Sono certo che la maggior parte di noi, me compreso, avrà trovato il gp particolarmente noioso.
E questo dovrebbe preoccupare perchè in effetti è stata la gara più "regolare" della stagione: le gomme duravano tranquillamente e non erano le solite usa e getta ed anche il drs non rendeva scontato il sorpasso se non si usciva abbastanza veloci e vicini dalla curva precedende. Insomma, il gp meno artificiosamente truccato come non si vedeva da un bel po' di tempo.
Anche il circuito è stato criticato perchè, parole di Alberto Sabbatini, è bello da guidare ma non lo è per chi guarda la corsa. Insomma, è la dimostrazione che le gare ormai non devono mettere in risalto l'abilità dei piloti, bensì tenere vivo l'interesse in qualsiasi modo: una gomma che si sbriciola o le posizioni che cambiano in un balletto incontrollato di pit stop.
Proviamo a fare un salto indietro nel tempo di 40 anni. A Monza la scia permetteva di recuperare tutto lo svantaggio accumulato in una curva affrontata a minore velocità di quanto non avesse fatto l'avversario che precedeva, rendendo vano il potenziale della vettura e l'abilità del pilota.
Quando poi c'erano più macchine vicine, si creava un pacchetto serrato di vetture che si sorpassavano più volte in un giro. Con la mentalità di oggi uno spettacolo favoloso, ma non con quella, sana e pura, dei tempi andati. Allora non si sopportava un tale appiattimento di valori tant'è vero che la prima chicane, quella dopo il traguardo, non venne messa per motivi di sicurezza (e lo stesso dicasi di quella all'Ascari un paio d'anni dopo), ma per salvaguardare i reali valori in campo. La macchina e il pilota migliore dovevano emergere senza essere penalizzati da un inopportuno risucchio, che è poi il concetto diametralmente opposto a quello che ha portato all'attuale drs.
Concludendo. Dobbiamo decidere se preferiamo una gara che con l'ottica odierna può sembrare noiosa e che siamo ormai diseducati ad apprezzare, o se è meglio sacrificare il valore sportivo dell'evento sull'altare dello spettacolo tramite artifici vari ed eventuali.
Io resto dell'idea che il pesce F1 puzza per l'eccessiva tenuta laterale delle odierne vetture data da un'aerodinamica rasoterra e da pneumatici non in grado di percorrere la distanza tra Roma e Firenze. Se si percepisse una qualche difficoltà in percorrenza di curva, chessò un'intraversata o un controsterzo, lo spettacolo sarebbe garantito anche senza sorpassi o cambio di posizioni.
Se così non fosse i rally annoierebbero e non credo che ciò sia vero