da Niki » 27/07/2016, 11:33
Nuovo d.t. a Maranello, Marchionne ha deciso: via Allison, dentro Binotto
La scelta è caduta sul capo-motorista. La Ferrari per rimpiazzare Allison aveva pensato anche a due eccellenti ritorni, quello di Ross Brawn e quello di Aldo Costa
La Ferrari si separa da James Allison, il direttore tecnico che alla fine del 2013 aveva strappato alla Lotus e che quest’anno era al vertice del progetto della SF16-H (con Simone Resta nel ruolo di chief designer). Al suo posto, Sergio Marchionne ha messo il capo-motorista Mattia Binotto. Si tratta di una scelta interna che promuove una figura legata da tanto tempo alla scuderia di Maranello: Binotto adesso avrà modo di esprimersi in un campo più ampio (con onori ma anche oneri del caso) rispetto a quello che ha sempre frequentato, anche se in F1 è necessaria l’integrazione tra chi cura gli aspetti aerodinamici della macchina e chi segue invece la parte propulsiva.
Per certi aspetti, dunque, è una scelta logica anche se il ruolo è differente. Allison, che con tutta probabilità finirà alla McLaren dopo aver superato i canonici sei mesi di “gardening” (una neutralizzazione che è prassi negli scambi di tecnici tra i team), sconta gli scarsi risultati di una monoposto che non solo non è riuscita a portare l’attacco previsto alla Mercedes, ma che adesso deve guardarsi alle spalle dalla crescita della Red Bull, ormai a un solo punto dalla Rossa nel Mondiale costruttori. Allison ha però dalla sua la tragedia - la morte improvvisa della moglie a marzo - che l’ha colpito subito dopo il Gp d’esordio in Australia. Non ci sono mai controprove definitive, in questi casi, ma è molto probabile che con un d.t. non coinvolto da una vicenda che inevitabilmente l’ha condizionato sul piano umano e operativo, forse gli sviluppi della SF16-H sarebbero stati diversi e forse, oggi, vedremmo in pista una monoposto più competitiva.
La Ferrari per rimpiazzare Allison ha pensato anche a due eccellenti ritorni, quello di Ross Brawn e quello di Aldo Costa. Ma sia il primo, che di fatto è inattivo da un paio di stagioni dopo aver chiuso il rapporto con la Mercedes, e il secondo, che invece è tuttora uomo chiave delle Frecce d’argento, hanno declinato l’offerta. Sergio Marchionne ha così puntato sulla valorizzazione del «prodotto interno»: conoscendo il valore di Binotto, che sulla power unit ha svolto assieme al suo staff un lavoro eccellente, tant’è che oggi vale quanto quello della Mercedes, ci pare che sia una decisione giusta.
dal Corriere della Sera