La Mercedes nei Gran Premi ha vissuto la sua miglior stagione nel 1935: c'erano 14 Gran Premi internazionali, la Mercedes partecipò a 11 di questi, vincendone ben 9. Il suo pilota di punta, Caracciola, vinse 6 G.P. e divenne Campione d'Europa. Altre 3 vittorie furono colte da Luigi Fagioli.
Ma nel '36 le cose andarono molto male. Vi furono due vittorie a inizio stagione, Monaco e Tunisi, entrambe per merito di Caracciola, ma poi il 2° posto a Barcellona fu l'ultimo lampo prima di una serie di sconfitte ad opera dei rivali dell'Auto Union (dominatori della stagione con il nuovo astro Rosemeyer, che si laurea Campione d'Europa) e dell'Alfa, con Nuvolari che riesce a vincere alcuni GP sopperendo col talento alle manchevolezze della vettura.
La crisi del 1936 spinse la Mercedes a disertare diverse corse e a ristrutturare completamente la squadra per il 1937.
Fra il reparto Progettazione e il reparto Corse, fu creato il reparto Costruzione e Preparazione con a capo il giovane ingegnere Rudolf Uhlenaut (parlammo di lui nel topic su "I più grand progettisti"), bravo tanto come tecnico quanto come pilota (a volte si metteva al volante per collaudare personalmente le macchine, non raramente andando veloce quanto i piloti titolari).
E proprio tra il 1937 e il 1939 la Mercedes, su 29 corse, otterrà ben 19 vittorie, 19 secondi e 13 terzi posti.
Addirittura, in 6 occasioni la Mercedes occupò le prime tre piazze...
George Monkhouse, fotografo, giornalista e scrittore tra i migliori, ebbe modo di seguire di persona la squadra Mercedes come ospite in numerosi G.P. in quel triennio.
In queste pagine, tradotte in italiano, Monkhouse illustra l'organizzazione agonistica della Mercedes, in tutti i suoi aspetti, dalla progettazione ai campi di gara, comprese le tattiche e la metodologia di lavoro ai box.
Se in alcuni punti vi sembra banale, sappiate che la Mercedes fu la prima a stabilire tali standard che oggi a noi sembrano normali: