[16] - GP Russia - Sochi

Forum dedicato alla stagione 2019 di F1

da 330tr » 03/10/2019, 4:18

Power, che discorsi!
Noi abbiamo in mente il Bandini della Ferrari, non il Bandini del '61 della Scuderia Centro Sud!!

Che discorsi, Surtees per noi è quello portato in trionfo a Monza nel '67, non il promettente ex motociclista che in pratica debutta in F1 con un secondo posto e il secondo anno corre in Cooper..

Azzardo in prospettiva, augurando ai due anche migliori risultati sportivi.

Un minimo di similitudine con Giovi la vedrei perché POTREBBE essere un pilota da costruire in casa, uomo-squadra da affiancare al capitano designato.

Ancora: diciamo che Giovi va come Gasly.
Ecco: quello ha un nome straniero, quindi una sua dignità.
Antonio ha un nome italiano, quindi è indegno a prescindere e l'unico parallelismo possibile è con Yoong.
Non ammazziamolo, suvvia..va, non fortissimo, ma va come il vecchio Raikkonen. Io lo vedo come un ottimo investimento per secondo pilota, fedele alla rossa.
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da Tangorfopper » 03/10/2019, 7:43

La pressione che ha avuto Vettel sulle spalle negli ultimi anni non e' paragonabile a quella di nessun collega.

Hamilton ha la pressione "industriale" di Mercedes ma finche' va tutto bene e la macchina ha margine non ci sono problemi, notare che appena non vince inizia a sbroccare pure lui che comunque e' iperprotetto dalla stampa internazionale.

Verstappen ha per ora sempre avuto il lusso di correre una gara alla volta senza mai avere la pressione della classifica, se una gara andava buca...."pazienza" ci sarebbe stata sempre la prossima. Poi la scusa del motore che non motorava ecc...

Il resto della truppa piu' o meno disperso in una mediocrita' diffusa.

Ricciardo che doveva essere un'Ira di Dio e' sparito appena salito sulla Renault.
Questo per dire che anche il "Predestinato" deve tenere conto che senza la macchina rossa non e' che avrebbe tutte queste grandi possibilita' (almeno a breve termine): sedile Mercedes a Hamilton, sedile RedBull/Honda a Verstappen (in queste squadre si e' visto che non c'e' posto per una seconda punta). Il resto del gruppo non pervenuto.
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da groovestar » 03/10/2019, 8:11

330tr ha scritto:Power, che discorsi!
Noi abbiamo in mente il Bandini della Ferrari, non il Bandini del '61 della Scuderia Centro Sud!!

Che discorsi, Surtees per noi è quello portato in trionfo a Monza nel '67, non il promettente ex motociclista che in pratica debutta in F1 con un secondo posto e il secondo anno corre in Cooper..

Azzardo in prospettiva, augurando ai due anche migliori risultati sportivi.

Un minimo di similitudine con Giovi la vedrei perché POTREBBE essere un pilota da costruire in casa, uomo-squadra da affiancare al capitano designato.

Ancora: diciamo che Giovi va come Gasly.
Ecco: quello ha un nome straniero, quindi una sua dignità.
Antonio ha un nome italiano, quindi è indegno a prescindere e l'unico parallelismo possibile è con Yoong.
Non ammazziamolo, suvvia..va, non fortissimo, ma va come il vecchio Raikkonen. Io lo vedo come un ottimo investimento per secondo pilota, fedele alla rossa.


Ma non è che Gasly sia un buon metro di paragone.
Ha dimostrato di non essere buono nemmeno come secondo pilota e di non reggere la pressione del confronto con Verstappen...
Dimostrare di poter restare in Formula 1 - come Giovinazzi sta facendo - non significa poter ambire ad un sedile in un top team. Tanti bravi piloti, alla riprova dei fatti, si sono dimostrati inadatti a questo ruolo (si pensi a Perez ed a Magnussen).
Nell'attuale Formula 1 i team che ambiscono al mondiale, non possono permettersi di fare scuola guida (a meno che ti chiami Hamilton, Leclerc o Verstappen).
Certo, negli anni 60 era più facile affidare la macchina ad un quasi debuttante, ma erano tempi in cui i piloti correvano ogni fine settimana, in ogni categoria e su ogni tipo di vettura, e la Formula 1 era solo una delle tante in cui si cimentavano.
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da groovestar » 03/10/2019, 8:26

Tangorfopper ha scritto:La pressione che ha avuto Vettel sulle spalle negli ultimi anni non e' paragonabile a quella di nessun collega.

Hamilton ha la pressione "industriale" di Mercedes ma finche' va tutto bene e la macchina ha margine non ci sono problemi, notare che appena non vince inizia a sbroccare pure lui che comunque e' iperprotetto dalla stampa internazionale.

Verstappen ha per ora sempre avuto il lusso di correre una gara alla volta senza mai avere la pressione della classifica, se una gara andava buca...."pazienza" ci sarebbe stata sempre la prossima. Poi la scusa del motore che non motorava ecc...

Il resto della truppa piu' o meno disperso in una mediocrita' diffusa.

Ricciardo che doveva essere un'Ira di Dio e' sparito appena salito sulla Renault.
Questo per dire che anche il "Predestinato" deve tenere conto che senza la macchina rossa non e' che avrebbe tutte queste grandi possibilita' (almeno a breve termine): sedile Mercedes a Hamilton, sedile RedBull/Honda a Verstappen (in queste squadre si e' visto che non c'e' posto per una seconda punta). Il resto del gruppo non pervenuto.


Al netto che Verstappen, pur essendo cresciuto molto, ogni stagione piazza l'amnesia totale che ti viene da pensare se ragioni oppure no. Quest'anno a SPA ha gettato la gara cui teneva di più cercando un affondo impossibile e ripetendo - paro paro - quanto fatto nel 2016.
Solo Villeneuve si alzò a sottolineare la stupidità dell'attacco, ma dopo mezza giornata il fatto era dimenticato.

Ricciardo ad oggi ha gli stessi punti del - molto ingiustamente - trombato Hulkenberg, ed ha dimostrato di non aver portato alcun valore aggiunto ad un team che avrebbe un gran bisogno dell'apporto di un top driver.

Di contro, mentre tutti sono presi ad applaudire Leclerc, Norris, Russell ed Albon, lontano dai riflettori Carlos Sainz Jr. sta per issarsi al sesto posto in classifica generale, con un campionato solidissimo e, purtroppo, macchiato da alcuni inconvenienti tecnici.
Praticamente il migliore degli altri.
Zitto zitto ha raccolto l'eredità di Alonso ed è arrivato a performare ai medesimi livelli dell'asturiano.

Si parla di predestinati, di cannibali e di superstar, ma il nome di Sainz resta sempre in terzo piano.
Eppure sono certo che, con la vettura giusta, riuscirebbe a regolare qualsiasi pilota presente sulla griglia.
Ancora non mi spiego come mai Redbull e Renault si siano lasciati scappare un pilota del genere.
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da Powerslide » 03/10/2019, 8:46

330tr ha scritto:Power, che discorsi!
Noi abbiamo in mente il Bandini della Ferrari, non il Bandini del '61 della Scuderia Centro Sud!!.


La Alfa-Sauber non sarà un fulmine di guerra, ma è impossibile paragonarla alla Cooper-Maserati di Lorenzo del 1961
La prima volta che nel Mondiale ebbe sotto il sedere una Ferrari, Monaco '62, fece terzo dopo essersi qualificato ad un decimo dal suo caposquadra e campione del mondo in carica Phil Hill.
Augurando tutto il bene possibile a Giovi, per adesso parliamo di due categorie diverse.
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da Jackie_83 » 03/10/2019, 8:55

A me Sainz é sempre piaciuto più di Verstappen...in Toro Rosso performava allo stesso livello e con molte meno vaccate ma il collasso gestionale dei piloti RB l'ha portato per altri lidi

Oggi paga il fatto di non avere il clamore mediatico degli altri top driver o di Alonso...un po' come Vettel

Giovinazzi invece...se imparerà a gestirsi meglio in futuro perché no?


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da Pedro59 » 03/10/2019, 11:05

Powerslide ha scritto:
groovestar ha scritto:40 anni fa Gilles Villeneuve rinunciò ad un titolo che avrebbe meritato e che sarebbe stato il giusto coronamento di una emozionante stagione perché la Scuderia Ferrari aveva deciso che il primo pilota era Jody Scheckter.
Gilles non ebbe esitazioni. Per questo quando dici Gilles Villeneuve, dici anche Ferrari.


Non mi risulta che Jody fosse prima guida, era Gilles a considerarlo tale. Gli era anche grato per tutti i consigli che sempre gli elargiva.
Non fu necessario imporgli di lasciar vincere il compagno, sapeva che a Maranello aspettavano il Mondiale ed era convinto che per lui ci sarebbe stato tanto altro tempo per conquistarlo.
Un atteggiamento non ripagato. Quando, subito dopo Imola, Piero disse al padre che il canadese era furibondo, il Vecchio rispose: Cos'ha da lamentarsi, la Ferrari ha fatto primo e secondo cosa volere di più?
Ferrari mentiva e mentiva a sé stesso sapendo di farlo, ma la Ferrari veniva prima di ogni altra cosa e persona, prima anche di quel canadese che cominciava a prendersi troppi meriti, ad essere considerato una manna dal cielo per Maranello.
Poi pianse, ma era tardi.
Salut Gilles, il pilota più onesto sia mai esistito.


Questa storia di "avrà tempo per rifarsi e vincere" a Maranello è sempre esistita e i piloti più "fedeli" a Enzo Ferrari ci sono sempre cascati: nel 1956 Peter Collins con Fangio, nel 1961 Von Trips con Phil Hill si erano accordati prima della tragedia (Tavoni dixit), ancora Von Trips cedette l'ultima Mille Miglia a Taruffi "scortandolo" da Bologna a Brescia, infine Gilles che si comportò da scudiero fedele con Scheckter. Essendo stato tifoso di Regazzoni ho sempre avuto il sospetto che nel 1974 fosse accaduto qualcosa di simile con Niki Lauda il cui trionfo avrebbe avuto maggiore impatto mediatico (e all'epoca di prima era Ecclestone la cosa cominciava a pesare).
Purtroppo è sempre andata a finire male, Collins, Von Trips e Villeneuve sono caduti sul campo senza aver avuto la loro occasione.
Ora mi auguro che venga presa una decisione tenendo presente che quello che conta è la Ferrari e la sua immagine nel mondo. Nella storia del Cavallino, i fantini sono sempre stati in secondo piano.
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da groovestar » 03/10/2019, 14:35

Per quanto il rischio sia sempre in agguato, quelli erano anni più crudeli, ed il fato decise di infierire su alcuni di essi.
Collins perì prima di coronare un sogno iridato ampiamente alla sua portata, in un'annata da tragedia greca.
Taffy, se è vero ciò che si dice, andò incontro al suo destino prima ancora di potersi avvicinare al titolo, morendo in quello che poteva essere il giorno del trionfo (anni spietati in cui il titolo veniva celebrato con i morti a bordo pista).
Gilles… forse fu realmente tradito da un team che amava e dopo Monza 1979, sarebbe stato doveroso sostenerlo.

Nell'attuale non si tratta invero nemmeno di aspettare il momento opportuno, ma di non avanzare pretese che, appunto, non corrispondono all'immagine del team Ferrari, perché ad interpretare gli umori, siamo di fronte ad un ragazzo che pretende di essere di essere investito dei galloni di prima guida e faro assoluto, mentre è la Ferrari l'unico soggetto che può avanzare pretese in merito al comportamento dei loro piloti.

Unica eccezione, Fangio a parte, è stata rappresentata da Schumacher. Che però scrisse una storia unica ed irripetibile.
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da Pedro59 » 03/10/2019, 15:05

groovestar ha scritto:Taffy, se è vero ciò che si dice, andò incontro al suo destino prima ancora di potersi avvicinare al titolo, morendo in quello che poteva essere il giorno del trionfo (...)
Gilles… forse fu realmente tradito da un team che amava e dopo Monza 1979, sarebbe stato doveroso sostenerlo.


A dar credito (e perché non farlo ?) a Romolo Tavoni, Von Trips con un gesto nobile si era fatto da parte alla vigilia di Monza offrendo l'appoggio incondizionato per la vittoria a Phil Hill. A pensare male c'è da credere che la cosa facesse piacere anche a Enzo Ferrari che teneva molto di più al mercato statunitense che a quello tedesco.
Per quanto riguarda Gilles riaprirei una ferita mai rimarginata, ma quando uno tifa Ferrari, specialmente a quei tempi con il Drake in sella, deve mettere in conto che l'unica cosa che conta è il cavallino il resto è un di più. La sfortuna di Gilles fu di incappare, dopo il '79, in un periodo di crisi tecnica (la pessima T5, la difficile nascita della 126 ck...) nella quale perse due anni di carriera nonostante le imprese leggendarie a Montecarlo e Jarama. Del 1982 ho giurato di non parlare.
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da groovestar » 03/10/2019, 22:10

Gilles fu davvero vittima di circostanze davvero sfortunate, trovando la morte prima che certe situazioni si potessero rinsaldare.

Quando analizziamo il 1982, Imola e la mancata difesa delle posizioni del canadese, perdiamo di vista che tutti i fatti si svolsero in 13 giorni.

Io non sono uno che crede che esista un nesso causale fra Imola e Zolder, dato che anche l'aspra rivalità è un fattore fondamentale nelle corse, e non un elemento idoneo ad offuscare il giudizio, tuttavia sono convinto che un paio di vittorie di Gilles avrebbero risistemato le cose e, magari, a fine anno la coppia sarebbe stata divisa.

Non conosco Ferrari, ma suppongo possa aver rimpianto molto quegli ultimi giorni, ed un addio tanti spettacolare, quanto intriso di amarezza.
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da 330tr » 03/10/2019, 22:33

Siamo dentro il GP di Russia 2019 a "ciacolare" di qualsiasi cosa.. :lol:

Il nesso tra Imola e Belgio '82 c'è, evidentemente.
Gilles era in stato alterato, si sentiva tradito da un amico e scaricato dalla squadra in cui riponeva totale fiducia.
In più lo "stro@#o" cominciava a picchiare duro su quella stramaledetta e rigidissima 126, su cui diventava impossibile dimostrare i suoi guizzi artistici, il suo istinto per la precarietà e il limite della tenuta.
Quel limite diventava tendente all'infinito, le derapate e i controsterzi di cui era maestro erano praticamente un ricordo, vista la mostruosa downforce sviluppata..
Ecco, quello là, con la sua guida pulitina e precisetta, quello, il parigino falso e cortese, stava trovandosi fin troppo bene in quel nuovo mondo fatto di limiti invalicabili, di binari obbligati, di potenza sempre più facile da scaricare e domare..
Quello, appunto, aveva osato stargli davanti nelle prove. Quello che gli aveva fregato la vittoria.

E vuoi vedere che gli forniscono materiali migliori? Vuoi vedere che il vecchio mi vuol far fuori?

Ecco che Gilles non ci sta.

Sì, Furia, gomme finite. Sì sì, un giro solo, poi rientro.
Facciamo due, và, ho fatto un errorino, e 'ste aberranti gomme di burro secondo me un giro ancora lo tengono.
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da Jackie_83 » 04/10/2019, 7:06

Tra l'altro Gozzi in più di un'occasione disse che era già sicuro prima di Imola che Gilles avrebbe fatto le valigie a fine anno

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da groovestar » 04/10/2019, 7:11

Si è ricamato tanto, perché certe storie vendono ed alimentano il mito, ma resta la realtà che l'unico vero rischio che avrebbe corso, era quello di un giro inutile e poco performante.

Purtroppo, come capita per i più grandi, si cercano spiegazioni articolari per una fine - spettacolare - banale e frutto di una mera incomprensione.
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da Connacht » 04/10/2019, 18:30

Si dice che il più grande rammarico sportivo della F1 sia il mancato confronto tra Senna e Schumacher, ma non si cita mai il mancato confronto tra Villeneuve e Senna, Prost, Piquet, Mansell. Chissà come si sarebbe inserito tra di loro nelle sue ultime stagioni a fine anni '80, soprattutto se veramente come si dice sarebbe finito in McLaren nel 1983 a far coppia con Lauda.
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