NUVOLARI

[Niki]

Gran bell'articolo. E non mi stancherò mai di dire beati i fortunati che hanno vissuto quell'epoca superba.

[sundance76]

Finalmente, dopo 4 anni di assurde peregrinazioni, Tazio ha una degna sede museale:

[Niki]

A Mantova non vado troppo volentieri visto che ci ho fatto il militare, a parte le tante fie che ci sono (e i tanti finocchi), ma quando il museo sarà pronto ci andrò di corsa.

[Die Mensch-Maschine]

[quote="Niki"]
A Mantova non vado troppo volentieri visto che ci ho fatto il militare, a parte le tante fie che ci sono (e i tanti finocchi), ma quando il museo sarà pronto ci andrò di corsa.
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Una di quelle tante fie era una mia morosa, figurati anch'io quanto ci ritorno volentieri a Mantova... 
L'ultima volta sono stato proprio nella vecchia sede del Palazzo de Podestà, nel quale c'era anche una sezione del museo dedicata a Learco Guerra, e si capiva che stavano per cominciare i lavori di trasloco. Ora mi toccherà di tornarci.

[Prinz4L]

Passato a Mantova qualche settimana fa per lavoro: manco a dirlo pranzo con risotto "alla pilota" 

A Castel d'Ario non ho invece trovato poi molto da vedere, nonostante l'impegno del Club Nuvolari.

[Pedro59]

Ho ritrovato questo topic e dopo averne divorato i contenuti, vorrei dire qualcosa per contribuire alla discussione.
Premetto che, contrariamente a quella che è l'impressione che hanno avuto quasi tutti gli appassionati e addetti ai lavori che hanno letto il mio libro su Materassi, non è mia intenzione ridimensionare il mito di Tazio né di mettere in discussione le sue doti straordinarie di campione del volante e delle due ruote.
Cerco solo di dare una lettura oggettiva a certe situazioni.
Tazio Nuvolari è stato un pilota ed un centauro eccezionale, ma la sua figura ha ingiustamente messo in ombra altre figure straordinarie, spesso ricordate solo come sconfitti dal grande Tazio (per esempio Varzi).
Non è proprio così, se si vanno a leggere i risultati.
Varzi, in particolare, pur molto più giovane del grande Tazio gli ha dato spesso filo da torcere, e ad un certo punto della carriera godeva di una grande considerazione internazionale, pari, se non superiore a quella di Tazio. E lo stesso discorso vale per Fagioli, spesso, a mio avviso commettendo un errore, "classificato" come appartenente a una generazione successiva.
Quello che Nuvolari seppe gestire benissimo fu la cura della sua immagine, in questo aiutato dal fatto di incarnare il mito dell'eroe necessario alla propaganda del ventennio, simbolo dell'italica audacia.
Basta vedere come è stata mitizzata la vittoria del Nurburgring o la leggenda dei fari spenti alla Mille Miglia.
Brilli Peri, per esempio, qualche anno prima con una piccola Bugatti aveva fatto vedere i sorci verdi allo squadrone della Mercedes SSK 7 litri, piazzandosi al quarto posto (mi pare) al termine di una prestazione che avrebbe maritato ben altra considerazione di quella, scarsissima, in cui è tenuta. E' solo un esempio, ma se Von Brauchtisch non avesse subitto il dechappamento degli pneumatici, probabilmente la prestazione di Nuvolari, lo stesso eccezionale, sarebbe passata in secondo piano come accade per quel sottile diaframma che separa la vittoria dalla sconfitta.
In Italia conta, e si ricorda, solo chi vince, per questo Nuvolari è continuamente alla ribalta, mentre piloti con carriere molto più brevi, non vengono tenuti nella giusta considerazione.
Altro esempio: fa Nuvolari e Varzi si può dire che, prima dell'incidente di percorso del galliatese con Frau Pietsch, si fosse alla pari, come vittorie e sconfitte, in moto e auto, lo stesso vale per Materassi, che, seppure esclusa un'unica stagione disponesse di materiale senz'altro meno competitivo, può vantare, classifiche alla mano, risultati addirittura migliori.
Infine vi garantisco che conoscendone la vicenda sportiva con lo stesso dettaglio, Gastone Conte Brilli-Peri ha combinato acrobazie e imprese temerarie che poco o nulla hanno da invidiare al "mantovano volante".
Detto questo Tazio Nuvolari resta comunque a pieno titolo  - "il miglior pilota del passato,delprsente e del futuro"  - come sentenziò Herr Doktor Porsche qando ebbe lanotizia della sua morte.     

[sundance76]

Sono d'accordo con Pedro, come avevo già detto in un post precedente.

Varzi era solo diverso, ma non inferiore a Tazio. E lo stesso Luigi Fagioli è stato un grande asso in grado di rivaleggiare e battere tutti i migliori del suo tempo, in un arco di carriera anche lungo.

Peccato che, come in ogni cosa della vita, il tempo e la polvere lascino indietro tante figure e tanti avvenimenti.

[Niki]

Porca Eva (e Adamo) Pedro, avevo dimenticato il tuo libro su Materassi che devo prendere. Ultimamente sto poco attento.
Quoto quello che avete detto tu e Sun, anzi, qualche tempo fà pensavo al fatto di come Nuvolari, forse in anticipo sui tempi perchè non ho studiato a fondo quell'epoca, fosse bravo a "vendere" la propria immagine. Questo mi è venuto in mente vedendo il video relativo alla Coppa Acerbo, o forse era qualche altra gara, in cui il mantovano vestiva la maglietta gialla con le iniziali TN cucite su.
Gli altri generalmente avevano tutte o magliette normali.

[jackyickx]

Nuvolari era più anziano di Varzi di oltre 10 anni. Sicuramente la guerra pregiudicò molto di più la carriera del galliatese.

[Pedro59]

[quote="jackyickx"]
Nuvolari era più anziano di Varzi di oltre 10 anni. Sicuramente la guerra pregiudicò molto di più la carriera del galliatese.
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Vero Jacky, ma Varzi, come saprai, buttò via il suo immenso talento perdendo la retta via proprio nel culmine della carriera, quando dopo una stagione straordinaria con la Scuderia Ferrari, era passato all'ambiziosa Auto Union. Certo la guerra e le sue conseguenze lo penalizzarono non poco e la morte che lo colse al Bremgarten, proprio alla vigilia del primo Mondiale di F.1. gli impedì di chiudere in bellezza una carriera interrottasi per diversi anni. In quel Mondiale di F.1.  che si sarebbe disputato due anni dopo, ed al quale, sono sicuro avrebbe saputo essere, a quarantasei anni, uno dei principali protagonisti, facendo valere quelle sue doti di calcolatore glaciale unite alla capacità di essere sempre veloce "quanto bastava". Troppo vecchio ? Tutt'altro,  Fagioli, che sfiorò il titolo era di sei anni più anziano, mentre Farina, che lo conquistò, appena due anni più giovane. 
Su Nuvolari mi viene da dire anche che più che sapersi vendere, ebbe dei grandi cantori, che, forse proprio sul racconto, spesso mitizzato, delle sue imprese costruirono brillanti carriere. Non è tanto ilmito di Nuvolari a colpire, quanto l'oblio in cui sono caduti altri campioni altrettanto meritevoli di attenzione.

[Niki]

Credo che se vossi vissuto all'epoca, basandomi su quello che ho letto sui due, avrei preferito Varzi per lo stile di guida.

[jackyickx]

[quote="Pedro59"]
[quote="jackyickx"]
Nuvolari era più anziano di Varzi di oltre 10 anni. Sicuramente la guerra pregiudicò molto di più la carriera del galliatese.
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Vero Jacky, ma Varzi, come saprai, buttò via il suo immenso talento perdendo la retta via proprio nel culmine della carriera, quando dopo una stagione straordinaria con la Scuderia Ferrari, era passato all'ambiziosa Auto Union. Certo la guerra e le sue conseguenze lo penalizzarono non poco e la morte che lo colse al Bremgarten, proprio alla vigilia del primo Mondiale di F.1. gli impedì di chiudere in bellezza una carriera interrottasi per diversi anni. In quel Mondiale di F.1.  che si sarebbe disputato due anni dopo, ed al quale, sono sicuro avrebbe saputo essere, a quarantasei anni, uno dei principali protagonisti, facendo valere quelle sue doti di calcolatore glaciale unite alla capacità di essere sempre veloce "quanto bastava". Troppo vecchio ? Tutt'altro,  Fagioli, che sfiorò il titolo era di sei anni più anziano, mentre Farina, che lo conquistò, appena due anni più giovane.   
Su Nuvolari mi viene da dire anche che più che sapersi vendere, ebbe dei grandi cantori, che, forse proprio sul racconto, spesso mitizzato, delle sue imprese costruirono brillanti carriere. Non è tanto ilmito di Nuvolari a colpire, quanto l'oblio in cui sono caduti altri campioni altrettanto meritevoli di attenzione.
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È esattamente il mio pensiero. Per l'epoca dell'inizio del mondiale l'età di Varzi non era pregiudizievole per raggiungere risultati di eccellenza. se non ricordo male Varzi in quegli anni aveva già superato i problemi precedenti.

[sundance76]

Purtroppo il biennio '48-'49 scippò al neonato Mondiale piloti come Varzi (Berna '48 ), Trossi (male incurabile) e un altro asso come Wimille (Baires '49) che stava andando imponendosi come il più forte pilota di quel periodo.

[sundance76]

[sundance76]

In questi giorni a Milano Autoclassica, l'inossidabile Merzario ha portato a spasso la miticaAlfa 8C con cui Nuvolari vinse nel 1936 il GP d'Ungheria e la Coppa Ciano a Livorno (mentre a Barcellona vinse con la 12 cilindri).

http://www.youtube.com/watch?v=8ptmmXOhAws&feature=youtu.be

http://www.youtube.com/watch?v=Xpme8LAv2Kc