Powerslide ha scritto:groovestar ha scritto:40 anni fa Gilles Villeneuve rinunciò ad un titolo che avrebbe meritato e che sarebbe stato il giusto coronamento di una emozionante stagione perché la Scuderia Ferrari aveva deciso che il primo pilota era Jody Scheckter.
Gilles non ebbe esitazioni. Per questo quando dici Gilles Villeneuve, dici anche Ferrari.
Non mi risulta che Jody fosse prima guida, era Gilles a considerarlo tale. Gli era anche grato per tutti i consigli che sempre gli elargiva.
Non fu necessario imporgli di lasciar vincere il compagno, sapeva che a Maranello aspettavano il Mondiale ed era convinto che per lui ci sarebbe stato tanto altro tempo per conquistarlo.
Un atteggiamento non ripagato. Quando, subito dopo Imola, Piero disse al padre che il canadese era furibondo, il Vecchio rispose: Cos'ha da lamentarsi, la Ferrari ha fatto primo e secondo cosa volere di più?
Ferrari mentiva e mentiva a sé stesso sapendo di farlo, ma la Ferrari veniva prima di ogni altra cosa e persona, prima anche di quel canadese che cominciava a prendersi troppi meriti, ad essere considerato una manna dal cielo per Maranello.
Poi pianse, ma era tardi.
Salut Gilles, il pilota più onesto sia mai esistito.
Bello apprendere qualche tassello in più, dato che la storiografia riporta la volontà del team di Maranello di puntare sul sudafricano, anche in virtù dell'investimento fatto per strapparlo alla Wolf.
Ricordo che Piccinini, in un numero speciale di Autosprint per celebrare i caschi d'oro, disse chiaramente come nel pre gara di Monza venne chiesto - sostanzialmente - a Gilles di coprire le spalle a Jody e che questi accettò consapevole che sarebbe arrivato il suo turno e ligio alle gerarchie e volontà che si erano delineate.
Faccio tale parallelismo perché la "febbre" del 1979 è davvero simile all'infatuazione Leclerc che stiamo vivendo.
Certo abbiamo a che fare con uomini diversi e tempi diversi.
Tuttavia, continuando il parallelismo ed arrivando al 1982, non appena Gilles arrivò vicino a mettere in ombra la Ferrari di Enzo a livello di percezioni, il Padrone non si fece remore nel ricordare a tutti che contava il suo risultato più di quello dei suoi piloti, pur anche dimenticando gli affetti. Tuttavia già prima di Imola si narra di una possibile separazione legata, anche, allo status che Gilles stava rivendicando all'interno del Circus.
Purtroppo il fato ci ha privato non solo di un grandissimo pilota, ma anche del proseguo di una rivalità.
in ogni caso, vedremo come andrà da qui in avanti.
La stampa sta parlando troppo di una questione che, tutto sommato, resta confinata nel retrobox Ferrari e che, probabilmente, è meno rovente di quanto effettivamente percepito.
Ovvio che, non appena si torna in vetta, gli avversari soffiano sul fuoco cercando di destabilizzare l'ambiente o - perchè no - di allettare questo o quel pilota.