Magic_Ayrton ha scritto:holden75 ha scritto:Ora etichettatemi pure come boomer, ma non capisco cosa dovrebbero aggiungere allo SPORT queste schermaglie, tanto più che appaiono molto costruite; nel mio caso, proprio per questo, non aggiungono niente allo spettacolo
All'appassionato nulla, non credo si tratti di essere boomer o meno.
Però viviamo in un mondo dove la gente si avvicina al motorsport grazie ad una serie Netflix (anche la Formula E ne ha appena rilasciata una sull'ultima stagione), in cui le serie TV stanno rimpiazzando film e cinema; questo la dice lunga sul tipo di spettatori che ha la F1 oggi.
Io non so quanto frequentiate i social, ma io mi diverto a spendere 10 minuti a leggere i commenti sulla pagine Facebook della F1 dopo la gara e la situazione è questa:
- Commenti della setta Hamilton tipo "Still He rises", "he won despite FIA trying to stop him beating Schumacher" etc.
- Dibattiti insensati sul quasi contatto, se era più rischioso di Silverstone, di Monza etc.
- Insulti a chi sottolinea che i sorpassi di Hamilton sono stati tutti in rettilineo con 30 km/h di differenza.
E questo filtrando i commenti che sono palesemente creati apposta per generare discussioni.
Io stesso ho commentato qualche volta e nel corso di questa stagione mi sono beccato del:
- Ferrarista frustrato (non vero)
- Tifoso di Hamilton "Fanboy" (non vero)
- Tifoso di Verstappen e "Hamilton hater" (non vero)
- Oltre che insulti vari sulla comprensione della Formula 1 etc.
Lo stiamo vedendo in ogni campo, i social stanno favorendo la polarizzazione e quindi i duelli che dividono il pubblico 50/50 vengono incentivati e, se non esistono, creati.
Tutto questa gente non ha nulla a che vedere col motorsport, ma è quella che porta soldi (spesso presunti, come il valore del brand) alla F1.
Quando andavo a Monza (abitando a 10 km), 5 o 6 volte l'anno, a guardare le "serie minori", in tribuna e ai box vedevo parlavo con gente che era lì per sentire l'odore della gomma, il rumore della Lamborghini rispetto a quello dell'Aston Martin, scoprire piloti giovani, vedere la staccata alla prima variante immaginando di essere il pilota.
Quello dovrebbe essere il target della massima categoria di motorsport in un mondo normale.
Ma non viviamo in un mondo normale da un pezzo.