Parliamo a ruota libera di rally.
Walter Rohrl, detto King Walter, oppure Konig Walter, il Re, quello che per anni e che per molti è ancora il migliore di tutti i tempi. Difficile dirlo, per ogni sport, ma forse è plausibile.
Tedesco di Ratisbona, vince il Campionato Europeo nel '74 con l'Opel Ascona (Il mondiale piloti non esisteva ancora...) e l'anno dopo con la stessa auto vince la sua prima gara di Mondiale, il durissimo e scassamacchine Acropolis in Grecia sempre con la Opel. A metà '77 quasi per caso entra nella squadra Fiat, e l'anno dopo rivince di nuovo all'Acropoli e poi in Canada con la 131 Abarth. A Sanremo è in testa ma vola fuori e atterra su una casa. Audetto, ds Fiat, gli propone di dire che è stato un guasto, ma Walter lo fissa negli occhi e dice: "No, per pretendere l'onestà dagli altri bisogna prima di tutto essere onesti con sè stessi".
Nel '79 può vincere il Montecarlo, in una lotta thrilling con Darniche su Stratos e Waldegaard su Escort, ma Giorgio Pianta contro il volere di Rohrl fa togliere il limitatore all'ultima p.s. e il motore va in fumo.
Si è sempre concentrato nel voler vincere il Rally di Montecarlo, e ci è riuscito ben 4 volte con 4 auto diverse, e con 3 di queste era al debutto: la prima nel 1980 con la Fiat 131 Abarth, dove sbaragliò tutti, compresi i blasonati compagni Alen e Waldegaard. Anni dopo dirà: "A me interessava solo vincere il Monte, dopo la vittoria mi dissi: ho vinto il Montecarlo, il bilancio dell'annata è già in attivo. Non lo vedevo come un possibile lasciapassare per il titolo".
Ma a fine 1980 con le vittorie al Monte, in Portogallo, in Argentina e a Sanremo, vincerà il suo primo titolo mondiale con la Fiat 131 Abarth.
Per l'81 accetta la faraonica proposta della Mercedes, ma all'ultimo momento a Stoccarda decidono di cancellare il loro ingresso nei rallies e Rohrl resta a piedi.
Nell'82 va nel team Opel-Rothmans con l'Ascona, che con 2 ruote motrici deve opporsi allo squadrone Audi che mette in campo la rivoluzionaria Quattro, prima auto a trazione integrale. Al debutto vince subito al Montecarlo ( e sono 2.. ) e a suon di eroici piazzamenti sul podio, riesce sempre a difendere la testa della classifica dagli assalti della Mouton, la prima donna pilota a vincere gare mondiali nei rally. Con la vittoria in Costa d'Avorio ( e dopo i guai meccanici della Audi della Mouton ) Rohrl vince il secondo titolo piloti, col risultato che si parlò più del suo titolo e non del titolo costruttori vinto dall'Audi, cosa inconsueta visto che fino a metà anni '90 il Titolo Costruttori era sempre il più importante nei rally.
Per il 1983 torna al Gruppo Fiat che stavolta corre col marchio Lancia e il modello 037, e nuovamente vince il suo terzo Montecarlo al debutto con la berlinetta torinese. Vince anche all'Acropolis (il suo terzo) e poi in Nuova Zelanda, va in testa alla classifica ma il titolo non gli interessa, è contento così e corre poi solo il Sanremo, per dare la vittoria del Titolo Marche alla Lancia. A Sanremo sarà secondo dietro il compagno Alen, ma solo per un guasto al turbo e dopo aver vinto ben 39 p.s. su 45!!!!!!
Cambia di nuovo squadra per l'84 firmando per l'Audi, trovandosi così a guidare per la prima volta un'auto a trazione integrale. Nei primi test è in difficoltà, inoltre il diesse Gumpert favorisce i due compagni Mikkola e Blomqvist dando a loro le uniche gomme da neve al Montecarlo. Rohrl fa una scenata: "Il titolo potete farlo vincere a chi volete, ma qui al Monte voglio pari opportunità!". Danno anche a lui le gomme giuste e Rohrl distrugge tutti, andando a vincere il quarto Montecarlo su 4 auto differenti...
Nell'85 è l'unico che riesce a vincere un rally, il Sanremo, con la mostruosa Audi S1 da 550 cavalli, ma per il titolo contro le Peugeot 205 non c'è niente da fare.
Scusate la lunghezza, ma non ho finito, e dovevo sgranchirmi le dita buttando giù qualcosa...