[19] - GP Brasile - Interlagos

Forum dedicato alla stagione 2017 di F1

da groovestar » 14/11/2017, 21:18

Laffite26 ha scritto:
groovestar ha scritto:
In ogni caso, ad essere davvero onesti, vi è solo un sito che ha l'andazzo quasi scientifico di prendersela con i piloti Ferrari, con una campagna in atto da più di un anno.


Se ho capito a chi ti riferisci facciamo che è più di un anno,da quando è arrivato Vettel al posto del loro idolo


Inizialmente, quando era evidente che nel 2015 si fece un miracolo, i commenti furono positivi.
Dopo che Vettel si permise di mandare al diavolo alcuni giornalisti nostrani - accentrando su di se alcune tensioni relative ad errori strategici non a lui ascrivibili - il registro cambiò.

Su Raikkonen invece buio pesto.
Loro sono effettivamente orfani di Alonso, ma dimenticano cosa chiese l'esoso spagnolo per restare.
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da Rovert » 14/11/2017, 22:37

groovestar ha scritto:

In ogni caso, ad essere davvero onesti, vi è solo un sito che ha l'andazzo quasi scientifico di prendersela con i piloti Ferrari, con una campagna in atto da più di un anno.


Io non sono così convinto che la Ferrari abbia una vettura così superiore alla Mercedes..... i


Premetto che non ho capito di quale sito parliate... Ma son d'accordo che l'asturiano è ancora amato in Italia. Nonostante gli sfracelli che ha fatto in quegli anni... Mah.

Sull'analisi tecnica, penso che la Ferrari avesse azzeccato meglio il progetto ma le sia mancato il decisivo sviluppo. La Mercedes ha un po' cannato il suo, tanto è vero che ad inizio anno la Ferrari era più forte, ma ha avuto (la MB) la forza e il merito di raddrizzare gli errori.

Ho visto una Ferrari veloce quasi ovunque (solo a Monza e devo dire mi ha sorpreso un po', mi aspettavo facesse meglio) mentre MB e Red bull soprattutto hanno avuto più alti e bassi. Lode ad entrambi comunque, ai rossi per aver fatto una macchina spettacolare, ai grigi per aver abbassato la testa e lavorato in silenzio e raddrizzato una stagione nata obiettivamente male
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da 330tr » 15/11/2017, 5:10

Si può dire che la Merceds abbia fatto una vettura esageratamente lunga, che è stata punita su determinati circuiti, nonostante il motore sempre dominante.
La Ferrari ha prodotto una vettura complessivamente meglio adatta ad ogni percorso, veloce sempre, ma non ha chiuso il gap di potenza ed ha subito una grave crisi giusto nel momento peggiore, durante l'assurdo cambio regolamentare in corsa che obiettivamente l'ha "fregata".
L'aver cacciato il capo motorista poi non è stata una mossa vincente..
In ogni caso questa monoposto è la migliore sfornata da una decina d'anni in qua. Lascerà un ottimo ricordo..siamo ai livelli 641/2 del '90.
Speriamo di continuare sulla falsariga l'anno venturo, ché è qualche anno che l'andamento è a zig zag..macchina sì, macchina no e così via..
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da Jackie_83 » 15/11/2017, 10:05

Penso che per certi personaggi e siti parlare di Ferrari sia semplicemente una questione di visibilità mediatica...che poi sfruttano per finire a parlare dei reali argomenti di loro interesse

Nel caso di Briatore poi penso che ci sia ancora un accordo di management con Alonso se non ricordo male

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da groovestar » 15/11/2017, 10:55

Rovert ha scritto:
groovestar ha scritto:

In ogni caso, ad essere davvero onesti, vi è solo un sito che ha l'andazzo quasi scientifico di prendersela con i piloti Ferrari, con una campagna in atto da più di un anno.


Io non sono così convinto che la Ferrari abbia una vettura così superiore alla Mercedes..... i


Premetto che non ho capito di quale sito parliate... Ma son d'accordo che l'asturiano è ancora amato in Italia. Nonostante gli sfracelli che ha fatto in quegli anni... Mah.

Sull'analisi tecnica, penso che la Ferrari avesse azzeccato meglio il progetto ma le sia mancato il decisivo sviluppo. La Mercedes ha un po' cannato il suo, tanto è vero che ad inizio anno la Ferrari era più forte, ma ha avuto (la MB) la forza e il merito di raddrizzare gli errori.

Ho visto una Ferrari veloce quasi ovunque (solo a Monza e devo dire mi ha sorpreso un po', mi aspettavo facesse meglio) mentre MB e Red bull soprattutto hanno avuto più alti e bassi. Lode ad entrambi comunque, ai rossi per aver fatto una macchina spettacolare, ai grigi per aver abbassato la testa e lavorato in silenzio e raddrizzato una stagione nata obiettivamente male


Penso che il progetto di base sia molto buono, ma il motore palesa ancora un sostanziale gap prestazionale, sia in termini di affidabilità che di prestazione pura: in Brasile è apparso evidente come il motore Mercedes, se spinto al massimo, possa garantire prestazioni decisamente più consistenti.
Purtroppo la Ferrari è venuta a mancare sul lato affidabilità per ragioni da individuare.
Si parla di componentistica, ma l'impressione è che abbiano affrettato qualcosa, trovando la quadra soltanto nelle ultime settimane.

A livello di telaio ed aerodinamica, la Ferrari ha sfruttato concetti diversi che hanno dato i suoi frutti, ivi compresi a livello di sviluppo, costante e quasi mai sbagliato, per cui il team di lavoro nuovo ha dimostrato di reggere il passo anche in momenti negativi, in cui alcune soluzioni sono state forzatamente abbandonate.

Diciamo che i limiti di questa stagione sono stati due:
Il primo il non esser riusciti a sfruttare a pieno la superiorità palesata nel primo quarto di stagione, ove la Ferrari avrebbe potuto vincere tutte le gare dall'Australia a Montecarlo.
La sfortuna ci ha visto molto bene in Cina, quando avevano azzeccato la chiamata, con l'incidente di Giovinazzi, a Sochi il motore Ferrari non ha potuto avvicinare il motore Mercedes di Bottas ed in Spagna, complice il ritiro di Raikkonen, si è assistito ad un gioco di squadra fin troppo spudorato. A far bene i conti, aggiungendoci la doppia foratura a Silverstone sono tanti punti, anche questi determinanti.

Il secondo limite è stato politico: la Ferrari fra Montecarlo e Baku ha visto ridisegnarsi la vettura, dovendo abbandonare soluzioni al fondo piatto ed al motore che avevano, sino ad allora, fatto una buona differenza. Alcuni vociferano addirittura che certi allontanamenti siano stati imposti per chiudere la vicenda. Fatto sta che da quel momento la Ferrari ha subito una leggera flessione di risultati. Di contro team come Mercedes e Redbull sono riuscite a far valere le proprie ragioni, quando è stato il momento di fare i furbi, approfittando delle contingenze venutesi a creare. Non sono scusanti, ma quanto il gap si riduce, anche i sotterfugi politici fanno la differenza.

Sul lato piloti vi è poco da dire:
A Vettel si può rimproverare quanto accaduto a Singapore, ma occorre sempre ricordare che in tale situazione non si era ficcato da solo. 25 punti virtuali persi. Quanti ne ha portati in dote? Quantomeno i 25 ungheresi, dove ha corso con uno sterzo visibilmente danneggiato. Quanto accaduto in Messico arriva fuori tempo massimo, anche se Seb ha comunque finito davanti ad Hamilton, limitando i danni.

Hamilton invece, che viene dipinto come il più forte di tutti ed autore di una stagione senza sbavature, non è che sia partito poi così alla grande e, pure lui, ha avuto i suoi momenti di grave flessione in Bahrein, a Sochi, a Montecarlo ed a Zeltweg, venendo poi battuto sul campo in Australia ed in Ungheria. Complici le disgrazie Ferrari ha vinto senza contendenti a Singapore, è stato battuto da Verstappen in Malesia ed ha vinto senza rivali anche a Suzuka. Nel mezzo ha tirato fuori grandi prestazioni a Monza, a Silverstone, a Spa (ove anche Vettel ha corso alla grandissima) ed a Austin.

In conclusione:
I giudizi da bar degli addetti ai lavori lasciano il tempo che trovano, così come le roboanti dichiarazioni stampa dell'una e dell'altra parte.
Chi addossa la colpa della disfatta a Vettel o è in cattiva fede o, peggio ancora, non capisce granchè di corse.
Chi dipinge Hamilton come un redivivo Senna, affermando che nel 2017 non ha sbagliato un colpo, altro non fa che salire sul carro del vincitore.
Lewis ha meritato il titolo, ma la sua stagione non è esente da sbavature: un quarto posto in Russia, Ungheria ed Austria ed un settimo a Montecarlo valgono più o meno dell'unico Zero ascrivibile (ma ci sarebbe da discutere) alla condotta di gara di Vettel per la partenza di Singapore? Se si guarda alla matematica ASSOLUTAMENTE NO, perchè già solo i risultati positivi di Vettel a Montecarlo ed a Sochi valgono i 25 punti virtuali persi a Singapore.
I punti persi per errori strategici e per l'affidabilità sono stati più determinanti?
ASSOLUTAMENTE SI, considerando che sono costati all'incirca 30 punti (a tenersi cauti), che avrebbero permesso a Vettel di presentarsi all'ultimo gp con uno svantaggio di 10-11 punti.

Per cui ritengo che, per giudicare il 2017, si debba partire da questi freddi dati e rendere onore ad entrambi i piloti, che hanno corso ad altissimi livelli incappando entrambi in, fisiologici, cali di performance ed augurarsi che il team possa colmare il divario mancante, senza perdere la bussola in inverno.
E come per la Ducati: applausi senza riserve.
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da Baldi » 18/11/2017, 10:37

Condivido la tua analisi.

Soprattutto nel dire che le "colpe" del 2017 della Ferrari non sono certo imputabili a Vettel.
Vettel avrà anche fatto degli errori, ma ne ha fatti anche Hamilton.

Ed entrambi sono piloti eccezionali.
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da Laffite26 » 20/11/2017, 23:19

Ancora una volta il nostro Groove ha ragione a riguardo di una certa stampa e questa ne è la dimostrazione più lampante.
Un articolo scritto solamente perchè recentemente Alonso aveva indicato Hamilton e i piloti Red Bull i suoi rivali più pericolosi per il 2018. Ma perchè si continua ancora a pendere dalle labbra di un pilota che non vince ormai da tempi immemorabili e che rappresenta un passato della casa di Maranello non esattamente felice?

http://www.formulapassion.it/2017/11/f1-svalutation/
"A special hello to our dear friend Alain, we all miss you Alain."
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da 330tr » 21/11/2017, 2:01

Bah.
Articolo "acchiappaclick", atto ad aumentare il flusso di visite e commenti (che infatti..)
Totalmente inutile.
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da groovestar » 21/11/2017, 9:03

Diciamo che si deve fare un distinguo fra le opinioni dei protagonisti del circus e quelle dei giornalai, anche se due cose sono palesi: che Vettel non è assolutamente ben voluto dai propri colleghi e che ora tutti salgono sul carro di Hamilton.

Certamente esiste un dato quantitativo di psicologia in tali dichiarazioni, con la volontà di destabilizzare la tranquillità di un avversario che, in ogni caso, si sta confermando al top.
Le valutazioni di Alonso (e con lui Briatore) lasciano il tempo che trovano, visto che l'asturiano si trova nella non certo ammirevole situazione di essere considerato più forte di Schumacher, ma di essere sulla lista nera dei team principal e benvoluto solo da Briatore. Si è fatto - invero a ragione - la reputazione di essere il miglior pilota al mondo, tuttavia in molti sono dimentichi dei suoi errori: di come nel 2007 abbia gettato al vento un mondiale demolendo la sua McLaren al Fuji, di come nel 2010 abbia distrutto a Monaco una Ferrari da pole perdendo punti importanti partendo ultimo, di come nel 2010 abbia subito una penalità per il sorpasso si Kubica, di come nel 2010 abbia beneficiato di team order (tutti fattori determinanti per l'esito del campionato, passato alla storia per l'idiozia del team), di come nel 2012 fosse meno performante di Massa e demotivato nella fase cruciale del campionato e del suo incidente a Suzuka, di come nel 2013 ebbe a rompere l'ala in una caotica partenza in Malesia, salvo poi insabbiarsi. Per qualche astruso motivo tali situazioni sono valutate come il pilota che viaggia oltre i limiti del mezzo e che, purtroppo, può sbagliare.
Per Alonso c'è un'aura di infallibilità che rende accettabili i suoi errori. Gli stessi che etichettano Vettel come un pilota emotivo ed incapace di reggere alla pressione.
(N.B. ci si ricordi di come Alonso perse un mondiale trovandosi a Monza con 25 punti in più di Vettel, passando più tempo a lamentarsi degli sviluppi della vettura).

La verità è che Alonso (ed Hamilton) sono solo più bravi a vendere se stessi e se dici bene di loro, ne guadagni in visibilità di sicuro.

I fatti però sono un po' diversi: Alonso si ritrova a poter puntare solo sulla McLaren e (forse) sulla Renault, Massa ormai è un pensionato e può avere i suoi ricordi da snocciolare ai media per restare sulla breccia, Ricciardo si ritrova nella scomoda posizione di rischiare di fare la fine di Webber e Vettel 2014 per consentire a Marko di sfornare il prossimo più giovane campione del mondo della F1, mentre Verstappen...è un ragazzo che deve dimostrare ancora tutte le doti che gli vengono ascritte.

Paradossalmente l'unico estimatore di Vettel è Hamilton, che necessita di un avversario credibile per legittimare i suoi successi.
Anche qui il sillogismo è semplice: se Hamilton ha vinto il suo mondiale più bello è perchè ha battuto uno dei più forti piloti del mondo. Lewis conosce bene il valore dell'avversario e non stenta a riconoscerlo e credo che alla fine sia stato sincero nelle sue esternazioni, così come è stato leale Vettel nella sconfitta.
Le dichiarazioni sul rispetto lasciano il tempo che trovano ed anche quelle servono per alimentare il suo mito. Nel privato sa che anche lui è stato un ******** a Baku e, guardacaso, dopo quell'episodio non ha più tentato di fare il furbo con Vettel.
Solo Lauda si spinge oltre nel denigrarne il valore, ma le ragioni che lo motivano penso siano unicamente di bottega, dato che lui stesso ebbe a definire Vettel il migliore della sua generazione.

Poi la stampa dica ciò che vuole, ma certi dati sono oggettivi e, se si sa qualcosa di corse, saltano facilmente all'occhio.
Ora si costruisce il mito di Hamilton dimenticando dei due mondiali vinti passeggiando (di cui uno probabilmente donato dopo Spa 2014), dimenticando che nel 2016 vinse Rosberg (per tutti quest'anno era lui il campione del mondo de facto...va a capire...) e che, fatto non trascurabile, guida una Mercedes davvero consistente.

Fra una decina d'anni tali opinioni finiranno nel dimenticatoio e resteranno i numeri impressionanti di questi due piloti i quali hanno entrambi consolidato il loro mito al volante di vetture praticamente inattaccabili.
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