Nuove 2025

[Niki]

La ferrari è da rifondare dalle fondamenta cacciando, possibilmente, gli infami sionisti che la posseggono.
Anche fosse la seconda forza, il mondiale lo vincono i primi, non i secondi.
E' un decennio o più che non cavano un ragno dal buco e al massimo a metà stagione si concentrano sulla prossima.
E' il solito cerchiobottismo italico. A parte la meteora Raikkonen, che vinse perchè si ammazzarono i due in Mc, la vittoria ormai risale all'epoca di Schumacher; ossia quando dovettero prendere mezza squadra avversaria e mettersela in casa. Altrimenti non avrebbero vinto neanche allora.
Se tanto mi dà tanto...

[Jackie_83]

Penso che sia evidente anche a un cieco che il problema ferrarista riguardi le alte sfere e i metodi di lavoro, non gli uomini

Tutti i piloti migliori del dopo Schumacher sono passati da qua senza cavare un ragno dal buco, una buona fetta dello staff tecnico della Mercedes che ha dominato per anni era composto da "trombati" di Maranello, in più abbiamo Stella a capo della McLaren e addirittura Binotto e Meckies a capo di Audi e RedBull (anche se è ancora presto per giudicare il loro operato)

L'impressione che ho io è che questi mantengono la squadra in F1 solamente perché "devono" pena una gogna mediatica mondiale

Ma d'altronde come biasimarli? Il reparto produzione è una macchina quasi perfetta, i clienti per le GT corsaiole abbondano, il Ferrari Challenge fa sempre ottimi numeri e nel WEC stanno diventando la squadra di riferimento e vengono da 3 LeMans consecutive

In quest'ottica ci sta quasi che dedichino al settore più impegnativo e meno remunerativo solo operazioni di facciata e poco più del minimo sindacale...

Forse con Marchionne ancora vivo la musica sarebbe diversa

[Niki]

Siamo a posto
Il "mi impegno" saranno i lavori socialmente utili ai quali è stato condannato?
Da non dimenticare che questo infame è diretto discendente di giuda.

https://www.automoto.it/formula1/ferrari-john-elkann-impegno-scuderia-tifosi-f1-wec.html

[Jackie_83]

Siamo a posto
Il "mi impegno" saranno i lavori socialmente utili ai quali è stato condannato?
Da non dimenticare che questo infame è diretto discendente di giuda.

https://www.automoto.it/formula1/ferrari-john-elkann-impegno-scuderia-tifosi-f1-wec.html

Questo qua qualsiasi cosa che tocca la trasforma in me**a...

Che sia la ex-Fiat, la Juve o la Ferrari, l'unica cosa che sa far bene è far confluire soldi nelle sue tasche e in quelle dei suoi azionisti

L'unico motivo per cui era a Maranello era la presentazione del modello elettrico (sigh...) altroché "impegnarsi" nel reparto corse... probabilmente ha indetto una riunione giusto perché era lì in giro

[Jackie_83]

Ecco...cosa stavamo dicendo?

[Niki]

Questi lo fanno apposta. L'elettrico è fallito ancora prima di iniziare e questi, infatti, presentano l'elettrico.
Spero che il vecchio lo fulmini dall'aldilà.

[leon_90]

l'unica cosa che sa far bene è far confluire soldi nelle sue tasche

https://www.affaritaliani.it/economia/e ... 73319.html

[sundance76]

Ci ha lasciato il grande Andrea de Adamich.

Un bel ricordo di Guido Schittone:

L'ultima volta è stata nel 2023. Aveva organizzato una reunion tra di noi a Varano. L'avevo visto fisicamente provato per colpa di quegli arti che nel corso della sua carriera spesso e volentieri avevano rischiato di esplodere e disintegrarsi. Già da qualche mese sapevo che stava male e non voleva parlare con molti. Oggi è per davvero la fine di un'epoca. Quella in cui un ragazzino che gli dedicava il proprio diario(non è una fandonia ma Andrea era il mio idolo adolescenziale dai tempi della Temporada)si ritrovava a lavorare con lui. Erano gli anni della costruzione dell'attuale Mediaset, che ancora si chiamava Videonews. Quando un manipolo di pochi e giovani giornalisti mettevano un bel carico sul cambio del paradigma televisivo. Nel linguaggio, nel format. Andrea ne era una delle punte di diamante: non era giornalista professionista e questo causava invidie. Ma un talent, parola strana che in quegli anni faceva capolino in chi si occupava di contratti e palinsesti. La sua presenza portava pubblicità. Le sue telecronache credibilità. Perché fu quell'esperienza a cambiare per sempre il modo di trattare il motorsport in televisione. Da un lato le intuizioni di Oscar Orefici, dall'altro la capacità di Andrea di portare l'analisi della gara su un piano più profondo. de Adamich(con la d minuscola come si addice alla nobiltà) era la persona che sapeva spiegare la Formula 1, dandole ritmo, capendo gli errori dei piloti, i loro pregi, le nefandezze(il famoso<< è un cretino, un cretino>>...vedere poi come si ci siamo guardati) gli aspetti umani. Era davvero un fuoriclasse che come tutti i fuoriclasse o era amato o era odiato. Fu un peccato che tra lui e Oscar le cose non andarono bene. Perché l'armonia iniziale di quegli anni non fu più la stessa. Io andavo d'accordo con entrambi, spesso cercavo di creare un compromesso tra i due. Ma erano due caratteri all'opposto e qui mi fermo perché so che se mi stanno osservando da lassù si arrabbierebbero con me e che nemmeno nel loro nuovo regno troverebbero un accordo. Ad Andrea devo moltissimo se non tutto. Più che un maestro è stato un esempio da seguire telecronaca dopo telecronaca. A differenza di altri che cercavano sempre di fargli le scarpe(e regolarmente venivano allontanati vittime della loro superbia)sapevo che con lui il rispetto veniva prima di tutto. E così si creava un'armonia che andava al di là del lavoro. Andrea aveva un carattere difficile, quasi spietato; dovevi saperlo prendere. Spesso mi trattava come un figlio:diceva che sbagliavo delle scelte(aveva ragione), che lasciavo andare delle opportunità. Io gli ribattevo che la vita è anche altro che il lavoro. Lui tornava da una trasferta australiana e si precipitava a Varano per rendere grande la sua azienda. Io gli domandavo chi glielo facesse fare. Non certo i soldi, ma il desiderio di lasciare un segno tangibile nella storia della sua esistenza e per scacciare l'incubo di quel fallimento aziendale, dovuto non a sue responsabilità, che l'avevano segnato con l'avventure della leggendaria de Adamich Leisure Wear. A volte, ridendo, lo apostrofavo dicendogli << sei un re Mida. Tutto appena lo tocchi diventa oro. Se fossi milionario affiderei a te i miei investimenti e lieviterebbero>>. In realtà era un uomo di grandi visioni imprenditoriali: era avanti, molto e ha avuto la capacità di visione di costruire un piccolo impero. Adesso, nella mattinata del suo essere da un'altra parte, mi verrebbe voglia di riprendere in mano il mio diario delle medie e scrivergli ancora:<<Caro Andrea, eri nato come idolo, sei diventato una mia realtà. Grazie>>

[groovestar]

Nell'epoca pre internet ho imparato a seguire il motorsport grazie a lui e, successivamente, autosprint.
Sue le telecronache del, per me, leggendario 1996, a raccontare le prime vittorie dell'era Schumacher, ma anche le tantissime delusioni, come a Monaco e Francia, oltre ai guasti surreali tipo il semiasse perso in Canada.

Grand Prix era appuntamento imperdibile, che permetteva di avere uno sguardo su tante cose che, all'epoca, si potevano seguire solo su carta.

Un pezzo di storia di quella Formula 1 di transizione.

[sundance76]

Non ricordo in che anno la trasmissione "Grand Prix" smise di trattare la F1.

[Jackie_83]

Grand Prix è stato un programma che ha fatto epoca, il livello dei servizi era altissimo allora e pure oggi (si trova molto sul Tubo)

Per me non era domenica senza, sia che ci fossero le gare che no

La prassi per me era: Autosprint al martedì e Grand Prix alla domenica, con qualche puntata a Crono il sabato su TMC

Come cronista invece lo ricordo meglio di quanto effettivamente fosse, ma in ogni caso non c'è paragone con il livello bassissimo di oggigiorno

Per me unaa perdita paragonabile a quella di Poltronieri

[Niki]

A me De Adamich è sempre stato sui OO con quell'aria da primo della classe.
Che poi neanche a dire che fosse chissà quale super campione quando correva.
Ricordo chiaramente un servizio in cui c'era il camera car di Berger, mi sembra, e lui diceva "sentite come scala le quarte, terza, seconda..." mentre invece stava salendo.
Confrontarlo con Poltrona secondo me è come confrontare la margherita di vacca al cioccolato fondente al 90%.

[duvel]

Peccato però.
Con l'Alfa nei prototipi aveva ottenuto qualche vittoria e buoni risultati, in F1 gli è mancata una monoposto un po' "decisiva", ho l'impressione che fosse molto rispettoso della vettura e parecchio pignolo (Giunti lo chiamava "il fighetta").
Questo si rifletteva anche nelle sue cronache in cui poteva apparire un po'pedante magari, ricordo un "imbecille!" ad Hakkinen in prova mentre (inavvertitamente) ostacolava una Ferrari e un "osservate il volante lucido e fluido" (!) sempre di Mika, ma niente a che vedere col mercato del pesce che abbiam visto dopo

[leon_90]

Con l'Alfa nei prototipi aveva ottenuto qualche vittoria e buoni risultati, in F1 gli è mancata una monoposto un po' "decisiva", ho l'impressione che fosse molto rispettoso della vettura e parecchio pignolo (Giunti lo chiamava "il fighetta").

Non lo amavo molto come pilota o come professionista del settore. Troppo caustico nei confronti di piloti per cui avrebbe dovuto avere solo rispetto, perchè su di un altro pianeta rispetto a lui.
D'altronde sappiamo di come sia approdato a certi lidi motoristici, con un matrimonio che dall'esterno sapeva più di interesse che amore.

Comunque, con i prototipi ha vinto quando l'Alfa si è trovata sola a gareggiare, dopo i ritiri di Porsche, Ferrari e Matra. Ha vinto qualcosa con le turismo, dove credo abbia dato il meglio.
Era un buon pilota ma non da Formula 1. La sua capacità al volante si fermava appunto alle turismo e gran turismo o, nelle ruote scoperte, F2 e F3.
Ricordo che mio padre mi disse che ogni volta che andava in pista si schiantava. In effetti guardando gli episodi di Formula 1 Story del canale "la F1 dimenticata" ho osservato che era praticamente così.

L'auto decisiva l'ha avuta, se vogliamo. La 312/68 con cui Ickx vinse in Francia a Rouen e che nel '68 era una candidata al titolo, con più fortuna. Solo che lui si schiantò praticamente subito, a Brands Hatch in una gara fuori campionato credo, rompendosi le gambe, e Ferrari gli tolse l'ingaggio.

[sundance76]

Mario Angiolini, del Jolly Club, nel 1964 gli affidò una Giulia TI Super della scuderia, con la quale De Adamich disputò dodici gare vincendone quattro: Rally dei Fiori, Rally del Portogallo, Coppa Carri, Criterium des Cevennes.
Nel 1965 Andrea si impose con le monoposto, diventando Campione Italiano della Formula 3, mentre con un Alfa Romeo TZ 2 vinse la classe nella 1000 km del Nürburgring e nella 1000 km di Monza.
Con lo stesso tipo di vettura vinse anche il Rally dei Jolly Hotel col giornalista Franco Lini.
I successi con le Alfa Romeo culminarono negli anni seguenti con la conquista del Challenge Europeo Turismo nel 1966 (Giulia GTA) e nel 1967 (2000 GTAm).
Queste affermazioni gli schiusero le porte della Ferrari che, nel novembre 1967, lo ingaggiò come pilota ufficiale.
Un grave incidente con la Ferrari Formula 1, durante la seduta di prove della Corsa dei Campioni del 1968 a Brands Match, gli procurò una lesione alla spina dorsale.
Tornò a correre solo sette mesi dopo nel G.P. Roma di Formula 2, concludendo al secondo posto con una Ferrari Dino. Poi ancora con la Dino F.2 si aggiudicò la Temporada Argentina e la sua collaborazione con Ferrari terminò qui.