felixf1 ha scritto:bschenker ha scritto:felixf1 ha scritto: Si potrebbe dire che il limite è stato fissato di fatto: il 100% dei giri.
E un puo come quando i Americani avevano pubblicato le prime regole per le sicurezza nelle vetture privati.
Costruire le vetture secondo quelli richiesta di permetteva centrare un muro a 100km/h e ai passeggeri non succedeva niente, pero non eri più in grado evitare il muro.
O si vuole arrivare a fine corsa con una gomma, o si vuole che questo non e possibile (come prevede il contratto attuale per la fornitura), ambedue non e possibile (almeno secondo me).
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Mi esprimo meglio: una cosa è la prestazione, un'altra è la sicurezza.
Vogliamo gomme che durino 20 giri? Ok, mescole per 20 giri (o 25 se la tua vettura è più gentile) dopodiché il battistrada finisce, sei sulle tele e i tuoi tempi si alzano inesorabilmente. Ma la struttura della gomma deve restare integra! Sarai costretto a sostituire le gomme perché non sono più prestazionali, non perché rischi lo scoppio!
La Ferrari ha dimostrato che con una condotta di guida accorta, si potevano tranquillamente fare 30 giri con prestazioni più che accettabili, il battistrada ancora c'era e non si avvertiva il degrado. La carcassa, invece, evidentemente era a fine vita. A mio avviso è un problema di progettazione della struttura della gomma, dettato dalla scelta (per me errata) di considerarne la vita utile (della struttura della gomma, si badi bene) inferiore alla durata del GP.
Concordo, il comunicato della Pirelli e' inquietante e ambiguo: garantire il "corretto impiego" di una gomma per una percentuale massima della distanza del GP non deve mai intendere un possibile problema di sicurezza, ma solo un problema funzionale, cioe' di decadimento repentino di prestazioni non compatibile con una sufficiente competitivita' in gara. La sicurezza, invece, deve essere garantita non per il 100%, ma per il 200% della corsa, e non solo per il 50 o il 30. Intendono forse dire che se la Ferrari non effettuava la sosta lo faceva a suo "rischio e pericolo" nel senso letterale del termine, e il fornitore se ne lavava le mani di qualsiasi conseguenza di cio'?
La Michelin almeno ammise candidamente a Indianapolis 2005 che i suoi clienti non potevano correre per intero quella gara con le sue mescole, non si nascose dietro una comoda ambiguita' prestazione/sicurezza (la prima derogabile, la seconda mai a nessuna condizione).
Insomma, do' ragione a chi dice che la difesa Pirelli fa acqua da tutte le parti e getta una cattiva luce sul suo modo di interpretare le specifiche ricevute dalla FIA/FOM, ed il suo ruolo di fornitore esclusivo dei GP.
A latere, per quanto riguarda la direzione gara, trovo vergognosa la pressapochezza con la quale ha gestito:
a) il pasticcio Williams/Bottas, punito con la piu' lieve delle sanzioni (il DT, anziche' lo Stop&Go o la bandiera nera): in pratica, si e' dato al finlandese il placet per effettuare buona parte della gara con una macchina letteralmente irregolare (e forse vantaggiosa in termini di prestazioni).
b) il pericolo rappresentato da Vettel una volta che si e' messo ad arrancare in pista con la gomma esplosa per completare tre quarti del giro fino al rientro ai box: avete visto in che modo e' stato schivato l'ostacolo della sua Ferrari dal quartetto Kyviat/Perez/Massa/Kimi ?