Mi riallaccio alla foto pubblicata nell'altra sezione con il racconto del momento, dall'autobiografia di Elly.
Dopo le prove ufficiali, Bernd pensa l'inaudito: far provare l'Auto Union a sua moglie.
Chiede il permesso a Feuereissen, fa approntare una vettura di riserva, un "muletto", e mette Elly davanti al fatto compiuto:
"Adesso provi la macchina".
Poi una serie infinita di raccomandazioni:
"Devi promettermi che vai molto adagio..."
"Non avere pericolose ambizioni..."
"Pensa agli altri che sono tutti volati fuori..."
"Non farmi vergognare, pensa che mi sono preso la responsabilità per te".
Elly si mette il caschetto, entra nell'abitacolo, si cala gli occhialoni. E' pronta. Un giornalista non può tacere:
"Signor Rosemeyer, perchè vuole liberarsi così alla svelta di sua moglie?".
I meccanici spingono la macchina, Elly è in preda a un piacevole sgomento.
"Cauta premetti l'acceleratore. Brrr... cinquecento cavalli strapparono in avanti. Ci volle un giro prima che mi ambientassi. Ma, oh miracolo!, si poteva anche andare adagio con questo mostro. E le marce si lasciavano innestare a meraviglia, in modo facilissimo".
Nonostante la forte tentazione, obbedisce. Il secondo giro è notevolmente più "vivace", poi ecco il segnale dal box: la prova è finita.
"Bernd, sono così entusiasta e così riconoscente. E' stato fantastico".
"Meno male che sei di nuovo qui, sana. Sul rettilineo, però, avresti potuto dare tranquillamente un'accelerata in più, così avresti toccato i 200 all'ora!".
"Vecchio briccone, prima mi scongiuri di andare piano, poi ti lamenti...".