EIFEL 1934, l'argento-Mercedes e Fagioli "disobbediente"

Dagli albori del 1900 fino alla F1 nel 1950

da sundance76 » 10/01/2011, 22:28

Come ben sapete tutti, nel 1934 entrava in vigore la nuova Formula Internazionale per i Gran Premi, che prevedeva un peso massimo di 750 kg, lasciando libera la cilindrata.

Contemporaneamente, Mercedes e Auto Union (cioè la Germania) con la strapotenza dei loro marchi-oro e della loro tecnologia scendevano in pista a sfidare il dominio Alfa.

Le macchine tedesche si presentarono all'AVUS a fine maggio, ma solo l'Auto Union partecipò alla gara (terza con Momberger nel giorno della vittoria di Guy Moll con l'Alfa P3 Aerodinamica), mentre la Mercedes si ritirò dopo le prove.

Quindi la gara dell'Eifel, inizio giugno, fu il vero debutto della Mercedes, che vinse la corsa con Manfred von Brauchitsch (pilota a cui abbiamo dedicato un topic). Stuck su Auto Union giunse secondo.

Questa gara (l'Eifel si disputava al 'Ring, una sorta di anteprima primaverile rispetto al GP di Germania che si correva a luglio sulla stessa pista) rappresenta anche la sede di due "leggendari" episodi, i cui fondamenti si sono col tempo confusi nella nebbia del mito.

Il primo, è quello di cui già parlammo: la Mercedes, secondo le parole del non sempre attendibile Neubauer (ds Mercedes), risultò sovrappeso nelle prove, e quindi si decise di grattare via la vernice bianca (colore nazionale tedesco fino ad allora) risparmiando 5 chili e rientrando così nel peso e, sempre secondo la leggenda, da quel giorno le macchine tedesche (quindi anche l'Auto Union? ) sono sempre state di colore argento, cioè il colore della carrozzeria grezza senza la vernice bianca grattata via.

Ma sappiamo che l'Auto Union, già nella gara precedente all'AVUS (dove la Mercedes non partecipò) aveva già la carrozzeria argento!!!
E inoltre trovai una vecchia intervista a un operaio Mercedes che ricordava che le vetture prima della gara all'Eifel GP erano già state allestite in fabbrica col colore argento, cosa che smentisce Neubauer, secondo cui l'operazione fu fatta sulla pista nei giorni di prove e delle verifiche regolamentari del peso...

L'altro "mistero" della gara, fu la famosa intemperanza di Luigi Fagioli (appena ingaggiato dalla Mercedes dopo aver vinto il titolo italiano '33 con l'Alfa di Ferrari ai danni del "traditore" Nuvolari su Maserati) che non volle obbedire agli ordini di scuderia di Neubauer che gli imponeva di far passare von Brauchitsch (poi vincitore).
Si è sempre detto che Fagioli, dopo due burrascose soste ai box condite da animatissime discussioni con Neubauer, abbandonò poi volontariamente (e clamorosamente) la vettura perfettamente funzionante ai bordi del circuito. Sarà del tutto vero? O è una leggenda? Le fonti non sono sempre concordi.

Io purtroppo non conosco il tedesco, ma qui di seguito c'è una fonte che promette di essere interessantissima per "risolvere" i dubbi sui due famosi e leggendari episodi, perchè oltre all'articolo stesso, ci sono anche moltissime scannerizzazioni di altri articoli tratti da riviste. Se era in lingua inglese, mi sarei sobbarcato io stesso tutto il lavoro di traduzione, ma ora devo chiedere aiuto a qualcuno di voi, o magari a Niki, la cui morosa è di madrelingua tedesca. Guardate un pò qui:

http://www.axos.nl/retrorace/silberpfeile/index.htm

http://www.axos.nl/retrorace/silberpfeile/index2.htm
Ultima modifica di sundance76 il 10/01/2011, 22:36, modificato 1 volta in totale.
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da jeanpierresarti » 11/01/2011, 16:23

non ti parlo più perchè non sai il tedesco!
ora effettuo una registrazione vocale di questo tuo intervento, lo leggo ad alta voce e lo registro sul telefonino inserendolo come tono di chiamata.
:o
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da sundance76 » 11/01/2011, 18:53

[quote="jeanpierresarti"]
non ti parlo più perchè non sai il tedesco!
ora effettuo una registrazione vocale di questo tuo intervento, lo leggo ad alta voce e lo registro sul telefonino inserendolo come tono di chiamata.
:o
[/quote]

:asd:

Scherzi a parte, mi rode il non saper leggere tutta quella roba...
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da sundance76 » 12/01/2011, 12:48

Ovviamente se cliccate sulle pagine in bianco inserite nell'articolo, esse si ingrandiscono.
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da Die Mensch-Maschine » 12/01/2011, 15:10

La mia conoscenza del tedesco si ferma a: "Eine pfeffersteak mit kartoffeln und eine grosse bier, danke". Però mi sono consolato con le immagini.  :thumbup1:
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da sundance76 » 12/01/2011, 16:36

Anche se trovassi chi sa tradurlo, sarebbe un lavoro enorme.

Ma mi accontenterei anche solo di sapere a grandi linee se nell'articolo ci sono conclusioni sui quesiti oggetto del topic.
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da sundance76 » 02/11/2011, 23:56

Finalmente ho "propinato" ad una mia amica, insegnante di tedesco, tutte quelle infinite pagine in lingua teutonica contenute nei link indicati nel primo post, e il responso è una conferma: il mito secondo cui le macchine tedesche sono argentee in seguito alla sgrattata dell'originaria vernice bianca è appunto solo un mito, del tutto inventato.

D'altronde, come già scrissi nel primo post, avevo trovato testimonianze in tal senso su alcuni siti in inglese.

Peccato che ho dimenticato di domandarle se c'erano accenni anche alle intemperanze e insofferenze di Fagioli agli ordini di scuderia di Neubauer :-\

Mi toccherà romperle di nuovo le scatole..
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da Pedro59 » 03/11/2011, 10:01

[quote="sundance76"]
Finalmente ho "propinato" ad una mia amica, insegnante di tedesco, tutte quelle infinite pagine in lingua teutonica contenute nei link indicati nel primo post, e il responso è una conferma: il mito secondo cui le macchine tedesche sono argentee in seguito alla sgrattata dell'originaria vernice bianca è appunto solo un mito, del tutto inventato.

D'altronde, come già scrissi nel primo post, avevo trovato testimonianze in tal senso su alcuni siti in inglese.

Peccato che ho dimenticato di domandarle se c'erano accenni anche alle intemperanze e insofferenze di Fagioli agli ordini di scuderia di Neubauer :-\

Mi toccherà romperle di nuovo le scatole..
[/quote]

Peccato perché la storia delle frecce d'argento divenute tali perché sverniciate  era davvero bella...
Sarà duro farne a meno.
Su Fagioli ho letto spesso che mal sopportava l'ombra di Caracciola, e che in più di un'occasione con Neubauer si sfiorò lo scontro fisico...
Nelle mie ricerche sulla Mille Miglia avevo trovato da qualche parte che i tre (Fagioli, Caracciola e Neubauer) si erano rappacificati solo nel 1952 quando avevano partecipato su diverse sponde e con diversa fortuna alla grande corsa.In quell'occasione Luigi Fagioli, che correva con una Lancia Aurelia, disputò forse la sua corsa più bella, un autentico "canto del cigno" (o meglio "rombo del cigno" per dirla come Littlewomen che Deo Gratias torna in pianta stabile in AS...) visto che sarebbe scomparso poco dopo per i postumi di un incidente al GP di Montecarlo disputato, quell'anno, con vetture tipo Sport.
A parziale scusante dei tedeschi va detto che Fagioli non era un carattere facile, basta ricordare che quando nel 1950, a Monza, perse il titolo di primo Campione del Mondo di F1 a favore di Farina (che lui sosteneva lo avesse buttato fuori pista...), si presentò a cercarlo con in mano una grossa chiave inglese (o secondo alcuni altri con la mazza con cui si serravano i dadi Rudge delle ruote a raggi, ma questa è l'unica variante che ho trovato... :laugh:).
Poiché Nino Farina non era, a sua volta, tipo da lasciarsi intimidire mi sono sempre chiesto come possa essere finita bene...
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da sundance76 » 03/11/2011, 10:14

Proprio così. Infatti, come abbiamo visto nel topic su Fagioli, a Tripoli nel '37 dopo le prove l'italiano (passato all'Auto Union) andò nei box Mercedes con un martello in mano cercando l'ex-compagno ma sempre rivale Caracciola  :asd:

Quelle pagine linkate si riferiscono solo all'Eifel '34, esordio della Mercedes e di Fagioli alla guida di esse. Voglio verificare se sia vero che egli, di sicuro insofferente agli ordini, abbia veramente abbandonato la vettura perfettamente funzionante sul ciglio della strada, o se è accaduto da altre parti (anche in Belgio ebbe screzi con Neubauer...).
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da sundance76 » 03/11/2011, 10:18

Sul sito "The Golden Era of GP racing" nella cronaca di Spa-Francorchamps '35 ho trovato questo:

"After the pit stops Fagioli started to close the gap to Caracciola. Soon the Mercedes drivers were fighting each other all over the track with a fist shaking Fagioli trying to pass Caracciola, who refused to give his team mate any room. A furious Neubauer decided to call in Fagioli again. Just as in the Eifelrennen 1934 Fagioli's stop was followed by some multilingual shouting between the driver and the team manager and just as in the Eifelrennen Fagioli just stepped out of his car and retired. Neubauer had to call for an astonished von Brauchitsch to come and take over".
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da sundance76 » 03/11/2011, 10:21

Ecco, qui lo dicono chiaramente:

http://www.kolumbus.fi/leif.snellman/gp342.htm#15

"[..]  This is the race when according to Alfred Neubauer in his book "Männer, Frauen und Motoren" the Silver Arrows legend was born as the Mercedes-Benz cars were stripped of their white paint to clear the 750 kg weight limit. it is now established that the 1934 race was in fact run as a Formula Libre event with no weight limits and that Neubauer's story is DEFINITELY fictous. "

Riguardo a Fagioli:

"Halfway through the race the Mercedes cars came in for tanking and a furious Fagioli started a bilingual verbal fight with team leader Neubauer over the team orders. Fagioli went off again but then, with one lap to go, simply abandoned his Mercedes on the track in disgust, giving Neubauer a taste of things to come."
Ultima modifica di sundance76 il 24/04/2012, 19:40, modificato 1 volta in totale.
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da Powerslide » 03/11/2011, 11:40

Confesso che prima di capitare in gpx, dove pascolano assatanati di vintage come sun e Pedro, avevo sempre snobbato l'automobilismo precedente alla seconda guerra. Grave errore, forse perdonabile perchè da ragazzini si è (era?) più portati a proiettarsi nel futuro e a considerare il passato alla stregua di vecchie reliquie scovate in un baule in sofitta.
Oggi, con una visione diversa della vita e senza l'assillo dei tempi stretti dettati dalle corse, mi piace riconsiderare il tutto in una luce più equa.

Comunque anche 50 anni fa avevo sentito parlare dello sverniciamento delle Frecce d'Argento per rientrare nel peso massimo ammesso ed era un fatto che davo per acquisito nel mio baglio di sapere. Scoprire oggi che, forse, era una panzana un po' mi rattrista.
Strano però che una certezza nel 1960, quindi più fresca e verificabile, possa essere smentita nel 2010. Cosa c'era da nascondere? O forse era solo l'abitudine a condire la realtà con un pizzico di fantasia e renderla più intrigante.
O forse si decise proprio all'ultimo momento, a Mercedes già sverniciate, di correre quel gp con la formula libera perchè altrimenti troppo vetture sarebbero state fuori peso.
O forse i tedeschi trovarono per primi l'uovo di Colombo che "meno massa = maggiori prestazioni" e per confondere le acque s'inventarono la storiella del regolamento sul peso.

Una cosa però è certa: la formula del peso massimo ammissibile era, per dirla alla Fantozzi, una cagata pazzesca! Per limitare la potenza, spesso ottenuta con motori giganteschi e quindi pesanti, si era deciso di limitare proprio questo valore trascurando il fatto che per rientrare nel limite, molti avrebbero limato altri organi meccanici rendendo le vetture ancora più pericolose di quanto non fossero già intrensicamente.
Sui nefasti effetti di questi sconsiderati, ma obbligatori, alleggerimenti lascio la parola a chi è più preparato.

Riflessione a margine: ma è possibile che il nostro sport sia sempre stato legiferato da ignoranti e incompetenti? 
Io non accetto che per trovare l’effetto suolo si debba strisciare per terra. Secondo me è assurdo, è immorale da un punto di vista tecnico. (Mauro Forghieri)
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da Pedro59 » 03/11/2011, 18:02

[quote="Powerslide"]
Confesso che prima di capitare in gpx, dove pascolano assatanati di vintage come sun e Pedro, avevo sempre snobbato l'automobilismo precedente alla seconda guerra. Grave errore, forse perdonabile perchè da ragazzini si è (era?) più portati a proiettarsi nel futuro e a considerare il passato alla stregua di vecchie reliquie scovate in un baule in sofitta.
Oggi, con una visione diversa della vita e senza l'assillo dei tempi stretti dettati dalle corse, mi piace riconsiderare il tutto in una luce più equa.

Comunque anche 50 anni fa avevo sentito parlare dello sverniciamento delle Frecce d'Argento per rientrare nel peso massimo ammesso ed era un fatto che davo per acquisito nel mio baglio di sapere. Scoprire oggi che, forse, era una panzana un po' mi rattrista.
Strano però che una certezza nel 1960, quindi più fresca e verificabile, possa essere smentita nel 2010. Cosa c'era da nascondere? O forse era solo l'abitudine a condire la realtà con un pizzico di fantasia e renderla più intrigante.
O forse si decise proprio all'ultimo momento, a Mercedes già sverniciate, di correre quel gp con la formula libera perchè altrimenti troppo vetture sarebbero state fuori peso.
O forse i tedeschi trovarono per primi l'uovo di Colombo che "meno massa = maggiori prestazioni" e per confondere le acque s'inventarono la storiella del regolamento sul peso.

Una cosa però è certa: la formula del peso massimo ammissibile era, per dirla alla Fantozzi, una cagata pazzesca! Per limitare la potenza, spesso ottenuta con motori giganteschi e quindi pesanti, si era deciso di limitare proprio questo valore trascurando il fatto che per rientrare nel limite, molti avrebbero limato altri organi meccanici rendendo le vetture ancora più pericolose di quanto non fossero già intrensicamente.
Sui nefasti effetti di questi sconsiderati, ma obbligatori, alleggerimenti lascio la parola a chi è più preparato.

Riflessione a margine: ma è possibile che il nostro sport sia sempre stato legiferato da ignoranti e incompetenti? 

[/quote]

Mastro Power,
ho già confessato di essermi perdutamente invaghito dell'era pionieristica, quando mi ci sono imbattuto nelle mie ricerche per il Mugello, prima, e per Materassi, poi.
In confronto a me l'enciclopedico Sunny è un modernista, la mia competenza, infatti, si ferma agli anni venti, diciamo che va dal 1919 alla morte di Gastone Brilli-Peri, piede di piombo per eccellenza.
Anche per me è un vulnus l'aver scoperto che le Mercedes non erano diventate argentee per necessità ...tecnica, ma per vezzo.

Ho fatto qualche ricerca e qualche considerazione sulla scelta della Commissione Tecnica di imporre la formula dei 750 Kg.
Quello che li aveva spinti era il tentativo, fino ad allora sempre frustrato, di ridurre le potenze a disposizione delle auto da corsa. I regolamenti fino a quel momento avevano fissato limiti di cilindrata. Si era passati dai 4500cc della Formula Grand Prix del 1914 ai 2000cc del 1925, ai 1500cc del 1926, senza però ottenere risultati accettabili.
Allora, un po' da belle gioie decisero di limitare il peso ragionando più o meno così: "con la tecnologia a disposizione nessuno riuscirà a far crescere la potenza dei  motori restando nel limite di peso imposto per l'automobile".
Va anche detto che all'epoca, ancor più di ora, queste Commissioni di tecnico avevano solo il nome.
Nessuno dei grandi tecnici dell'epoca vi ebbe (che io sappia) voce in capitolo. Erano spesso zeppe di bei nomi dell'aristocrazia, terrorizzati da dover imporre delle valutazioni complesse ( e costose) per i necessari controlli che certificassero la regolarità di una macchina.
Il peso li affascinò, a mio avviso, per la semplicità. E perché lo capivano anche loro.
Non vorrei sembrare esagerato, ma vi racconto un episodio che ho scoperto e che, a mio avviso, la dice lunga sulle Commissioni e le loro competenze.
Nel 1924 (cito a memoria, quindi potrei sbagliare anno) un certo Mora agente della Diatto a Barcellona convince la casa piemontese a partecipare con un pilota ufficiale alla corsa in salita della "Rabassada" (che alcuni in italia chiamano "Rebassada") che si disputava nei dintorni della città catalana. Il pilota prescelto era stato Alfieri Maserati, che definire pilota era ed è riduttivo. Alfieri aveva appena progettato e realizzato un motore 8 cilindri 2000cc compliant con la nuova formula Grand Prix. Era un vero gioiello della meccanica e con una macchina equipaggiata con questo motore era iscritto alla corsa.
Per motivi mai chiariti, la notte precedente alla corsa, lui e i meccanici della Diatto lo sostituirono con un 3000cc col quale Maserati prese il via il giorno dopo.
Una simile scelta, discutibile dal punto di vista sportivo quanto si vuole, presuppone comunque la valutazione di poterla far franca...
Al termine della gara di Maserati non venne pubblicato il risultato.  Successivamente la sua auto venne esclusa dalla classifica. Era successo che De Vizcaya, il vincitore, era stato avvertito del magheggio e aveva sporto reclamo. Alle verifiche tecniche si erano accorti che qualcosa non andava (c'era appena un litro di differenza...), ma si limitarono a escluderlo dalla classifica senza squalificarlo.
La squalifica, per cinque anni, arrivo sette mesi dopo e fu in un primo tempo estesa a Mora e alla stessa Diatto, quest'ultima poi riabilitata.
Nel frattempo Alfieri aveva potuto correre il Gran Premio di San Sebastian e diverse altre corse riscuotendo i premi di partenza e di arrivo... un bel gruzzoletto. Non solo ma la squalifica gli fu presto condonata in toto e da subito estesa solo alle gare internazionali.
Logico pensare ad una verifica semplice, rapida, indiscutibile: e cosa meglio di una bilancia ?
Oltretutto il sistema prometteva di essere quanto mai efficace in quanto tarpava i progettisti.     
Si sbagliarono non per uno, ma per due motivi:
prima cosa, come hai detto tu, i costruttori, ma anche quelli che ora chiameremmo assemblatori, cominciarono a risparmiare sul peso di altre componenti riducendo drasticamente la sicurezza (già ai minimi storici)
seconda cosa, i progressi nella metallurgia, sotto la spinta della produzione aeronautica militare (soprattutto in una Germania che si preparava al riarmo), fecero sì presto che i motori, a parità di peso, triplicassero la loro potenza.
Le conseguenze furono presto tangibili.
Decisamente, concordo con te mastro Power, gli attuali padroni del vapore avevano predecessori alla loro altezza... :cursing:
 
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da jeanpierresarti » 04/11/2011, 15:08

grazie a tutti per gli aneddoti storici !  :o
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da The King of Spa » 04/11/2011, 15:25

forse il limite del peso era dettato anche dal fatto che i freni dell'epoca mal sopportavano masse elevate?
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