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Forum dedicato alla stagione 2018 di F1

da groovestar » 09/10/2018, 15:58

però penso sia sincero, a parte il momento di sclero a Baku, la loro rivalità è sempre stata molto corretta, ed Hamilton ha sempre fatto ammenda anche nei momenti di blackout mentale sui social.
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da Tangorfopper » 09/10/2018, 16:11

Pennywise ha scritto:Passare dai "tricks" (quando sei dietro) alle coccole (quando sei davanti) è un attimo :mrgreen:


Eh, in effetti....c'e' da dire che se uno fosse un "buon perdente" probabilmente non arriverebbe a vincere 4 (ormai 5) Mondiali di F1.
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da Pennywise » 09/10/2018, 16:26

Tangorfopper ha scritto:
Pennywise ha scritto:Passare dai "tricks" (quando sei dietro) alle coccole (quando sei davanti) è un attimo :mrgreen:


Eh, in effetti....c'e' da dire che se uno fosse un "buon perdente" probabilmente non arriverebbe a vincere 4 (ormai 5) Mondiali di F1.


Non capisco cosa intendi. Mai pensato o detto che Luigino sia un perdente. :shock:
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da Laffite26 » 09/10/2018, 17:09

Tangorfopper ha scritto:Anche Hamilton difende Vettel. ;)
https://www.bbc.com/sport/formula1/45795698


Con un pizzico di malizia forse non avrebbe scritto questo se non avesse già tre quarti del titolo in tasca.

Ma al di là di ciò Lewis parla per esperienza diretta poichè tante volte nel corso della sua carriera ha affrontato le stesse difficoltà di Vettel. Solo chi è seduto in quegli abitacoli sa cos'è davvero essere un pilota di quei livelli e penso che questo valga anche per gli altri diciotto ragazzi che corrono con loro quasi ogni domenica.
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da groovestar » 10/10/2018, 7:16

Certo è facile parlare quando hai vinto, ma non è scontato.

Se fa il pompiere evidentemente si è accorto di un clima che lui ritiene ingiusto. E non credo sia solo questione di legittimare il suo titolo, perché fino a giugno era lui quello appagato e fortunato.

Facile plaudirlo per Monza, ma se nel contatto con Vettel avesse riportato danni, gli avrebbero dato del pazzo. Ed in situazioni come queste il risultato è spesso questione di casualità
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da Pennywise » 10/10/2018, 10:44

https://it.motorsport.com/openwheel/new ... e/3192736/

La W Series, un nuovo campionato internazionale riservato alle donne, sarà lanciata l'anno prossimo per aiutare le donne nell'intento di raggiungere la Formula 1.

La nuova categoria, che utilizzerà delle vetture tutte identiche, delle Tatuus di Formula 3, ha il sostegno dell'ex pilota di Formula 1 David Coulthard e mette in palio un montepremi di un milione e mezzo di dollari.

La vincitrice della serie si porterà a casa mezzo milione di dollari, utili a finanziare il passo successivo della sua carriera verso la Formula 1.

Il calendario avrà sei appuntamenti e scatterà nel maggio del 2019. Le corse avranno una durata di 30 minuti e si disputeranno in tutta Europa. Successivamente però è prevista un'espansione anche in Australia, Asia ed America, ma più a lungo termine.

Le ragazze che sperano di partecipare al campionato non dovranno portare nessuna sponsorizzazione, ma dovranno dimostrare la propria abilità in un intenso processo di selezione per assicurarsi che in griglia ci siano i migliori talenti.

I giudici includeranno Coulthard, l'ex manager di F1 Dave Ryan, che è il direttore sportivo della serie, ma anche Adrian Newey, che invece è un membro del comitato consultivo.

Parlando dei motivi che hanno contribuito a creare una serie tutta al femminile, Coulthard ha dichiarato: "Noi della W Series crediamo fermamente che i piloti possano competere a parità di condizioni sia che siano femmine o maschi".

"Al momento, tuttavia, le ragazze tendono a raggiungere una sorta di 'soffitto di vetro' al livello della GP3 o della Formula 3, spesso più a causa della mancanza di fondi che non di talento".

"Ecco perché è necessario un campionato riservato esclusivamente alle donne, per creare un habitat competitivo e costruttivo in cui i piloti saranno in grado di dotarsi delle competenze necessarie per fare il passo successivo nelle categorie più importanti e confrontarsi alla pari con i loro rivali maschili".

Catherine Bond Muir, CEO della W Series, che ha contribuito alla ricerca dei finanziamenti, ha aggiunto: "Ci sono poche donne che corrono in monoposto al momento. La W Series aumenterà significativamente questo numero nel 2019, liberando così il potenziale di molte altre ragazze".

"Le donne che correranno nella W Series diventeranno delle superstar globali, modelli di riferimento e di ispirazione per le donne di tutto il mondo. Ogni organizzazione, ogni azienda, ogni sponsor e ogni singola persona che aiuterà le vincitrici della W Series a raggiungere il successo internazionale si garantiranno un successo duraturo in tutto il mondo".

Adrian Newey, infine, ha aggiunto che non vede un motivo per cui le donne non debbano avere successo anche in Formula 1.

"Credo che la ragione per cui così poche donne finora hanno corso con successo ai massimi livelli con gli uomini è una mancanza di opportunità più che di capacità" ha detto.

"Ed è per questo che sono così felice di essere coinvolto nella W Series, di poter fare il possibile per creare una piattaforma in cui le donne possano crescere correndo tra di loro, che possa essere per loro un trampolino per andare a correre e a battere le loro controparti maschili".
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da leon_90 » 10/10/2018, 13:11

A me piacerebbe moltissimo vedere maggior presenza femminile nella categoria massima del motorsport, ma anche in altre serie di punta.

Il problema è che questo non avverrà forse mai. La ragione sono i soldi. No, non parlo di sponsorizzazioni, e se Coulthard e compagnia pensano sia quello il motivo per cui le donne non sfondano si sbaglia alla grande. Il problema sono gli investimenti. Le corse sono diverse dagli altri sport, o almeno quelli che prevedono l'afferenza a una nazionalità più che a una squadra. Qui i team coltivano talenti che poi vorrebbero, idealmente, spremere fino a un tetto d'età di 40 anni, momento in cui possono rimanere impegnati ma in altre categorie dove il testimone passa agli investimenti di altre squadre.

Le donne, purtroppo per i businessman e grazie a Dio per l'umanità, fanno figli. E una donna che fa figli ha uno stop di 1 anno, in uno sport fisicamente stressante. 1 anno per figlio. Prevedere se e quando, a 16 anni, la ragazza che stai coltivando nel tuo vivaio vorrà avere dei figli è impossibile. Pensare di mettere un pilota in alt per tanto tempo è assurdo (dal punto di vista imprenditoriale).

Quindi o il sesso femminile comincia a firmare accordi per cui si impegna a non avere mai figli, o nelle corse rimarrano sempre mosche bianche (purtroppo).
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da groovestar » 10/10/2018, 15:16

Penso che la Formula W sia la strada sbagliata.

Il motorsport non è come il tennis od il pugilato, ove può aver senso una distinzione di genere.
Il motorsport dovrebbe aver come unico discrimine la pesantezza del piede destro, non il genere, colore, nazionalità o (purtroppo questo meno) ricchezza.

Penso sia una questione di tempo ed interesse, e le donne arriveranno anche loro alla vetta del motorsport, sempre che mostrino (come ad esempio la Patrick) adeguato talento per competere.

Del resto la madre di Verstappen era una delle migliori kartiste della sua generazione ed, a spanne e visti i risultati, presumo che Max abbia ereditato i geni materni, piuttosto che quelli paterni :D (salvo che nel caratteraccio, ove è tutto suo padre).
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da Powerslide » 10/10/2018, 15:39

In qualsiasi sport o anche attività o impiego in cui la forza fisica non è una discriminante, fare una distinzione per sesso è aberrante.

Allo stesso modo lo sarebbe l'imporre le quote rosa al posto della meritocrazia, ma occorre ammettere che la nostra società è ancora troppo maschilista per essere obiettiva.
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da groovestar » 10/10/2018, 16:15

Sul maschilismo ti do ragione, come per il resto dell'intervento.

Bisogna però dire che la presenza femminile in F1 sta aumentando, tanto più che ho avvistato delle signorine impegnate nei cambi gomma.

Magari Redbull, prima o poi, investirà su un prospetto femminile, cercando di portarlo nella massima serie.
Certo, a livello statistico, è ancora molto più basso l'interesse femminile verso il motorsport.

In ogni caso non credo che questioni figli/non figli possano bloccare un possibile investimento a lungo termine. Tante sono le variabili che potrebbero fermare un uomo nel bel mezzo della propria carriera.
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da 330tr » 10/10/2018, 16:23

Io invece vado controcorrente e dico che il motorsport è basilarmente maschio, e tale è bene che resti.
Benissimo e benvenuto l'una-tantum, ma, mi si consenta, la vita di una donna, che dà la vita e la cresce, conta di più di quella di un uomo.
Lavori pericolosi..meglio a uomini.
Il caso della De Villota per me è emblematico..
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da groovestar » 10/10/2018, 16:27

Se una donna può morire sul luogo di lavoro, od in guerra, beh può farlo anche al volante di una monoposto.
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da 330tr » 10/10/2018, 16:45

OT
Nella storia "donne e bambini" hanno un posto speciale. Rappresentano il futuro, la continuità della specie.
/OT
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da Laffite26 » 10/10/2018, 23:08

Penso che alle ragazze interessi di più mettersi alla prova confrontandosi con i maschi piuttosto che venire relegate in una specie di recinto da coltivare. Non gioverebbe loro.
Sia per uomini e donne vale sempre la legge del cronometro.Nel motorsport bisogna emergere e affermarsi con i risultati e non imporre una quota rosa che,in tempi di eccessivo politicamente corretto, rischia di non raggiungere l'effetto desiderato,ma il contrario.
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da Tangorfopper » 11/10/2018, 8:31

groovestar ha scritto:Se una donna può morire sul luogo di lavoro, od in guerra, beh può farlo anche al volante di una monoposto.


Soprattutto se lo fa per propria scelta.
Se una donna e' brava non capisco perche' non dovrebbe partecipare alle categorie che contano senza fare ridicole leghe per "sole donne".
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