groovestar ha scritto:Una cosa è certa: non possiamo certamente utilizzare Bottas per misurare il talento di Hamilton dato che mi sembra abbastanza chiaro che i due piloti appartengano a categorie differenti.
Al pari, ridimensionerei anche il mito di Hamilton.
Oramai è impossibile dire che i meriti di questo lustro di vittorie debbano essere ascritti in massima parte ad un pilota che ha elevato un team grazie alle sue capacità di guida, perchè - oggi come oggi - qualsiasi pilota con il DNA da vincente, potrebbe replicare le prestazioni dell'inglese.
Non sono sicuro di questa interpretazione. Se con Bottas la Mercedes non ottiene risultati dominanti, a maggior ragione è stato importante avere uno come Hamilton per assicurarsi il mondiale, anziché rischiare magari di perderlo all'ultimo (come rischiò Villeneuve con la super Williams contro Schumacher).
Inoltre, asserire che una eventuale vittoria di Russell "dimostrerebbe che anche l'ultimo pilota in griglia è in grado di vincere con quella vettura" non sarebbe penalizzante per Hamilton, ma proprio per Bottas.
Sicuramente Vettel, Leclerc, Verstappen, Russell, Ricciardo e Norris potrebbero portare a termine un lavoro non molto diverso da quello di Hamilton, soprattutto se affiancati da un Bottas.
A grandi linee su questo sono d'accordo (magari non su tutti gli specifici nomi): anche gli altri top driver avrebbero stravinto, e se Hamilton fosse rimasto in McLaren mentre Alonso fosse finito in Mercedes, ora i palmares tra i due sarebbero invertiti, e si farebbero gli stessi discorsi di ora con i piloti scambiati. Ma questo vale per qualunque pilota vincente su vettura vincente o perdente.
