Alfa Romeo Bimotore record di velocità 1935

Dagli albori del 1900 fino alla F1 nel 1950

da Emerson » 18/05/2006, 22:59

[quote=""Niki""][quote=""Emerson""]...50 anni dopo ci provo' Gilles contro un F104 a reazione...[/quote]

:lol: :lol: :lol: :lol:
Perchè c'era anche qualche F104 ad elica?
:lol:[/quote]

No c'era una versione con ***** con scappellamento a destra... :lol:
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da Albyesoso » 19/05/2006, 8:32

:arrow: Emerson, informazioni interessanti, questo topic sta diventando una bella enciclopedia,
:arrow: riguardo alla gara di Tazio contro il biplano bè che dire non lo a battuto per un soffio, ricordo di aver visto il filmato di questa strana sfida che si svolse su un percorso ovale per 5 giri e non semplicemente su un rettilineo.

Grande onore a Tazio per quella strana sfida, ripetuta da Gilles Villeneuve nel 1981.
Avevo sempre sostenuto che Nuvolari fosse stato il primo ad eseguire una sfida del genere, è invece quache anno prima la sfida Auto contro Aereo era stata già provata dal pilota Emilio Materassi sulla sua Bugatti.
Nel 1927 Emilio sfida un caccia su una pista di un'ippodromo.
Alla fine anche in quel caso l'aereo vinse.
---Tazio Nuvolari l'asso indiscusso delle due e quattro ruote---
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da Emerson » 19/05/2006, 9:18

L'aereo era agli albori,ma gia' stava facendo vedere al mondo qual'era la macchina dominante del futuro...

Comunque tornando al topic,chi ha le collezioni degli anni '70 degli Autosprint(settimanale ma soprattutto,AS Mese e Anno) trovera' dei bellissimi ed esaurienti articoli di quegli anni,'20-'30 fatti da Cesare De Agostini,eminenza grigia dell'automobilismo epico,con bellissime immagini.
Mettere poi insieme tutti questi articoli farebbe un volume unico al mondo e definitivo su quegli anni. :wink:
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da eddiesachs » 06/12/2010, 12:31

[quote="Albyesoso"]
riguardo alla gara di Tazio contro il biplano bè che dire non lo a battuto per un soffio, ricordo di aver visto il filmato di questa strana sfida che si svolse su un percorso ovale per 5 giri e non semplicemente su un rettilineo.

Grande onore a Tazio per quella strana sfida, ripetuta da Gilles Villeneuve nel 1981.
Avevo sempre sostenuto che Nuvolari fosse stato il primo ad eseguire una sfida del genere, è invece quache anno prima la sfida Auto contro Aereo era stata già provata dal pilota Emilio Materassi sulla sua Bugatti.
Nel 1927 Emilio sfida un caccia su una pista di un'ippodromo.
Alla fine anche in quel caso l'aereo vinse.
[/quote]

Volevo precisare che l'avversario 'alato' di Emilio Materassi era stato il pilota toscano Vasco Magrini, se non sbaglio di Firenze. L'aereo doveva essere un residuato bellico della prima guerra mondiale di proprietà dello stesso Magrini.

Invece, l'avversario 'alato' di Tazio Nuvolari dovrebbe essere stato il pilota Vittorio Suster con un biplano biposto da allenamento e turismo dell'epoca, un Caproni Ca.100, il cosiddetto "Caproncino".

Non vorrei essere pedante, ma mi sembra di ricordare che la prima sfida auto-aereo si fosse tenuta negli Stati Uniti nel 1914.  :o

Comunque appena ho tempo verifico e vi faccio sapere.
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da eddiesachs » 06/12/2010, 14:17

Ragazzi, confermo le indicazioni che vi ho dato sugli avversari di Materassi e Nuvolari. Si trattava proprio di Vasco Magrini e Vittorio Suster.

Inoltre diverse fonti riportano che nel 1914 negli Stati Uniti il pilota Barney Oldfield si sfidò svariate volte (pare 35  :o) con l'aviatore Lincoln Beachey. Oldfield pilotava una Fiat.

In Wikipedia trovate le biografie di tutti e quattro questi personaggi.

Ecco una foto della sfida (o meglio, di una delle sfide) tra Oldfield e Beachey:

http://74.92.214.210/Photos/0510/X/0510015_5.jpg

Ripensandoci, a me sembra di aver visto più volte un vecchissimo breve filmato che potrebbe avere come soggetto Oldfield e Beachey.
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da Niki » 06/12/2010, 20:49

Danke, Eddie.
Che tempi irripetibili.
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da sundance76 » 06/12/2010, 23:04

Articolo di Aldo Zana, Ruoteclassiche di febbraio 2005.

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da Jackie_83 » 07/12/2010, 18:23

Pensa che la Bimotore corse fino ai primi anni '60 in Australia in gare locali e su sterrato con un motore Chevrolet mi pare  :scared:
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da sundance76 » 16/06/2013, 13:26

Da AS del giugno '75:

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da duvel » 16/06/2013, 13:36

Bello :thumbup1: :thumbup1:
Eloquente la prima parte dell'articolo, con la ancor più siderale differenza di allora tra i mezzi del comune automobilista da strada e quello da Grand Prix, rispetto all'epoca più moderna
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da Baldi » 16/06/2013, 19:24

Avevo letto poco tempo fa, ma adesso non ricordo dove, dovrei fare una ricerca, che la prima "bimotore" in realtà aveva due motori anteriori.
La potenza c'era ma si era rivelata un mezzo disastro, poichè l'eccessivo peso anteriore la rendeva paurosamente sottosterzante.

Da qui la scelta di posizionare un motore dietro al pilota.
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da sundance76 » 16/06/2013, 19:50

[quote="Baldi"]
Avevo letto poco tempo fa, ma adesso non ricordo dove, dovrei fare una ricerca, che la prima "bimotore" in realtà aveva due motori anteriori.
La potenza c'era ma si era rivelata un mezzo disastro, poichè l'eccessivo peso anteriore la rendeva paurosamente sottosterzante.

Da qui la scelta di posizionare un motore dietro al pilota.
[/quote]

Sì, era l'Alfa tipo A del 1931, che vinse pure a Pescara con Campari. Venne reputata troppo pericolosa (ci morì Gigione Arcangeli nei test precedenti al G.P. d'Italia), e dal 1932 sì passò alla Tipo B detta popolarmente P3.

Poi, nel '35, ecco la Bimotore vera e propria a cui è dedicato il topic.
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da eddiesachs » 16/06/2013, 23:05

L'Alfa Romeo Tipo A aveva due motori anteriori, mi sembra da un litro e mezzo di cilindrata ciascuno, posizionati affiancati.

La particolarità era che il motore di destra trasmetteva il moto unicamente alla ruota di destra, quello di sinistra alla ruota di sinistra, tramite due trasmissioni e due differenziali distinti.

Il problema consisteva nel fatto che se un motore fosse venuto a mancare o avesse avuto un calo di potenza o rendimento rispetto all'altro, ovviamente il pilota avrebbe avuto grandi (se non insormontabili) difficoltà a mantenere la vettura in strada.

Un retaggio della Tipo A fu conservato nella Tipo B, poi nota come P3. Infatti il motore era singolo, ma i due differenziali separati per ogni ruota furono mantenuti.
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da sundance76 » 16/06/2013, 23:26

[quote="eddiesachs"]

Un retaggio della Tipo A fu conservato nella Tipo B, poi nota come P3. Infatti il motore era singolo, ma i due differenziali separati per ogni ruota furono mantenuti.
[/quote]

...anche per abbassare leggermente il posto-guida  e quindi il baricentro, visto che i due alberi di trasmissione uscivano a V dal cambio, permettendo di inserire il sedile al centro.
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