[quote="Powerslide"]
Confesso che prima di capitare in gpx, dove pascolano assatanati di vintage come sun e Pedro, avevo sempre snobbato l'automobilismo precedente alla seconda guerra. Grave errore, forse perdonabile perchè da ragazzini si è (era?) più portati a proiettarsi nel futuro e a considerare il passato alla stregua di vecchie reliquie scovate in un baule in sofitta.
Oggi, con una visione diversa della vita e senza l'assillo dei tempi stretti dettati dalle corse, mi piace riconsiderare il tutto in una luce più equa.
Comunque anche 50 anni fa avevo sentito parlare dello sverniciamento delle Frecce d'Argento per rientrare nel peso massimo ammesso ed era un fatto che davo per acquisito nel mio baglio di sapere. Scoprire oggi che, forse, era una panzana un po' mi rattrista.
Strano però che una certezza nel 1960, quindi più fresca e verificabile, possa essere smentita nel 2010. Cosa c'era da nascondere? O forse era solo l'abitudine a condire la realtà con un pizzico di fantasia e renderla più intrigante.
O forse si decise proprio all'ultimo momento, a Mercedes già sverniciate, di correre quel gp con la formula libera perchè altrimenti troppo vetture sarebbero state fuori peso.
O forse i tedeschi trovarono per primi l'uovo di Colombo che "meno massa = maggiori prestazioni" e per confondere le acque s'inventarono la storiella del regolamento sul peso.
Una cosa però è certa: la formula del peso massimo ammissibile era, per dirla alla Fantozzi, una cagata pazzesca! Per limitare la potenza, spesso ottenuta con motori giganteschi e quindi pesanti, si era deciso di limitare proprio questo valore trascurando il fatto che per rientrare nel limite, molti avrebbero limato altri organi meccanici rendendo le vetture ancora più pericolose di quanto non fossero già intrensicamente.Sui nefasti effetti di questi sconsiderati, ma obbligatori, alleggerimenti lascio la parola a chi è più preparato.
Riflessione a margine: ma è possibile che il nostro sport sia sempre stato legiferato da ignoranti e incompetenti?
[/quote]
In effetti la formula del peso massimo di 750 kg del 1934-1937 è una acclarata aberrazione, e lo si constatò sin dalle prime gare del 1934, in cui le monoposto andarono nettamente più veloci del 1933.
A Monthlèry, Gran Premio di Francia '34, il primo grande "scontro al vertice" tra Mercedes, Auto Union, Alfa-Ferrari, Bugatti e Maserati, vennero demoliti i precedenti records.
Infatti il record stabilito in prova da Campari nel '33 (poi vincitore anche del GP con la Maserati) era 5'19", ma nel 1934 Fagioli su Mercedes in prova fece 5'11"8...
Non solo. Nei test delle settimane prima della corsa, von Brauchitsch aveva addirittura fatto segnare 5'05"6...
In gara il giro veloce sarà dell'Alfa del vincitore Chiron, con 5'06"0.... Quindi anche le vecchie Alfa P3, progettate originariamente per la Formula Libera del 1932, riuscivano a tener botta per il momento, pur con le norme '34.
Ma questa vittoria di Chiron sarà anche l'ultima della stagione per le Alfa di Enzo Ferrari. Dopo, domineranno sempre le squadre tedesche Mercedes e Auto Union. La P3 ebbe però il suo ultimo momento di gloria l'anno successivo, nel famoso GP di Germania vinto da Nuvolari.
Riguardo la pericolosità di queste macchine della formula 750kg, non so dare una valutazione ben definita.
Nel quadriennio della formula del peso massimo (1934-1937) i piloti morti in gara nei GP più importanti furono:
- Guy Moll - Alfa (Pescara 1934)
- Hugh Hamilton - Maserati (Svizzera 1934)
- Ernst von Delius - Auto Union (Germania 1937)
Poi, nella gara minore di Deauville nel 1936, morì Chambost su Maserati al 7° giro, mentre al 58° perì tra le fiamme anche Marcel Lehoux (il mentore di Moll) per uno scontro col roccioso Nino Farina (il futuro iridato 1950 fu coinvolto anche nell'incidente che costò la vita ad Hartmann a Tripoli '38, ma con vetture che rispondevano alla nuova formula regolamentare dei 3000 sovralimentati o 4500 aspirati, mentre Hartmann correva con una Voiturette, in pratica una F2 da 1500 cc).