E io ribadisco che parlare di "un virus parente del raffreddore" lo fa sembrare poca cosa. NON è affatto poca cosa, suvvia.
La frase corretta sarebbe stata dire che quel che non poté una guerra mondiale (anche se non è esattamente così ma ci torno alla fine) lo poté un virus che, pur avendo una letalità (cioè numero di vittime su contagiati) ben minore di Ebola, per via della sua alta contagiosità rischia di portare i sistemi sanitari alla saturazione e di causare una mortalità (cioè numero di vittime sulla popolazione esposta totale) ben maggiore. Non abbiamo neanche un vaccino, né per ora farmaci sicuramente efficaci, a differenza dell'influenza o del raffreddore a cui è stato paragonato. È un virus nuovo e che potrebbe anche mutare. I report del personale sanitario in prima linea nei reparti di terapia intensiva sono parecchio dolenti e non auguro a nessuno di ritrovarsi in quella situazione, né di avere un proprio caro intubato per insufficienza respiratoria - soprattutto anziani ma non solo loro, attenzione.
È per questo che il circus si è fermato, non c'è da stupirsi, era dovuto, e se non l'avessero fatto sarebbero stati degli irresponsabili con più attenzione a mandare avanti lo spettacolo che partecipare a misure di sanità pubblica. Non mi interessa chi alla fine ha preso la decisione, purché l'abbiano presa.
Sinceramente non si possono fare paragoni con gli incidenti in pista, gli incidenti non si trasmettono con una stretta di mano diffondendosi in tutta la popolazione e non coinvolgono anche chi non c'entra nulla con l'evento sportivo.
Vedere anche il cestista Rudy Gobert che in spregio del timore per la CoViD-2019 ha toccato tutti microfoni di una sala stampa e le sedie, poi dopo qualche giorno è emerso che è positivo al virus. Fermare l'NBA era doveroso, viste tutte le persone con cui può essere entrato in contatto.
Comunque qualora fosse stato giusto interrompere una competizione ma non venne fatto (come a Imola 1994) non vuol dire che non bisogna prendere provvedimenti ora o stupirsi se le nuove direzioni o i nuovi contesti impongono nuove misure.
Non comprendo appieno il riferimento alla guerra mondiale, il campionato del mondo non esisteva ancora e i gran premi pre-1950 che si tennero, stando a quello che trovo, non furono su suolo europeo (unica eccezione Belgrado ma solo due giorni dopo l'invasione della Polonia quando il conflitto era ancora da svilupparsi, dai su):
-
https://en.wikipedia.org/wiki/Grand_Pri ... %80%931914-
https://en.wikipedia.org/wiki/1939_Grand_Prix_season-
https://en.wikipedia.org/wiki/Grands_Pr ... rld_War_IISe ce ne sono stati altri sono a mia insaputa. Sono comunque risalenti a 80 anni fa, altre persone, altre mentalità, altri contesti. Imparagonabili.