da groovestar » 29/10/2020, 9:47
Vettel ha indubbiamente commesso errori, come tutti i piloti Ferrari del dopo Schumacher.
Solo che i suoi errori, per qualche motivo a me poco comprensibile, sono deflagrati in maniera spaventosa.
Tale situazione mi ricorda il 2008, quando Raikkonen venne avvicinato alla porta, avendo firmato un contratto importante con Alonso e Santander.
Raikkonen, da pilota vincente fino al Gp di Francia, diventa un brocco demotivato da allontanare, con prestazioni in qualifica a dir poco imbarazzanti, se confrontate con quelle di Massa.
La Ferrari, che aveva già in mano Alonso per il 2009, voleva lasciare a piedi Kimi, ma non poteva farlo a cuor leggero se mai avesse vinto il titolo (che per un certo momento, sembrava in saccoccia).
Kimi scompagina i piani avvalendosi unilateralmente dell'opzione per il rinnovo post 2008 e da li nascono i guai.
Massa vola, ma il Karma vuole che il titolo vada ad Hamilton...cosa buona e giusta: quando una squadra rema contro uno dei suoi, la vendetta può essere atroce da parte degli dei del motorsport.
Per Vettel pare che la situazione si sia ripetuta pari pari.
Marchionne ed Arrivabene sostenevano Seb in maniera incondizionata, ma morto il presidente, è stata fatta terra bruciata intorno ad entrambi.
L'errore in Germania, sotto l'acqua e con le gomme sbagliate, ci sta e può capitare, ma da li partì la guerra contro il pilota e si mollò sul freno.
Fu un errore grave, ma nel 2019 lo stesso Leclerc (per non parlare dell'intero team Mercedes) buttò al vento una vittoria alla portata con un errore di foga, che non ebbe alcuna conseguenza, e nessuno si curò della fantastica gara in rimonta di Vettel (da ultimo a secondo) bollata come il minimo per un quattro volte campione del mondo.
Riguardo al 2018 ed, oltre alla sfiga sul meteo, ricordo una vettura non più dominante e spesso in crisi di prestazioni, ritornata competitiva dopo esser tornata alla versione iniziale.
Ripenso a Monza, alla gestione delle qualifiche e della partenza e non posso non tornare ad essere sospettoso. Guardo alla Mercedes, a come sia sempre stata in grado di orchestrare scatti al via che favorissero Hamilton e mi chiedo se siano solo coincidenze se Seb, nei momenti decisivi, si sia trovato in difficoltà col proprio compagno di squadra.
E così, nel 2020, ho l'impressione che nessuno volesse il titolo 2018 che, qualora fosse arrivato, sarebbe stato etichettato come titolo di Vettel, e non della Ferrari.
Indebolire il pilota significa rafforzare l'infuenza di chi gestisce il team, cosa che Arrivabene sapeva perfettamente.
Per cui meglio puntare sul prodotto Ferrari, sul pilota fenomenale fatto in casa e scovato dal nulla, capace di demolire Vettel.
Già nel 2019 si capiva come stavano le cose, già a partire dal secondo gp della stagione.
Ci fosse stato di mezzo Leclerc in Canada, avrebbero fatto l'impossibile per ripristinare il risultato della pista, ma anche in quel caso, venne portato avanti un ricorso ridicolo (e col senno di poi Pirro si disse rammaricato di aver preso una decisione sulla carta corretta, ma fin troppo fiscale).
Magari fra 5/10 anni sapremo la verità, anche se molti tasselli la stanno disvelando.
Tuttavia da Ferrarista vorrò sempre bene a Vettel, ricorderò certe sue vittorie impossibili, apprezzando la sua volontà, da quadricampione del mondo, di mettersi in gioco per cercare di vincere una sfida impossibile.
Oggi in Italia è deriso e sbeffeggiato, ma ci vuole coraggio nel sacrificare la propria carriera e la propria reputazione per un team di tal basso livello.