[21] Gran Premio di Las Vegas - Las Vegas

[Niki]

Ho visto solo la seconda parte in differita. Non è una pista, sono strade urbane raccordate chiaramente. Le piste sono ben altra cosa.
A parte la solita safety per pubblicizzare la Casa produttrice della macchina, i rossi con le solite difficoltà di gomme ed una grande staccata di Leclerc all'ultimo giro.
La sua sfortuna è stata non essere in RB perchè a quest'ora avrebbe gli stessi titoli di Verstappen con il vantaggio di essere ancora migliore nelle pole.

[groovestar]

Questa volta la Ferrari è stata brutalmente penalizzata dalla S.C.

Leclerc era riuscito a gestire al meglio la mescola più morbida ed aveva un tesoretto da amministrare, con gomme con diverse tornate in meno ed un Perez in odore di sosta.

La neutralizzazione lo porta in svantaggio di mescola e due Redbull a dargli la caccia.

È stato un leone, ma l'impressione è che oggi fosse a davvero pochi centimetri dal battere Verstappen.
Ed avrebbe meritato una soddisfazione dopo tante pessime uscite.
Anche in partenza...brutalizzato e danneggiato e, purtroppo, fregato dalla S.C.

Aggiungiamoci la storia di Sainz che, probabilmente, avrebbe potuto aiutarlo molto.

Speriamo che finisca presto ed i rossi trovino il modo per sbloccare il Karma...

[Laffite26]

Ho il sospetto che Verstappen non abbia chiuso del tutto volontariamente Leclerc alla prima curva in quanto poteva aver avuto problemi di aderenza. Me lo fa pensare il testa coda di Alonso in quel punto che poi è andato a rovinare la gara di Hamilton e di Piastri. La penalità successiva per l'olandese è stata acqua fresca per lui e poteva braccare il ferrarista anche senza la SC che ha aiutato più Perez che lui.
Leclerc poteva avere delle chanches forse con una sosta leggermente anticipata, quei due giri in più rispetto agli avversari probabilmente gli hanno fatto perdere del tempo anche se il ritmo era ancora buono ma la safety incombeva. E' riuscito comunque ad aggiuntare Perez all' ultimo giro (il messicano ancora una volta beffato a poche curve dal traguardo) grazie ad un ottimo colpo di reni, segno che come si è visto in qualifica l'assetto è stato azzeccato, correre scarichi ma non troppo.

La gara è stata certamente gradevole, ma lo spettacolo resta posticcio se dobbiamo affidarci a dei sorpassi col DRS per avere dell'interesse in più. Il circuito mi è sembrato più che normale, una specie di Singapore veloce con qualche rettilineo ma niente più.
Nel dopo gara mi sarei aspettato invece qualche americanata in più per mettere a disagio ancora una volta i piloti, ma una limousine che è servita a portare momentaneamente i piloti altrove mentre si stava montando un podio mobile, ma lo faccio bastare in mezzo a tutta quella marmaglia di esibizionisti e morti di fama che ha invaso la pista prima del via. Arrivederci Las Vegas.

[Niki]

Arrivederci Las Vegas.

Addio per sempre sarebbe ancora meglio.

[Jackie_83]

Il circuito mi ha ricordato un po' Phoenix...una roba anonima con curve buttate lí tanto per dire che ci sono delle curve

Anche io ho ho avuto il sospetto che Verstappen abbia girato il volante per curvare e sia semplicemente andato dritto, capita spesso con i kart quando le temperature sono molto basse e ti ritrovi a remare con lo sterzo anche un paio di giri prima di trovare un po' di grip...con le termocoperte "depotenziate" di oggi è probabile che sia capitato lo stesso

Per il resto anche io ho pensato che la sosta potesse avere fregato Leclerc...ma vedendo il degrado praticamente nullo delle gomme non sarebbe cambiato nulla in ogni caso, troppa la differenza tra la RedBull e la Ferrari

Quella col n.1 almeno

[Jackie_83]

CON UN LUNGO DISCORSO MAX VERSTAPPEN, AL TERMINE DELLA GARA DI LAS VEGAS, HA SPIEGATO IL SUO PENSIERO RIGUARDO L’ATTUALE GESTIONE DELLA F1
Il weekend di Las Vegas di Max Verstappen era iniziato con il botto nelle dichiarazioni del giovedì, nelle quali si era detto fondamentalmente contrario allo show messo in piedi da Liberty Media per questo nuovissimo evento.

L’olandese aveva rincarato la dose nel corso della tre giorni risparmiandosi solo nelle dichiarazioni pre podio e poi, nella conferenza stampa finale con Leclerc e Pérez, ha finalmente potuto spiegare dettagliatamente il suo pensiero riguardo l’attuale gestione della F1 e non solo dal punto di vista tecnico.

Quello che vi riportiamo, tradotto, è l’intero discorso dell’olandese.

“Potrei andare avanti per molto tempo. Credo che una parte di show sia importante ma a me piacciono le emozioni. Quando ero un bambino mi sono innamorato delle emozioni dello sport e non dello show attorno, perché in quanto pilota non dovrebbe mai interessare.

Una macchina di Formula 1 su un circuito cittadino non si esalta, non è divertente da guidare, credo che ci vogliano dei veri circuiti. Quando vai a Spa o a Monza questi posti ti danno emozioni e passione: per me vedere i fan in quei luoghi è incredibile e quando salto in macchina mi sento vivo, amo guidare in questo tipo di piste.

Capisco che i fan abbiano bisogno di avere qualcosa da fare nei pressi della pista, ma credo sia importante far capire loro cosa facciamo come sport, perché molti di loro vengono qui giusto per fare festa, bere, vedere un DJ all’opera o un’altra performance. Questo lo posso fare in qualsiasi parte del mondo, posso andare a Ibiza e sbronzarmi e passare dei bei momenti.

Ma questo è quello che succede. In realtà i fan diventano appassionati di cosa? Magari vengono qui a vedere i loro artisti preferiti, bere un paio di drink con i loro amici, uscire e avere una notte folle. Ma non capiscono quello che facciamo noi e gli sforzi che facciamo per rendere al meglio.

Credo che si debba investire più tempo nello sport, in quello che cerchiamo di ottenere come atleti. Quando siamo piccoli cresciamo col desiderio di diventare campioni del mondo, e se lo sport mettesse di più il focus su questo genere di cose, spiegando quello che fa un team, cosa ottiene, per cosa lavora, queste sarebbero cose sono molto più importanti da mostrare invece che mettere insieme degli show ovunque.

Non sono cose che mi appassionano, a me piacciono l’emozione e la passione. A me piace Las Vegas, ma non per guidare una macchina di Formula 1. Mi piace andare fuori, bere un paio di drink, puntare sul rosso, mangiare bene ma ripeto: emozione e passione qui non ci sono rispetto ai tracciati old school“.

[Niki]

Tutto giusto ma a Verstappen sfugge che la formula 1, da sempre o quasi, è una gabbia delle scimmie: vedere (pure poco) e non toccare.
A meno che uno non abbia un biglietto da 27000 euro per girare nel paddock.
Copiassero il WEC o le serie americane o anche la Formula E, se è rimasta come era negli anni passati, con la possibilità per gli spettatori di girare per i box, parlare con i piloti, vedere le auto da vicino ecc. ecc.