La cultura del sospetto è certamente una cosa negativa, però non è un sospetto che la FIA ha dovuto introdurre a trequarti della scorsa stagione la limitazione al consumo d'olio.
L'olio in camera di combustione non dovrebbe esserci o finirci esclusivamente per trafilaggio dalle fasce o dalle guide valvole. E poi l'olio non migliora certo la combustione e quindi il rendimento di un motore, anzi lo peggiora. Eppure ci finiva e, anche se in misura minore, ci finisce ancora. E, mistero, genera cavalli e quindi questo olio di olio ha solo il nome.
Occorre tenere ben presente due cose: la prima è che i migliori tecnici lavorano per le Case e non per la FIA e quelli della FIA con anni d'esperienza vengono oggi assunti dalle Case (vedi Renault e Ferrari per adesso), quindi non è facile per l'Autorità scoprire i trucchi. Il più delle volte vengono individuati per delazione dei tecnici delle Case concorrenti
La seconda è: se le Case che producono le p.u. se ne vanno la F1 chiude baracca e burattini. E triste dirlo, ma le Case tengono la FIA per le palle.
Ma facciamo finta di nulla e godiamoci il campionato 2018