Il record di Mefistofele

Dagli albori del 1900 fino alla F1 nel 1950

da Niki » 22/05/2010, 8:48

Era il 1922 e John Duff, che da lì a poco avrebbe preso parte all'avventura dei “Bentley Boys” vincendo la 24 Ore di Le Mans con la famosa auto inglese, stava gareggiando sul circuito di Brooklands, nel Surrey, con una Fiat SB4 da Gran Premio vecchia quasi di vent'anni. L'auto, di concezione ormai antiquata, disponeva di un motore a quattro cilindri da 18 litri che era costituito praticamente da due motori bicilindrici connessi tramite i blocchi motore, con trasmissione finale a catena. Ad un certo punto della gara accade l'irreparabile: uno dei due blocchi motore esplode volando in aria attraverso il cofano motore, portando con se  i cilindri, il confano stesso e tutte le altre componenti che sfiorano Duff seduto al posto di guida.
L'auto è ormai inservibile e Duff accetta la richiesta fattagli da Ernest Eldridge, un pilota poco conosciuto che aveva gareggiato in qualche tentativo di battere il record mondiale di velocità, spesso con auto su ci erano montati motori aeronautici.
Eldridge sa già cosa vuole ottenere nel momento in cui acquista il rottame della Fiat. La prima cosa che fa è di dotarla di un motore aeronautico Fiat A12 a sei cilindri in linea, per una cubatura di 21.700 cc. Apporta anche una serie di migliorie al sistema di alimentazione adottando 4 valvole per cilindro così da raggiungere i 320 cv di potenza. Oltre a ciò installa nell'abitacolo un serbatoio di ossigeno con cui spingere ancora di più il motore.

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Lo chassis deve essere allungato per ospitare l'enorme motore, e la leggenda vuole che per fare ciò sia stata usata una parte di un telaio prelevato da un autobus londinese rottamato.
La forma dell'auto guadagna da questa modifica, risultando più allungata e con le ruote anteriori molto avanzate rispetto al radiatore, cosa inedita per le auto da record dell'epoca, mentre per il resto la meccanica rimane quella della originale SB4 con trasmissione finale a doppia catena e freni alle sole ruote posteriori.

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Il 6 luglio 1924 è il giorno della sfida.
Ad Arpajon, vicino Monthléry, si presentano due squadre per aggiudicarsi il record mondiale di velocità sul chilometro lanciato: la casa francese Delage con un modello La Torpille V12 ufficiale affidato a René Thomas ed accreditato di una potenza di 320 cv., Ernest Eldridge invece con la sua Fiat SB4 Eldridge ribattezzata subito Mefistofele dagli spettatori francesi, a causa del rumore infernale prodotto dagli scarichi liberi.
In effetti per le persone presenti sul posto a quel tempo, la vista di quel mostro dipinto di nero deve essere stata poco rassicurante: a parte il frastuono assordante, durante la marcia l'auto sprizzava fumo dal cofano motore e fiammate dagli scarichi, oltre a ciò aveva un incedere serpeggiante per via della potenza del motore sovradimensionato sia per il telaio che lo ospitava, sia per le sospensioni. Tutto ciò faceva si che sembrasse che l'auto si sarebbe schiantata da un momento all'altro.
Nelle prove sostenute sul tracciato di Brooklands, la Mefistofele si era dimostrata veramente un demonio da condurre sui banking del tracciato britannico.
Ma anche sullo stretto rettilineo alberato di Arpajon, Eldridge dovette usare tutta la propria esperienza e tutta l'incoscenza di cui disponeva per tenere in strada quel mostro sbuffante.

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Vestendo solo maglioncini di lana senza né caschi né altre protezioni di sorta Eldridge, insieme al suo copilota e meccanico John Ames, si lancia lungo la strada spingendo sull'acceleratore ed usando tutta la forza di cui dispone per controllare il serpeggiare dell'auto che procede sempre più veloce. Nel frattempo Ames, oltre a cercare di tenersi aggrappato a qualcosa per non volare fuori dall'abitacolo, è impegnato a controllare la pressione del carburante tramite una pompa manuale e, allo stesso tempo, ad alimentare il motore con l'ossigeno contenuto nel serbatoio ogni volta che Eldridge lo richiede, dovendolo urlare a causa del rumore infernale.
Un giornalista presente sul posto definì una “vista terrificante” questa auto dall'incedere serpeggiante che richiedeva uno sforzo enorme per essere tenuta in strada.
Nonostante ciò Eldridge non alza il piede ed alla fine delle due tornate ottiene la velocità media di 143,26 miglia orarie (230,55 km/h), che batte il record precedente.

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Alla Delage però sporgono reclamo quando si accorgono che l'auto di Eldridge non dispone di retromarcia, cosa che invece il regolamento prevede.
Il record non viene omologato ed il pilota britannico è costretto a recarsi in una officina di Parigi per modificare l'auto.
Il momento è favorevole ai francesi. Lo stesso giorno René Thomas si lancia all'inseguimento del record sulla sua La Torpille V12 ed alla fine dei due passaggi riesce a batterlo: con la velocità media di 143,31 miglia orarie (230,63 km/h), il pilota francese diventa il nuovo detentore del record mondiale di velocità sul chilometro lanciato.

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Per celebrare il trionfo i transalpini portano l'auto al principale showroom Delage a Parigi, agli Champs Elysées, dove viene messa in bella mostra.
Ma la vittoria dei francesi deve scontrarsi con un Mefistofele...
Il 12 luglio Eldridge si presenta di nuovo ad Arpajon e questa volta l'auto dimostra di poter andare anche in retromarcia, anche se in modo convulso e per poco tempo.
Sempre accompagnato dal fido passeggero e meccanico Ames che quanto meno deve avere nervi d'acciaio come i suoi, Eldridge di lancia di nuovo sul rettilineo tra le due file di alberi con l'auto che sbuffa, urla, spara fiamme e procede come un serpente impazzito passando da un lato all'altro della strada, con Ames che pompa carburante e manda ossigeno al motore rombante.
La Mefistofele è più veloce che mai ed alla fine delle due tornate il fresco record di Thomas è battuto: alla velocità media di 146,01 mph (234,97 km/h), Ernest A. D. Eldridge su Fiat SB4 Eldridge è il nuovo detentore del record mondiale di velocità sul chilometro lanciato.

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Il record di Renée Thomas e della Delage è durato 6 giorni.
Allo stesso tempo questa è stata l'ultima volta che una strada pubblica è stata usata per il tentativo di battere il record mondiale di velocità.
La Delage usata da Thomas per stabilire il record, 6 giorni prima, faceva ancora bella mostra di se nello showroom a Parigi, esposta insieme ad una targa che pomposamente pubblicizzava il titolo guadagnato, quando Eldridge arrivò e parcheggiò la Fiat dall'altra parte della strada proprio di fronte lo showroom.

Due mesi e mezzo dopo, il 25 settembre 1924 a Pendine Sands, nel Galles, il britannico Malcolm Campbell sulla sua Sunbeam Blue Bird battè il record di Eldridge con una velocità media di 146,16 mph (235,22 km/h): appena 0,15 mph più veloce di Eldridge.
Ma questa è un'altra storia.

PS: la strada di Arpajon usata per il tentativo è ormai stata seppellita sotto un'autostrada, ma le due contendenti di questa storia meravigliosa sono ancora visibili in due musei.

PPS: ad oggi gli esperti non sono ancora riusciti a capire quale fosse il meccanismo diabolico che faceva muovere la Mefistofele in retromarcia, dato che  non ne è rimasta alcuna traccia.
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da sundance76 » 23/05/2010, 12:32

Grandissimo report sull'impresa di quella diabolica Fiat (e dei suoi coraggiosissimi piloti) :thumbup1:
Ultima modifica di sundance76 il 23/05/2010, 12:35, modificato 1 volta in totale.
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da Uitko » 23/05/2010, 15:27

Davvero interessante, tutte cose di cui ero all'oscuro  :o
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da gelax » 23/05/2010, 16:40

niki come storico è fantastico............... :thumbup: :thumbup: :thumbup:


è degli ultimi 30-40 anni che non ne capisce niente :001_tt2: :001_tt2: :001_tt2: :001_tt2:
Scrolla, scrolla pure fin che vuoi, tanto l'ultima goccia va a finire nella mutanda..............
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da Racer Cek » 23/05/2010, 19:39

grazie Niki per il racconto,ne ero totalmente all oscuro..... :-[
impressionante che avesse solo i freni posteriori!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! :scared:
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da Niki » 23/05/2010, 19:43

Quella dei pionieri è stata un'epoca magica ed irripetibile che beato chi ha vissuto di persona.
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da Elio11 » 13/10/2010, 16:54

A proposito di velocità mostruose, vi posto un interessante articolo tratto da Motorsport - Agosto 1990. (LSR = Land Speed Record). C'è anche un breve prospetto sulle massime velocità raggiunte nei primi quarant'anni del  XX secolo :

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da sundance76 » 13/10/2010, 18:03

Molto bello!! C'è anche la Bimotore, su cui abbiamo un apposito thread, e che arrivò quarta al GP di Tripoli 1935, e i tentativi di record di Mercedes e Auto Union.
A tal proposito, da parte mia, ora che ho lo scanner, posso inserire nel thread su Rosemeyer l'illuminante (e pieno di sorprese) servizio in italiano riguardo il suo incidente mortale uscito su Auto d'Epoca due anni fa.
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da duvel » 24/10/2010, 15:46

Vista ieri alla Mostra\scambio di Padova
difficile fare foto migliori data la ressa

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peccato il cofano chiuso...
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da Niki » 24/10/2010, 17:41

Bravissimo, bellissime. Hai fatto solo quelle? Sto pensando da qualche anno a fare un salto al museo della fiat a Torino per fare foto, ma non ho mai l'occasione.
Stupenda. Peccato che l'abbiano verniciata di rosso e ricostruito il posteriore. Ma meglio di niente.
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da Powerslide » 24/10/2010, 21:43

[quote="Niki"]
Bravissimo, bellissime. Hai fatto solo quelle? Sto pensando da qualche anno a fare un salto al museo della fiat a Torino per fare foto, ma non ho mai l'occasione.
Stupenda. Peccato che l'abbiano verniciata di rosso e ricostruito il posteriore. Ma meglio di niente.
[/quote]

Sinceramente l'ho sempre vista rossa, forse un po' più arancio, ma rossa.
Io non accetto che per trovare l’effetto suolo si debba strisciare per terra. Secondo me è assurdo, è immorale da un punto di vista tecnico. (Mauro Forghieri)
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da sundance76 » 24/10/2010, 21:43

[quote="duvel"]
peccato il cofano chiuso...
[/quote]

Eh eh, volevi vedere quel "mostro" di 22 litri, vero? Grazie per le foto  :thumbup1:
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da Niki » 24/10/2010, 22:22

Purtroppo la foto a colori all'epoca ancora non esisteva ma la macchina era verniciata sicuramente di nero, Power. La vernice rossa fu applicata al momento del restauro, fatto male per giunta proprio perchè la carrozzeria venne allungata nel posteriore, non si capisce per quale motivo. Ci sono diverse descrizioni che indicano il colore nero della carrozzeria.
Prima o poi però farò un salto a torino per riuscire a fare un servizio fotografico completo. Dopodichè passerò al kit che per ora è sopra l'armadio (all'interno non ci sta). :lol:
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da Powerslide » 24/10/2010, 22:43

Hai ragione: mi confondevo con la Itala, quella della Pechino-Parigi, che avevo vista esposta a Milano negli anni '60 (chissà poi se era l'originale o una copia?).
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da 330tr » 26/07/2012, 18:21



:o Prova su strada dal minuto 12:30 circa!!! Impressionante.. Chiedo agli esperti: ha qualche parentela con la Mefistofele? Qualcuno ha qualche info sul "mostro"? (chiedo venia ma il mio inglese è quasi nullo..)
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