da Elio11 » 10/05/2009, 10:43
Secondo giorno ad Indianapolis
Il secondo giorno di attività all’Indianapolis Motor Speedway è stato cancellato a causa della pioggia. Di tutto il programma è stata disputata solo un’ora di Rookie Orientation Program, che ha visto Stanton Barrett e Nelson Philippe completare le ultime fasi del proprio Rookie test. Domani, pioggia permettendo, è previsto quello che è sostanzialmente il nuovo Opening Day.
Tra i team giunti ad Indianapolis c’è anche il Rahal Letterman Racing, che quasi sicuramente annuncerà Oriol Servia come pilota della sua vettura. Probabilmente però il team inizierà a lavorare solo dalla seconda settimana di prove.
Tra i protagonisti di questa 500 Miglia di Indianapolis c’è Sarah Fisher, che è alla ricerca dell’ottavo start nella grande corsa dell’Indiana, il massimo per una donna. “Arrivare ad Indy dopo aver potuto correre in Kansas è un sollievo“, ha detto la Fisher. “Tornare a Indy è sempre un onore speciale e che non si può mai dare per scontato. Arriviamo qui molto più preparati rispetto allo scorso anno, grazie al sostegno di Dollar General, e con Tom Brown come nostro ingegnere, e non abbiamo il pensiero di dover ancora reperire dei fondi per correre. La prima volta che ho corso qui avevo 19 anni. Fu molto emozionante, ma parteciparvi a 28 è diverso. Sono maturata come un pilota e come donna d’affari, soprattutto per ciò che abbiamo vissuto lo scorso anno con i nostri sponsor. Adesso posso fare un passo indietro e vedere da dove sono partita e posso davvero apprezzare ciò che ho fatto per arrivare qui.”
Chi ha superato il rookie test sin dal primo giorno è stato Alex Tagliani. “Ieri abbiamo avuto una buona giornata e sono stato molto felice di essere qui in pista per la prima volta“, ha detto Tagliani. “Sono impaziente di continuare a sviluppare la macchina, ma purtroppo per oggi dovremo aspettare. Abbiamo cercato di trarre qualche vantaggio dalla pioggia: ho avuto la possibilità di trascorrere del tempo con alcuni tifosi. Li abbiamo fatto entrare nel garage e sedere in macchina. E’ sempre bello vedere il sorriso sul loro volto.”
Indycar- Townsend Bell approda sulla n° 8 della KV Racing
KV Racing Technology schiererà una terza vettura, la Dallara-Honda n°8. Sarà a disposizione dell’esperto Townsend Bell, lo scorso anno pilota part-time in Dreyer&Reinbold. In occasione della 500 Miglia di Indianapolis avremo dunque un nuovo protagonista in lizza per la vittoria. L’accordo è stato raggiunto nella serata di ieri e già il blogger Curt Cavin aveva preannunciato “il colpo” da parte della scuderia di Jimmy Vasser.
Towsend Bell avrà l’opportunità di qualificarsi quest’anno grazie ad un accordo di sponsorship con “Herbalife”, marca che già supporta il venezuelano EJ Viso in HVM. Anche per Bell, come per Oriol Servia, quest’ultimo accreditato alla guida della n°17 Rahal-Letterman , si parla di una “entry” soltanto a partire dalla seconda settimana di qualifiche. Ciò comporta due conseguenze: entrambi non potranno prendere parte alla “Pole Day” prevista per il 9 Maggio, giorno in cui determineranno i primi undici piloti in griglia di partenza; in secondo luogo la scelta è stata determinata in forza della prospettiva di minor dispendi in termini economico-finanziari.
“Sono orgoglioso di annunciare per la nostra scuderia la collaborazione con Towsend Bell ed “Herbalife” in occasione della 93esima edizione della 500 Miglia” - le parole di Kevin Kalkhoven, patron del team assieme a Vasser - “Towsend è sicuramente un talento che arrecherà al team una qualità consistente in termini di esperienza”.
“Towsend Bell è un atleta di talento testimonial adatto per i nostri prodotti. Rappresenta appieno il target di destinatari che desideriamo avere nel mercato perchè conduce una vita salutare ed attiva dal punto di vista fisico-atletico. Siamo orgoglioso che ci rappresenti in questa gara cosi’ speciale” - le parole di direttore esecutivo Michael O.Johnson.
Towsend Bell, statunitense d’origine, tenterà per la terza volta di qualificarsi alla 500 Miglia di Indianapolis. Lo scorso anno, alla sua seconda partecipazione, ha messo in cascina ottimi risultati, un dodicesimo piazzamento in qualifica ed una ottava posizione finale.
“Voglio ringraziare prima di tutto Kalkhoven, Vasser ed il mio sponsor personale per la chance che mi è stata data di competere nuovamente in questa gara fantastica. Pensate, io e Jimmy eravamo compagni di scuderia quando io debuttai nel 2001 in Champ Car e mi fece da mentore dall’alto della sua esperienza. Ora posso dire di avere l’onore di collaborare con lui. Certo sono passati alcuni anni e ci siamo invecchiati nel frattempo, però è sempre una sensazione speciale tornare ad avere un rapporto professionale cosi’ dopo tanto tempo. Voglio esprimere la mia gratitudine anche ad Herbalife per il loro importante supporto. Senza di loro non avrei avuto nessuna opportunità di avanzare richiesta per correre con nessun team” - le parole del diretto interessato.
Bell è stato “debuttante dell’anno” del campionato propedeutico alla IRL, la Indy Lights, nell’ormai lontano anno 2000. Nel 2001 ha conquistato il titolo della serie prima di passare a fine anno nella rivale “Cart” per due gare con il team “Patrick Racing”. Nel 2002 nove gare sempre con lo stesso team, un quarto posto a Portland come miglior risultato stagionale. L’anno seguente emigra in Europa per formarsi meglio su tracciati stradali permanenti, una tipologia di circuito molto vicina a quella del campionato Cart/Champ Car appunto. Nel campionato di F3000 Europeo giunge sul podio in Ungheria, lo stesso anno ha l’occasione di mettersi a disposizione nelle vesti di tester per due teams di Formula Uno, la Bar-Honda e la Jaguar. Debutta nelll’altro massimo campionato a ruote scoperte d’oltreoceano nel 2004. Dieci gare in Indy Racing League per il team Panther Racing, cinque volte nei primi dieci, una “Top-Five” a Nashville alla sua seconda gara assoluta. Nel 2005 gli viene concesso di gareggiare per un solo appuntamento (Michigan) nonostante i risultati più che positivi della stagione precedente; nel 2006 si toglie la soddisfazione di qualificarsi alla 500 Miglia alla sua prima partecipazione assoluta. Nel 2007 rimane inspiegabilmente (?) senza volante (a causa della perenne mancanza di finanziamenti adeguati, cruccio e dolore per le carriere di molti piloti talentuosi). Nel 2008 si rifà con gli interessi con il team Dreyer&Reinbold, sette appuntamenti per lui corsi, miglior risultati un ottavo posto a Richmond.
Indycar - Terzo giorno di prove ad Indianapolis, Andretti il più veloce
Al terzo giorno di prove previsto ad Indianapolis finalmente anche i veterani sono potuti scendere in pista. Alla fine della giornata (che è stata allungata di un’ora e mezza rispetto al previsto per recuperare un po’ di tempo perso per la pioggia di ieri) il più veloce è stato Marco Andretti, col tempo di 39.9152 a 362,794 kmh di media. “E’ sicuramente un buon punto di partenza“, ha detto Andretti, che ha terminato una volta secondo e una volta terzo in tre partecipazioni. “Dimostra che sicuramente abbiamo una buona velocità. Dobbiamo ancora acquisire sicurezza, e non siamo ancora sicuri fino a dove possiamo spingerci. Ma io sono abbastanza felice per il bilanciamento che ha la mia macchina. E penso che questa sia la chiave - ottenere il giusto equlibrio. Adesso dobbiamo cercare di fare un po’ meglio ed ottenere un passo migliore.” Alle sue spalle si sono piazzati i due piloti Penske, Helio Castroneves e Ryan Briscoe. I primi tre sono racchiusi in un decimo di secondo esatto. “I ragazzi del Team Penske hanno fatto un ottimo lavoro“, ha detto Castroneves. “La vettura è stata superba sin da quando è scesa dal camion. Abbiamo voluto approfittare della giornata, è stato importante. La giornata è iniziata con un po’ di fresco e poi si è progressivamente riscaldata, e così abbiamo fatto un lavoro utile. Al momento, ci sentiamo molto solidi.”
Al quarto e quinto posto si sono piazzati i due piloti del team di Chip Ganassi, il campione in carica Scott Dixon e Dario Franchitti. “E’ bello essere di nuovo qui”, ha detto Dixon. “Oggi il tempo è stato gentile con tutti noi. Abbiamo potuto effettuare un buon numero di giri, e questa è una cosa positiva considerando il calendario accorciato. Domani è già il ‘Fast Fiday’. Stasera ci sarà un sacco di lavoro da fare per cercare di ottimizzare il tutto. Le nostre due vetture hanno mostrato una buona velocità. Alla fine è stata una buona giornata.” Curiosamente, alle loro spalle si è piazzato l’ex pilota del team, Dan Wheldon, adesso alla guida della Dallara-Honda del Panther Racing. “Ovviamente ogni volta che si arriva al’Indianapolis Motor Speedway e alla 500 Miglia, che è a mio parere il più grande evento sportivo del mondo, è un grande onore“, ha detto Wheldon. “Penso che la nostra vettura abbia una buona velocità. Abbiamo ancora un paio di piccole cose da fissare per presentarci nelle migliori condizioni per la qualifica.”
Il migliore tra i rookie è stato Robert Doornbos del Newman/Haas/Lanigan Racing, che ha ottenuto il settimo tempo assoluto. “Sono molto felice di essere qui alla Indy 500″, ha dichiarato l’olandese. “Sono stato qui prima per la Formula Uno nel 2005 e nel 2006, ma la Indy 500 è davvero qualcosa di speciale. Senti l’emozione di far parte di qualcosa di storico. Mi piace molto la guida su ovali. Il Rookie Orientation è andato bene, e sono stato in grado di ottenere un’ottima velocità in modo rapido, e quindi ero impaziente di tornare in pista. Arie Luyendyk mi ha dato una grossa mano e mi ha aiutato ad apportare alcune modifiche alla macchina. E’ stato divertente oggi. Siamo stati al top per la maggior parte della giornata. Mi sento comodo. Mi è piaciuto il formato delle qualifiche in Kansas, e non vedo l’ora di farlo qui dove è sempre stato fatto in questo modo.”
L’unico incidente della giornata della giornata è occorso a Ryan Hunter-Reay, che ha danneggiato leggermente la sua vettura a causa di un testacoda con relativo impatto contro le barriere all’uscita della curva 2. “Abbiamo avuto un po’ di vibrazioni con i pneumatici“, ha detto Hunter-Reay. “Non abbiamo voluto sostituirli perché pensavamo di conservare un treno nuovo per dopo. Alal fine credo che questo, unito ad una bassa deportanza, ha provocato uno squilibrio nei pesi. E’ solo un problema di taratura e di peso. Non ci vuole molto per fare di questi errori quando stai spingendo un po’.”
Oggi “Fast Friday”, in programma da mezzogiorno alle sei ora locale. Alla stessa ora di sabato è invece in programma il Pole Day che assegnerà le prime 11 posizioni sullo schieramento.
Tempi:
Pos Driver Team Time Gap
1. Marco Andretti Andretti Green 39.9152s
2. Helio Castroneves Penske 39.9579s + 0.0427s
3. Ryan Briscoe Penske 40.0171s + 0.1019s
4. Scott Dixon Ganassi 40.0983s + 0.1831s
5. Dario Franchitti Ganassi 40.1499s + 0.2347s
6. Dan Wheldon Panther 40.1747s + 0.2595s
7. Robert Doornbos Newman/Haas/Lanigan 40.2518s + 0.3366s
8. Danica Patrick Andretti Green 40.3130s + 0.3978s
9. Graham Rahal Newman/Haas/Lanigan 40.3594s + 0.4442s
10. Will Power Penske 40.3776s + 0.4624s
11. Hideki Mutoh Andretti Green 40.4049s + 0.4897s
12. Paul Tracy KV 40.4184s + 0.5032s
13. Tony Kanaan Andretti Green 40.4321s + 0.5169s
14. Ed Carpenter Vision 40.4364s + 0.5212s
15. Scott Sharp Panther 40.4609s + 0.5457s
16. Mario Moraes KV 40.5132s + 0.5980s
17. John Andretti Petty/Dreyer&Reinbold 40.5569s + 0.6417s
18. Sarah Fisher Fisher 40.6037s + 0.6885s
19. Davey Hamilton Dreyer&Reinbold 40.6094s + 0.6942s
20. Alex Lloyd Schmidt/Ganassi 40.6833s + 0.7681s
21. Justin Wilson Coyne 40.6872s + 0.7720s
22. Vitor Meira Foyt 40.6979s + 0.7827s
23. AJ Foyt IV Foyt 40.7165s + 0.8013s
24. EJ Viso HVM 40.7347s + 0.8195s
25. Mike Conway Dreyer&Reinbold 40.7894s + 0.8742s
26. Raphael Matos Luczo Dragon 40.8669s + 0.9517s
27. Milka Duno Dreyer&Reinbold 40.8943s + 0.9791s
28. Alex Tagliani Conquest 41.0051s + 1.0899s
29. Nelson Philippe HVM 41.0110s + 1.0958s
30. Ryan Hunter-Reay Vision 41.2221s + 1.3069s
31. Stanton Barrett 3G 41.2676s + 1.3524s
Indycar - Fast Friday, Briscoe il più veloce
Il “Fast Friday” arride al team di Roger Penske. Ryan Briscoe e Helio Castroneves sono stati i più veloci nell’ultima giornata precedente il Pole Day. L’australiano ha fatto segnare il tempo di 39.8263 alla media di 363,604 km, e il compagno di squadra è stato il solo altro pilota a scendere sotto i 40 secondi. “L’anno scorso eravamo in una situazione diversa, non ci sentivamo in grado di lottare per la pole, sentivamo che non avevamo abbastanza velocità“, ha detto il presidente di Penske Racing Tim Cindric. “Credo che sia importante essere coscienti delle proprie capacità“, ha aggiunto lo stesso Roger Penske. “Abbiamo visto cosa siamo in grado di fare in questi giorni. Poi c’è da valutare il tempo. E poi c’è anche da considerare il fatto che siamo qui per la corsa. Sappiamo dalle statistiche che qualificarsi nelle prime due o tre o quattro file significa avere le maggiori probabilità di vincere.” Buono anche il settimo tempo del terzo pilota del team, Will Power (40.0733).
A candidarsi per la pole ci sono anche i due piloti di Ganassi. Dario Franchitti ha fatto segnare il terzo tempo, pochi millesimi sopra i 40 secondi, e quarto è stato Scott Dixon. Più dietro i piloti dell’Andretti-Green Racing, guidati da Danica Patrick (40.0436 il suo tempo) quinta e Marco Andretti, sesto, mentre più in difficoltà è risultato essere Tony Kanaan, solo dodicesimo con la sua vettura, che nel finale è sceso in pista anche alla guida della vettura di Marco Andretti per effettuare delle comparazioni. Hideki Mutoh si è piazzato al nono posto. A completare la top ten ci sono Dan Wheldon, ottavo, e Alex Lloyd, grande sorpresa di giornata con la vettura schierata in partnership tra i team di Chip Ganassi e Sam Schmidt.
Due incidenti hanno segnato la giornata. Nel primo, Robert Doornbos ha pesantemente danneggiato la sua vettura sbattendo all’uscita della curva 2. “E’ stato soltanto un errore mio”, ha detto il pilota olandese. “Non c’era niente di sbagliato nella vettura, ho semplicemente commesso un errore io. Per fortuna siamo sono in grado di risolvere il problema in tempo per tornare forti domani.” Nel secondo, Scott Sharp ha perso il controllo della su vettura all’uscita della prima curva ed è andato a impattare contro il muro. “Stavamo compiendo dei giri di routine”, ha detto Sharp.”Era il secondo giro, piuttosto facile. Non so esattamente cosa sia successo, ma ho perso il controllo della macchina”. E’ un peccato, avevamo fatto un po’ di fatica per ottenere più velocità e non era davvero il caso che succedesse questo. Vedremo adesso cosa fare per recuperare.”
Tra i piloti ancora a piedi che cercano in extremis di trovare un sedile c’è il brasiliano Bruno Junqueira, 5 volte al via ad Indy, in pole nel 2002. “Quest’anno è un po’ diverso“, ha detto Junqueira. “Vorrei essere in macchina e lottare per la pole come ho fatto negli anni precedenti, ma questo anno invece sto cercando ancora di trovare una vettura per correre. Sto parlando con ogni singolo team nel paddock. Spero di poter ottenere qualcosa per la seconda settimana. Posso portare la mia esperienza qui. Alcuni team vogliono vedere qualificati i loro piloti nella prima settimana, e poi potrebbero pensare ad allestire una seconda auto. Sono Fiducioso che almeno tre squadre posso darmi una possiblità. C’è da aspettare e vedere“.
Per domani con ogni probabilità il meteo giocherà un ruolo determinante. “Mi ricordo che nel 2003 abbiamo avuto continue raffiche di vento, fino a 80 kmh, e c’erano molti problemi, specie nella curva 2“, ha detto Castroneves, due volte vincitore della Indy 500. “È necessario, quindi, analizzare attentamente quali sono le condizioni della pista, avere sotto controllo la situazione e procedere un passo alla volta. Ecco perché è così importante avere queste giornate di porva, si impara sempre qualcosa. La pista e le modifiche che devi eseguire, seguendo il tuo istinto e ciò che la pista ti dice di fare. Domani dovremo cercare di tirar fuori un po’ più di velocità delle auto. Ma non dobbiamo mai prendere inutili rischi.”
Domani sono in programma due ulteriori ore di prove mattutine, prima che il Pole Day scatti a mezzogiorno ora locale.
Tempi:
Pos Driver Team Time Gap
1. Ryan Briscoe Penske 39.8263s
2. Helio Castroneves Penske 39.9223s + 0.0960s
3. Dario Franchitti Ganassi 40.0029s + 0.1766s
4. Scott Dixon Ganassi 40.0317s + 0.2054s
5. Danica Patrick Andretti Green 40.0436s + 0.2173s
6. Marco Andretti Andretti Green 40.0492s + 0.2229s
7. Will Power Penske 40.0733s + 0.2470s
8. Dan Wheldon Panther 40.1146s + 0.2883s
9. Hideki Mutoh Andretti Green 40.1388s + 0.3125s
10. Alex Lloyd Schmidt/Ganassi 40.1393s + 0.3130s
11. Graham Rahal Newman/Haas/Lanigan 40.1528s + 0.3265s
12. Tony Kanaan Andretti Green 40.1726s + 0.3463s
13. Robert Doornbos Newman/Haas/Lanigan 40.1867s + 0.3604s
14. Mario Moraes KV 40.2549s + 0.4286s
15. Vitor Meira Foyt 40.2573s + 0.4310s
16. Paul Tracy KV 40.2916s + 0.4653s
17. Raphael Matos Luczo Dragon 40.4203s + 0.5940s
18. Sarah Fisher Fisher 40.4596s + 0.6333s
19. John Andretti Petty/Dreyer & Reinbold 40.5262s + 0.6999s
20. Ed Carpenter Vision 40.5367s + 0.7104s
21. Davey Hamilton Dreyer & Reinbold 40.5440s + 0.7177s
22. Scott Sharp Panther 40.5882s + 0.7619s
23. Justin Wilson Coyne 40.5885s + 0.7622s
24. Alex Tagliani Conquest 40.6250s + 0.7987s
25. AJ Foyt IV Foyt 40.7525s + 0.9262s
26. EJ Viso HVM 40.7540s + 0.9277s
27. Ryan Hunter-Reay Vision 40.7949s + 0.9686s
28. Mike Conway Dreyer & Reinbold 40.8163s + 0.9900s
29. Nelson Philippe HVM 40.9376s + 1.1113s
30. Milka Duno Dreyer & Reinbold 40.9708s + 1.1445s
31. Stanton Barrett 3G 41.1506s + 1.3243s