da Emerson » 24/10/2006, 11:58
Allora mi sa che tu sei il piu'saggio fra questa banda di assetati di sangue corsaiolo!
Sei di una generazione prima della mia,quella dei leggendari anni '60.
Anche a me piacevano un sacco le Sport di quell'epoca anche se la mia grande preferita resta la Porsche 917 del 1970-71.
Il Mondiale Sport a quell'epoca era lo sport automobilistico per eccellenza. Ero piccolo ma mi ricordo che in genere della F1 se ne parlava poco.
Oggi e' difficile credere questo,ma negli anni cinquanta-sessanta,prima di tutto venivano le Sport poi le F1. Era in quest'ultima categoria che le case automobilistiche si cimentavano veramente e i piloti erano quanto di meglio ci fosse in giro,che poi disputavano anche la F1. Le case automobilistiche invece a parte la costante della Ferrari consideravano la F1 un fatto riservato ad anonimi quanto piccoli garage privati.
Poi piano piano Lotus,Brabham,Cooper cominciarono a far parlare delle loro gesta e Ferrari che stava prendendo batoste decise che doveva scegliere di impegnarsi bene in una sola delle 2 categorie altrimenti le sinergie di una pur sempre piccola azienda si perdevano. Scelse la F1,seppur continuo' ancora nei primi anni '70 con il nuovo Mondiale Marche. Quest'ultimo pero' aveva perso fascino ed interesse,a causa del nuovo regolamento ma anche perche' le opportuniste case automobilistiche avevano scelto altre soluzioni meno rischiose(in termini di brutte figure) delle competizioni,per promuovere il loro marchio.
Anche fra i piloti arrivo' pian piano questa scelta. Ormai per far bene in F1,con piu' gare e anche piu' competizione,era necessario impegnarsi in modo esclusivo ad essa,che ormai aveva raggiunto una popolarita' superiore alle ex Sport.
A noi piu' vecchietti resta il ricordo di questi dinosauri dell'automobilismo.
Vetture dalle linee affascinanti e spesso originali per la mitica 24h di Le Mans che era l'evento sportivo automobilistico mondiale piu' importante dell'anno.
Un dodicenne che iniziava ad innamorarsi delle competizioni automobilistiche ricorda ancora bene una domenica di giugno del lontano 1972,accendere il televisore in bianco e nero e sentire la voce di Poltronieri commentare la gara in diretta,quando ancora solo qualche Gp di F1(Montecarlo,Monza e altri 2 o 3) venivano trasmessi. Poltronieri parlava addolorato ,ricordandone le qualita', della somparsa di un pilota: Jo Bonnier. E io mi chiedevo chi fosse costui che tanto veniva decantato dal buon Mario. Poi nel tempo ho imparato a conoscere chi fosse Joachim e come avesse giocato la sua vita su una Lola semi privata dopo una lunga e onorata carriera di Campione.