Non c'è stato alcuno stiramento alla spina dorsale e al collo. Le foto di Nando del "dopo" raccontano una realtà incontestabile.
Ecco qualcuno che i danni li ha avuti sul serio, in una fase del recupero
Con Zanardi la cosa fu grottesca. Dopo il botto spaventoso (per davvero, quella volta..qualcosa come 250 all'ora..e senza Hans!), qualifiche a Spa '93, Eau Rouge, sospensioni attive che "si sgonfiano" e ciao; viene estratto dai rimasugli, trasportato all'ospedale e qui trova probabilmente un finto medico con laurea comprata a Tirana che dopo averlo visitato, sotto shock, con gli occhi iniettati di sangue per la rottura dei capillari, dolorante, dà l'ok per la gara. Roba da matti.. va bene che i piloti sono pazzi, soprattutto i motociclisti, ma a tutto c'è un limite! Zanna racconta di essere cresciuto di qualche centimetro dopo quell'incidente!
Dal Corriere del 28 agosto '93.
Zanardi si schianta a 270 orari: lo salva la scocca di sicurezza
All' inizio delle prove libere, dopo aver affrontato in piena velocita' la curva dell' Eau rouge, Zanardi ha affrontato la salita del "Raidillon". Dalla telemetria, i tecnici della Lotus hanno visto la macchina perdere aderenza sul "salto" della curva e, a 270 orari, finire contro le protezioni di sinistra e distruggersi su quelle di destra in una nuvola di polvere. Immediati i soccorsi, febbrile il lavoro per estrarre Zanardi dai rottami. Cinque minuti terribili, durante i quali il pilota, sotto choc, continuava a ripetere: "Sono ok, sono ok". Le condizioni di Zanardi sono subito apparse abbastanza chiare ai medici del circuito: il pilota era in stato di confusione, col corpo indolenzito, soprattutto il collo, e con qualche abrasione sul viso. Ma non sembrava presentare, al primo esame sommario, fratture. Trasportato in elicottero prima all' ospedale di Verviers e poi a quello di Liegi, il corridore italiano veniva sottoposto alla Tac. L' esame confermava le impressioni dei medici di Francorchamps: stato di choc, una contusione al collo dovuta al colpo di frusta, abrasioni varie. Le scocche robuste delle attuali monoposto della F1 avevano compiuto l' ennesimo miracolo: quello di preservare il pilota dalle conseguenze di un botto che, solo dieci anni fa, non avrebbe lasciato scampo. Zanardi, dimesso in serata, aveva espresso la volonta' di partecipare alle qualificazioni: i medici gliel' hanno negata, ma forse oggi ce la fara' .
C'è stato poi il caso di Kenny Brack che si è sorbito qualcosa tipo 240 G di accelerazione, e in quel caso i danni sono stati davvero notevoli, con allungamento del midollo spinale ecc., ma completo recupero.