330tr ha scritto:Io accosterei più Vettel a Damon Hill.
Ma non scherziamo
Paragonarlo ad uno che non è mai stato in grado di fare un sorpasso al vertice in carriera è un insulto...
Schumacher è quello che a Monaco si piantò come un tordo alla terza curva, che spense il motore a Suzuka, che cilindrò Coulthard, che uscì di pista in un incidente col fratello, che non vide la bandiera gialla e che con la miglior vettura dell'annata si piantò nel muro dei campioni e quasi si ammazzò alla Stowe.
Essere pilota Ferrari talvolta è avvilente: qualsiasi risultato diverso dalla vittoria è una sconfitta, qualsiasi errore mette in dubbio le capacità, anche quando non hai nulla da dover dimostrare.
E soprattutto tutti gli altri piloti che nel momento vincono, sono certamente migliori.
Lo è Hamilton come lo è a suo tempo stato Vettel, Alonso, Hakkinen, Villeneuve e via discorrendo…
Un errore in Ferrari pesa più di un errore in Mercedes (ed Hamilton ne ha commessi diversi, anche lui è stato coinvolto in incidenti col compagno di team ed anche lui ha gettato al vento occasioni).
Questo vale per Vettel, come per Raikkonen e Leclerc: i migliori son sempre quelli accasati altrove.
Salvo che tutto viene dimenticato quando si vince.
Tutti questi discorsi davvero non li capisco, soprattutto quando è noto che la leadership di metà campionato non conta assolutamente nulla e che per vincere i titoli, devi partire avanti e stare davanti a tutti.
Se la Ferrari fa doppietta in Ungheria il saldo torna pari con 9 gare ancora da disputare.
Se la Ferrari arriva dietro alla Mercedes, allora ci sarà da lavorare a prescindere dal risultato tedesco.
Un pilota che ha 51 vittorie al suo attivo messo in discussione. Uno che in 70 gare si è portato al quarto posto fra i più vincenti in rosso...
Come nel 2016...fosse per gli addetti ai lavori italiani, la Ferrari si meriterebbe gli Alesì ed i Berger, con buona pace degli Alonso che, pur lautamente pagati (per dirla alla C.F.), hanno preferito andare a dimostrare di essere i migliori del mondo partendo dal fondo.