da groovestar » 03/06/2016, 9:07
Sul fatto che Ricciardo sia secondo solo ad Hamilton ho le mie riserve.
Capiamoci: Daniel è un ottimo pilota, velocissimo e forse il migliore nell'inventare i sorpassi. A me piace molto e mi piace la sua enorme confidenza nei propri mezzi, sempre realista e mai condita dall'arroganza che è tipica di molti piloti, mi piace il suo approccio e la sua spavalderia, però credo conservi ancora dei limiti o dei margini di miglioramento.
Spesso lo abbiamo visto andare oltre i limiti ed ancora ricordo una potenziale vittoria in Ungheria buttata per via di una condotta di gara molto spavalda. Inoltre salvo il 2014 (su cui mi soffermerò e di cui si è parlato già tanto) non l'ho mai visto demolire un compagno di scuderia, anche perché sia Kvyat che Vergne hanno dimostrato di essere sul suo livello.
A meno di non considerare anche questi due dei potenziali grandi talenti.
Anche su Verstappen penso si debba valutare i fatti con più attenzione. E' un futuro campione del mondo, ma siamo ancora molto lontani da Alonso, un pilota che secondo me ha 7 vite e che non penso abbia perso un solo millesimo della propria velocità. Sul giro singolo si può mettere dietro chiunque, ma penso debba ancora farne di strada per imparare a gestire la propria foga. Se mai ci riuscirà. Tanti piloti non sono riusciti a farlo (vedi Sato, velocissimo, quanto incapace di gestirsi).
Ma più in generale io sono abbastanza perplesso in merito all'effettivo valore dei piloti Redbull: più semplicemente abbiamo visto nel corso degli anni come, a seconda delle loro strategie interne, diversi piloti si siano avvicendati ai vertici e poi, immancabilmente, siano crollati quando non più ritenuti utili.
Nel 2010 nelle ultime 5 gare hanno di fatto remato contro a Webber riuscendo a fargli perdere un titolo all'ultima gara a vantaggio di Vettel, che mai era stato davanti nella classifica iridata. Dal 2011 in poi, inspiegabilmente, si ritrovava afflitto da problemi di varia natura e con vetture che, matematicamente, partivano peggio di quelle del compagno di scuderia e con strategie di gara spesso assurde.
Nel 2014 arrivato Ricciardo e con Vettel alla ricerca di nuove sfide abbiamo visto come, del tutto improvvisamente, era la vettura di Vettel ad incontrare innumerevoli problemi e come, matematicamente, fosse Vettel ad avere la strategia di gara peggiore. Ricordo come in Canada avrebbe potuto vincere lui al posto di Ricciardo se solo avessero voluto adottare per lui la strategia di gara corretta. Poi non ci piove che nel 2014 Ricciardo abbia fatto vedere delle cose bellissime, ma certamente (e giustamente) aveva il team dalla sua, visto che Seb avrebbe cambiato aria a fine anno.
E infine del 2016 vediamo dapprima come la vettura di Kvyat fosse sempre afflitta da qualche problemino e poi, appena arrivato Verstappen, abbiamo visto come nelle strategie di gara quella più rischiosa sia assegnata a Daniel.
Il tutto per dire che la Redbull da tutto ai suoi piloti per dimostrare il proprio valore, ma molto spesso fa anche in modo che uno dei due sfiguri così da esaltare maggiormente il valore del pilota vincente.
Può essere una coincidenza per un'annata, ma per 5 con 5 piloti diversi, diventa una strana costante.
Per questo per me viene difficile soppesare l'effettivo valore assoluto (perché tutti i piloti che guidano per la Redbull sono stati e sono dei piloti vincenti e molto forti) dei piloti del team austriaco.
Infine su Vettel non penso assolutamente che non sia un pilota da Ferrari, che sia psicologicamente debole o che non riesca a gestire Ricciardo.
Come tanti hanno detto ben prima che arrivasse a Maranello, chi vince 4 titoli consecutivi non può essere messo in discussione, anche se forse al netto almeno 1 titolo sarebbe dovuto essere di Alonso.
Lo scorso anno in tanti lo hanno esaltato per come sia riuscito a ricompattare un gruppo mortificato da un 2014 devastante, per cui dopo nemmeno 10 mesi non si può gettare su tutto ciò un colpo di spugna, solo perché le cose quest'anno non filano per il verso giusto.
Non possono essere 2 qualifiche sbagliate a portare a rivalutare un pilota, soprattutto quando il vero problema è nel mezzo che pilota. Il pilota infallibile non esiste, e sotto pressione abbiamo visto sbagliare Schumacher (suzuka 98) Hamilton (interlagos 2007) Hakkinen (Imola e Monza 99) Alonso (Fuji 2007, Monaco 2010) e molti altri...
Del resto è abbastanza fine a se stesso valutare la forza psicologica di un pilota partendo dalle esternazioni pubbliche e dai team radio a caldo al limite della invadenza. Un pilota che nel 2010 e nel 2012 ha resistito alla pressione di un Alonso e che, soprattutto nel 2012, è riuscito a vincere un titolo che alla partenza dell'ultimo gp sembrava perso, certamente non è debole mentalmente.
Nel suo anche Hamilton e Ricciardo hanno dimostrato quest'anno di essere molto nervosi e commesso diversi errori.
Daniel farà il suo buon dovere in pista, ma certe esternazioni pubbliche alla prima difficoltà nel team, quand'anche a ragione, non denotano certo tranquillità.
Se a questo punto Vettel non è un pilota da Ferrari, mi viene spontaneo chiedere chi lo sia.
In ultimo su Raikkonen, il paragone con Mika lo estendo fino al 2007 e per quanto fatto vedere sulle piste. Nella vita privata poi non mi addentro, anche se Mika i suoi problemi li ha avuti una volta terminata la propria carriera da pilota.
Ma fino al gp di Francia 2008, perso per uno scarico rotto, il paragone stava in piedi, poi chissà cosa è scattato nella testa di Kimi (ricordo che nel 2008 iniziò alla grande con 4 podi e 2 vittorie in 5 gare)...