fu il primo prototipo con un'ala ad inclinazione variabile ('67 un anno prima che in F1). Hall - un autentico precursore - utilizzò per primo una ventola (anzi due) sul tipo di quella che rese famosa e vincente la Brabham di Lauda ad Anderstorp nel '78, ma solo in Can Am.
Sulla Chaparral (la 2D) apparve anche il primo airscope e sui prototipi-in questo caso sulle Porsche 908 e 917- furono sviluppati i primi studi di aerodinamica "spinta", anche se la materia non era ancora padroneggiata dai progettisti e non mancarono i problemi.
Per esempio, nel '69 la Matra 640, forse il prototipo più sofisticato da questo profilo, prese letteralmente il volo sul rettifilo delle Hunaudières  durante i test e Pescarolo si salvò per miracolo pur riportando gravi ferite.
Non credo di esagerare dicendo che nei quattro anni dal '63 al '67 dal punto di vista aerodinamico i prototipi fecero all'epoca un salto in avanti molto superiore a quello che abbiamo conosciuto in F1 negli ultimi dieci anni.
Anche dal punto di vista motoristico il salto in avanti fu notevole, grazie anche alle differenti concezioni a confronto: da una parte i sofisticati V12 di Maranello, dall'altra i semplici e robusti V8 della Ford.
Fu lo scontro di due ideologie più che di due marche, non essendovi limiti di cilindrata la Ford inseguì la potenza con l'aumento dei "cubic inches" passando dal 4200 cc  del primo V8 delle GT 40 (il cosiddetto "small block") fino al 7000 cc del V8 che equipaggiava le Mark IV ( e prima ancora le Mark II) con gli scarichi "snake bundle" e le testate XP in alluminio, la Ferrari rispose modificando il 330 V12 che passò prima all'iniezione, poi alla testata con 36 valvole, ma senza mai aumentare la cilindrata unitaria.
Due filosofie all'opposto, ma nel '67 la MkIV dichiarava 520 HP e la P4 (36valvole) 460.
Decisamente non male.    
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da groovestar » 27/10/2008, 16:46

che auto stupende...

così come i tempi...l'idea che i piloti si dessero battaglia in qualsiasi pista,con qualsiasi vettura era fantastica,così come l'idea che chi magari nella massima formula era un comprimario,nelle sport potesse essere il padrone o un fenomeno e battere campioni del mondo.

ci fosse questa vera passione,forse le corse sarebbero diverse ora

e sarebbe fantastico vedere uno Schumacher correre a Le Mans contro un Pirro,così da vedere cosa succede o un Raikkonen portare una ferrari a Daytona per battagliare contro Montoya
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