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innanzitutto non smetterò mai di complimentarmi con te per la tua conoscenza della disciplina  :D

per il resto, cosa posso dirti.. gli episodi che ti ho citato possono anche non essere pienamente oggettivi, poichè presi dai punti di vista dei piloti stessi; ognuno li analizza un pò a proprio piacimento, soprattutto visto il tempo trascorso.. per trarne un giudizio che si avvicini il più possibile alla realtà, bisognerebbe almeno aver vissuto quel periodo d'oro, cosa che non ho avuto il piacere di fare  :001_rolleyes:

per questi motivi, l'idea che posso farmi di Fiorio è quella di un uomo che ha svolto in modo egregio il suo lavoro, e che se è vero il fatto che in alcune occasioni abbia dovuto agire in modo drastico, lo ha fatto "a fin di bene" - visto che gli albi d'oro, in effetti, sono dalla sua parte. se poi sia davvero quella persona che dice Pinto, alla fine me ne frega abbastanza poco.

un'altra cosa che comunque scaturisce, è che i rally un tempo avevano le loro non poche influenze esterne; a prescindere che esse abbiano potuto o meno favorire il più delle volte un mostro sacro come Munari, è innegabile che un pò di risultati spesso venissero falsati, per i motivi più disparati. ma in ogni caso, certo ciò non sminuisce l'alone di impenetrabile fascino che ricopre le corse di un tempo.

Fiorio fu certamente, non solo l'artefice dei successi Lancia e Fiat nei rally, ma anche colui che fece fare a questa affascinante (un tempo  ahimè  ) specialità un salto di qualità incredibile come professionalità.
Inutile ricordare la sua intuizione di predisporre punti d'assistenza per il cambio pneumatici in piena prova speciale, nel caso questa presentasse un tratto asciutto ed uno innevato. Non che io straveda per queste strategie che toglievano già molto allo spirito eroico dei rally ma, visto che non erano vietate, ............

Le sue inappellabili decisioni non erano mai a favore di un pilota o di un altro, ma solo a favore della Squadra, meglio, del Gruppo, per cui lavorava.
Per lui il concetto di poter mettere a rischio una vittoria lasciando combattere due dei suoi, era semplicemente inconcepibile. Di contro, a differenza di altri suoi colleghi, prima di congelare le posizioni, lasciava spesso una possibilità: chi avesse prevalso in una determinata - ed importante - prova speciale, sarebbe stato il vincitore designato.

Personaggio non certo simpatico per il suo comportamento dittatoriale ed a volte "falso", riuscì a far raggiungere, prima alla Lancia, poi al Gruppo Fiat, successi completamente inaspettati e non solo nei rally. Tra i suoi pregi l'aver svezzato un manipolo di piloti italiani con la squadra Lancia nel Mondiale Marche.

Giunto al suo sogno, la Ferrari, fu stritolato dallo stesso "clima aziendale esasperato" che lui stesso aveva contribuito a creare. Ne avesse avuto la possibilità non credo avrebbe fatto peggio del suo rivale nei rally Todt: il carattere da tre strati di pelo sullo stomaco era lo stesso   

La sintesi di Power è difficilmente attaccabile 

Beccatevi questa "trovata" di Fiorio, ne parlava Power precedentemente: 

http://www.youtube.com/v/bbcqaklEkkA&hl=it&fs=1&

Vedo che a nessuno è piaciuto il pit stop in prova speciale.... eppure ci hanno messo pochissimo e la Peugeot riesce a passare per un soffio all'ultimo secondo 

Scusate se rispolvero questa discussione...

Sto cercando del materiale sulla carriera di Fiorio, sia riguardo ai rally che alla pista.
In rete purtroppo non ho trovato molto su questo personaggio che ho sempre stimato.

Se avete qualche libro, rivista, video, ecc. ecc. da consigliarmi ve ne sarei grato.

[quote="Gentleman Driver"]
Scusate se rispolvero questa discussione...

Sto cercando del materiale sulla carriera di Fiorio, sia riguardo ai rally che alla pista.
In rete purtroppo non ho trovato molto su questo personaggio che ho sempre stimato.

Se avete qualche libro, rivista, video, ecc. ecc. da consigliarmi ve ne sarei grato.


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Fiorio non ha ancora scritto un libro biografico, e non penso che altri lo hanno fatto per lui 

Scherzi a parte, se mi viene in mente qualcosa da pescare, la inserirò.

Iniziamo da AS n.11 del marzo 1989 (arrivo di Fiorio in Ferrari):

sicuramente una bella trovata la pistola per lo smontaggio simultaneo, ma l'idea dei pit stop in ps, la trovo assurda nei rally. in questo caso, preferisco com'è adesso.

A riguardo della gestione squadra, ne parla Biasion nel suo libro uscito da poco.
Anche in uno dei libri di Delli Carri, non ricordo se "la danza dei piedi veloci" o "benzina e cammina" più di un pilota faceva riferimento alla gestione dura e spregiudicata della squadra da parte di Fiorio.
Bisogna ammettere però che finché uno vince, ha sempre ragione (restando nell'ambito delle regole si intende).

[quote="Powerslide"]
Ne avesse avuto la possibilità non credo avrebbe fatto peggio del suo rivale nei rally Todt: il carattere da tre strati di pelo sullo stomaco era lo stesso 
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E avrebbe reso più simpatica agli occhi dei non Ferraristo evitando sceneggiate come Zeltweg 2002.
A inizio Gennaio '89 mi ero intruffolato con alcuni miei compagni di liceo in una festa dove c'era la squadra Lancia al completo, subito dopo la vittoria di Biasion a Montecarlo. Ricordo che c'era anche Alex Fiorio col braccio steccato dopo il capottamento, e c'era anche Cesare Fiorio che pochi giorni dopo sarebbe diventato il ds delle Rosse.




Mitica la scena di Fiorio quando a Estoril '89 Dennis andò da lui per lamentarsi del comportamento di Mansell e lui rispose alzando il dito medio

Belle e preziose foto, Gilles70!!

Qui c'è l'AS n.21 del maggio 1991, con la cacciata di Fiorio dalla Ferrari. Molto interessanti tutti gli articoli, specialmente quello amaramente ironico di Cavicchi e il secondo dei due scritti da Boccafogli.

Io lo riprenderei al posto di Domenicali anche adesso 

Grazie per aver postato questi splendidi articoli.

Ho apprezzato in particolare quello di Cavicchi e concordo pienamente su quanto ha scritto.
La silurazione "politica" di Fiorio dalla Ferrari ha parecchi lati oscuri e irrisolti che forse non capiremo mai a fondo.
Mi chiedo cosa sarebbe successo se fosse giunto a Maranello nell'era Montezemolo.
E' indubbio che a qualcuno stava particolarmente sui cosiddetti (forse per lo stile "poco ferrarista") e che il trio Piero Ferrari-Fusaro-Prost ebbe un ruolo centrale nella vicenda.
Però strano che dopo tutti i contrasti il professore lo chiamò per dirigere la propria scuderia nella stagione '97...

Via via posterò interviste successive.