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Intervista a Mario Donnini sulla F1 attuale

MessaggioInviato: 02/08/2011, 7:43
da sundance76
Intervista a Mario Donnini su blogf1.it:

http://www.blogf1.it/2011/08/01/la-f1-che-vorrei-lopinione-di-mario-donnini/

Spenti i motori in quel di Budapest, si riaccendono i cervelli per “La F1 che vorrei”. Nella calda estate senza gare, avremo modo di continuare a far commentare le vostre idee per una Formula 1 migliore ai nomi più noti ed amati del giornalismo italiano, in attesa della consegna di raccogliere tutto in un volume cartaceo che consegneremo a Stefano Domenicali in occasione del Fota Fans Forum di Settembre.

Questa settimana ospitiamo con estremo piacere Mario Donnini, famosa firma di Autosprint che si contraddistingue per incisività e forza comunicativa. Un Cuore da Corsa che non si tira indietro nel criticare l’attuale Formula 1 che necessità di un cambiamento radicale.

D: Molti dei nostri lettori invocano un impegno più massiccio di Pirelli, invitata a portare tutte le mescole nel weekend di gara e lasciare liberi i team di poter scegliere quale utilizzare. Pensi sia una cosa fattibile?

R: “Ho idee ben diverse e più radicali. Basta con queste pagliacciate: monogomma e monomescola per tutti. Bisogna togliere completamente valore alle gomme, che non rappresentano assolutamente nulla, niente e nessuno. Il valzer delle mescole e dei pit stop è tra i maggiori responsabili della ‘wrestlinghizzazione” della F.1 e delle corse in genere’. Smettiamocela e torniamo a gare senza soste, se non per sostituire una gomma bucata o mettere le rain: non se ne può più dei mondiali decisi da un meccanico stressato che sbaglia”.

D: Tra le proposte degli appassionati, ne spicca una che attinge dalla MotoGP. Dato che si parla sempre più spesso di riduzione dei consumi, qualcuno suggeriva di stabilire un quantitativo fisso di carburante da imbarcare sulle monoposto, costringendo così i motoristi a lavorare anche su questo aspetto. Potrebbe essere una valida idea?

R: “La formula di limitazione del consumo è senz’altro la più interessante e intelligente, oltre a essere quella politicamente più attuale rispetto alle esigenze e alle problematiche del mondo circostante”.

D: Passando alle proposte sulla gestione della corsa vera e propria, si è discusso tanto anche per come, negli ultimi anni, la pioggia sia diventata uno spauracchio e i piloti invochino subito la safety car al primo accenno di aquaplaning. La sensazione è che ormai basta anche qualche spruzzo d’acqua per avere anche una partenza dietro la vettura di sicurezza

R: “Dico che è una vergogna. Non ha senso tutto ciò. Semplicemente la Formula 1 ha perso completamente le connotazioni di sport estremo per incamminarsi nei contesti quieti e nei climi da Mulino Bianco, dei tornei di bocce o delle merende dei bimbi mentre giocano alla PlayStation. Assurdo, come se mettessimo milioni di materassi attorno all’Everest sminuendo gli alpinisti o svuotassimo il mare e fermassimo il vento per rendere meno pericolose le regate in solitaria.Eppure quelli che dovrebbero fare la voce grossa stanno zitti e buoni, perché tanto una fetta di torta ci scappa per tutti”.

D: Infine, ultima domanda che è quella di rito. Su cosa lavorerebbe Mario Donnini per migliorare la Formula 1?

R: “Bisogna riaprire le porte, permettere a 15-20 team di iscriversi, ricreare una motorizzazione standard commerciale, come fu la Cosworth negli Anni ’70 e chiudere definitivamente questa parentesi della F.1 ricchissima e gestita dalle corporation, una delle parentesi più di cattivo gusto – con tutto quel danarume sterile ostentato nei paddock -malinconici, noiosi e kitsch in tutta la sessantennale storia del mondiale – per dare spazio a un mucchio selvaggio di squadre medio-piccole”, con la lotta per la pole e quella per la qualificazione.

E comunque l’equivoco di fondo è quello delle piste. La F.1 ha il 75% dei circuiti che sarebbero troppo mosci pure per disputarci un mondiale kart. Non ha senso favorire i sorpassi correndo con ali mobili o ciabatte sui cerchioni, ma ne avrebbe tanto se si facessero tornare a correre le monoposto su piste vere, di livello anche più basso ma, non troppo, di Spa, che è e resta il circuito migliore. La verità? Eccola: in questi anni l’architetto Tilke è stato l’autore materiale delle esecuzioni che hanno ucciso le piste più belle del mondiale – penso alla vecchia Hockenheim -, con Ecclestone in veste di mandante e i costruttori silenziosi e plaudenti. Vergogna un’altra volta, direi”.

Re: Intervista a Mario Donnini sulla F1 attuale

MessaggioInviato: 02/08/2011, 8:20
da Baldi
su una cosa io non sono d'accordo... la formula consumi.

Per chi ha memoria... dal 1984 si vedevano piloti e monoposto "castrate", pur avendo le prestazioni, per dover alzare il piede perchè sarebbe mancato il carburante.

Direi che è un elemento che potrebbe impedire ad un pilota capace ed in grado di esser veloce, di essere tale; di vedere una monoposato altrimenti competitiva, di rimanere imbrigliata artificialmente.

Vedere un Hamilton o un Alonso costretti a rallentare per far vincere un Rosberg, un Button, un Massa (per dire) non mi pare una bella cosa.

Re: Intervista a Mario Donnini sulla F1 attuale

MessaggioInviato: 02/08/2011, 9:18
da jeanpierresarti
leggere queste cose... riaccende la passione, ma non so proprio quanto i diretti interessati, cioè chi muove i fili, siano propensi ad ascoltare.
comunque sempre grande il Donnini!

per i consumi, direi che equiparare una situazione che è avvenuta molti anni fa con i tempi nostri è sempre difficile. io penso che i costruttori di motori vadano spronati a progettare e assemblare dei propulsori da usufruire flat-out ma che consumino sempre meno. penso che il consumo di carburante sia un fattore da tenere sempre più in considerazione (certo, vedere una gara dove alzano il piede per "conservare" non è molto affascinante...)

Re: Intervista a Mario Donnini sulla F1 attuale

MessaggioInviato: 02/08/2011, 9:46
da Aviatore
Donnini era e resta un grande, secondo me è abbastanza palese la cosa.
Quello che è altrettanto palese secondo me è che chiunque esprima il suo parere sul da farsi per rivitalizzare la F1 ignori allegramente la "traiettoria" che lo sviluppo tecnico della F1 stessa ha preso ed indichi una ricetta la cui attuazione significherebbe o uno stravolgimento epocale o un ritorno al passato.
Entrambe ipotesi suggestive ma talmente difficili da attuare da restare suggestive e non per l'appunto attuabili.
Nel senso: vuoi diminuire l'importanza eccessiva dell'aerodinamica in F1? Bene, tenendo conto dei corpi vettura attuali elimini per davvero ogni appendice usata come profilo aerodinamico extra, diffusore posteriore incluso (diciamo radicalizzato come semplicità più che eliminato), ed imponi due alettoni la cui incidenza è fissa ovvero minima, giusto il necessario per consentire alle vetture di curvare e di non decollare in rettilineo.
Anche sulle gomme: andare contro il business è andare contro i mulini a vento. Lì la regola da cambiare è l'imposizione coatta dell'utilizzo di entrambe le mescole in gara, per quel che mi riguarda la Pirelli potrebbe pure portarle tutte e 4 nei weekend di gara, si fissa un tetto massimo di treni per auto (tot per ciascuna mescola) e poi fatti dei team "chi vuole utilizzare cosa quando". Aggiungiamo una cosa semplice semplice? Eliminiamo le termocoperte.
E via andare con altre modifiche del genere. Che non impedirebbe alla F1 di tornare al turbo, di raddoppiare e liberalizzare l'uso del KERS, si insomma tutte quelle menate verso le quali sta comunque propendendo
;)

Re: Intervista a Mario Donnini sulla F1 attuale

MessaggioInviato: 02/08/2011, 9:55
da sundance76
Maledetta foratura Renault al GP Sudafrica '82...

Re: Intervista a Mario Donnini sulla F1 attuale

MessaggioInviato: 02/08/2011, 10:07
da Niki
[quote="sundance76"]...in attesa della consegna di raccogliere tutto in un volume cartaceo che consegneremo a Stefano Domenicali.[/quote]

Lo hanno messo in banca :asd: :asd:

Il pelato è sempre un grande, oltre che un poeta.
Anche io però sono contro la formula consumo, vedremmo gare castrate come in passato.

Re: Intervista a Mario Donnini sulla F1 attuale

MessaggioInviato: 02/08/2011, 10:09
da Aviatore
[quote="sundance76"]
Maledetta foratura Renault al GP Sudafrica '82...
[/quote]

USTI!
Sommo Sundance, pensi sia stato quello l'inizio della fine?
:confused1:

Re: Intervista a Mario Donnini sulla F1 attuale

MessaggioInviato: 02/08/2011, 10:27
da sundance76
[quote="l'Aviatore"]
[quote="sundance76"]
Maledetta foratura Renault al GP Sudafrica '82...
[/quote]

USTI!
Sommo Sundance, pensi sia stato quello l'inizio della fine?
:confused1:
[/quote]

Sì, proprio così. Murray e Ecclestone, vedendo che era possibile rimontare due giri e vincere ugualmente, pensarono di estremizzare il tutto con il serbatoio leggero.

I rifornimenti dopo un anno e mezzo furono vietati, ma la F1 aveva ormai preso l'abitudine ai cambi gomme.

Ok, non era del tutto un male: i cambi-gomme degli anni '80 e primi '90 non erano responsabili della mancanza di spettacolo (chi lo vuole poteva andare a teatro) e di sorpassi (per me, aerodinamica da effetto-suolo e elettronica sono i sempiterni colpevoli), ma davano un tocco di intensità alle gare.

Pensate a Silverstone '87, dove Piquet non fece nessuna sosta, Mansell ne fece una ma riuscì a rimontare mezzo minuto e a vincere a due giri dalla fine (se non è spettacolo, sport e arte questa....) o Messico '86, dove a parte le miracolose Pirelli di Berger, ci fu un supercapolavoro di Prost, secondo all'arrivo (fondamentale per il suo assalto al titolo) dopo aver guidato divinamente mentre i suoi avversari cambiano due-tre volte le gomme.

Poi, in conseguenza degli schiaccianti dominii Williams, riecco i rifornimenti, e da lì la fine del residuo sport...

Ma tutto ebbe inizio sempre dalla mente di Ecclestone quel giorno in Sudafrica '82...

Donnini ha detto tutto: i cambi-gomme solo in caso di foratura o anomalo consumo, oppure per passare alle rain in caso di pioggia.
Ma basta con le gomme-pongo e l'obbligatorietà regolamentare dello stop!!!!

Re: Intervista a Mario Donnini sulla F1 attuale

MessaggioInviato: 02/08/2011, 10:38
da Aviatore
[quote="sundance76"]
[quote="l'Aviatore"]
[quote="sundance76"]
Maledetta foratura Renault al GP Sudafrica '82...
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USTI!
Sommo Sundance, pensi sia stato quello l'inizio della fine?
:confused1:
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Sì, proprio così. Murray e Ecclestone, vedendo che era possibile rimontare due giri e vincere ugualmente, pensarono di estremizzare il tutto con il serbatoio leggero.

I rifornimenti dopo un anno e mezzo furono vietati, ma la F1 aveva ormai preso l'abitudine ai cambi gomme.

Ok, non era del tutto un male: i cambi-gomme degli anni '80 e primi '90 non erano responsabili della mancanza di spettacolo (chi lo vuole poteva andare a teatro) e di sorpassi (per me, aerodinamica da effetto-suolo e elettronica sono i sempiterni colpevoli), ma davano un tocco di intensità alle gare.

Pensate a Silverstone '87, dove Piquet non fece nessuna sosta, Mansell ne fece una ma riuscì a rimontare mezzo minuto e a vincere a due giri dalla fine (se non è spettacolo, sport e arte questa....) o Messico '86, dove a parte le miracolose Pirelli di Berger, ci fu un supercapolavoro di Prost, secondo all'arrivo (fondamentale per il suo assalto al titolo) dopo aver guidato divinamente mentre i suoi avversari cambiano due-tre volte le gomme.

Poi, in conseguenza degli schiaccianti dominii Williams, riecco i rifornimenti, e da lì la fine del residuo sport...

Ma tutto ebbe inizio sempre dalla mente di Ecclestone quel giorno in Sudafrica '82...

Donnini ha detto tutto: i cambi-gomme solo in caso di foratura o anomalo consumo, oppure per passare alle rain in caso di pioggia.
Ma basta con le gomme-pongo e l'obbligatorietà regolamentare dello stop!!!!
[/quote]

Grazie della disamina
:thumbup:

Re: Intervista a Mario Donnini sulla F1 attuale

MessaggioInviato: 02/08/2011, 11:00
da Pk90
Donnini pone sempre un forte accento sulla volgarità della F1 attuale, e credo abbia pienamente ragione: forse un grande problema di questo sport, oltre a quello prettamente tecnico, è la mancanza di umanità di tutto l'ambiente.

Gare artificiose e artificiali sotto 1000 punti di vista, prezzi stratosferici per vedersi mezza giornata di competizioni, disgustoso attaccamento al denaro sotto ogni aspetto, ostentazione di una ricchezza che poi pare effimera a ben vedere, se ogni 3X2 si chiede di calmierare i prezzi...

Ripeto, oltre a una crisi tecnica, secondo me c'è una crisi anche "spirituale" di questo sport.

Re: Intervista a Mario Donnini sulla F1 attuale

MessaggioInviato: 02/08/2011, 17:38
da Baldi
[quote="Pk90"]

Ripeto, oltre a una crisi tecnica, secondo me c'è una crisi anche "spirituale" di questo sport.

[/quote]

Tutti in pellegrinaggio allora

chi a San Paolo
chi a San Tander
chi al San Terno

come preferite!

Re: Intervista a Mario Donnini sulla F1 attuale

MessaggioInviato: 02/08/2011, 17:40
da Pennywise
:asd: :asd:

San Remo ....  8) .....  :asd:

Re: Intervista a Mario Donnini sulla F1 attuale

MessaggioInviato: 02/08/2011, 17:42
da Niki
O come riportato in una storia su un vecchio Topolino, San Romolo :asd:

Re: Intervista a Mario Donnini sulla F1 attuale

MessaggioInviato: 02/08/2011, 18:06
da Pk90
[quote="Baldi"]
[quote="Pk90"]

Ripeto, oltre a una crisi tecnica, secondo me c'è una crisi anche "spirituale" di questo sport.

[/quote]

Tutti in pellegrinaggio allora

chi a San Paolo
chi a San Tander
chi al San Terno

come preferite!
[/quote]

Beh, allora tutti a Saint Tropez!

Re: Intervista a Mario Donnini sulla F1 attuale

MessaggioInviato: 02/08/2011, 21:36
da gilles70
Bell'intervista, bisognerebbe farla leggere anche al Bernie. Bell'idea consegnarla a Domenicali.
Anch'io non sono entusiata per la formula consumi. mi torna in mente quel bellissimo g di imola '85 con i protagonisti fermi in pista negli ultimi giri. Questo oggi non succederebbe grazie all'elettronica, ma non mi piace in motogp vedere Simoncelli ( quando è in piedi) con il motore limitato nel finale di corsa.
Piuttosto che il drs preferisco comunque la formula consumi.