Dopo il 1924, in Inghilterra, vennero bandite le corse dalle strade. Tra le eccezioni a questa regola, l’isola di Man.
La Mannin Moar, una corsa per auto da gran premio, organizzata sull’Isola di Man dal 1933 al ‘35, come tutte le corse all’Isola di Man, presentava un’incredibile tasso di pericolo.
Il maestro di questa corsa, organizzata dal RAC, fu l’hon. Brian Lewis, il quale vinse tutte e tre le edizioni.
Il tracciato, era più veloce di quello di Montecarlo (che aveva creato la “moda” dei circuiti cittadini), le vetture, infatti, all’Isola di Man, raggiungevano i 105 km/h di velocità media, contro i 96 km/h di velocità media a Monaco.
Alla prima edizione del 1933, 9 vetture si presentarono al via.
La contesa per la vittoria si svolse tra Lewis, Eyston (che pilotavano delle Alfa Monza) e Rose-Richards (con la Bugatti).
Al via, Brackenbury prese la testa della gara, ma a Woodbourne Road, venne passato da Eyston, seguito da Lewis e Rose-Richard. Il primo giro si concluse con i piloti in questo ordine.
Dopo 5 giri, Eyston guidava la corsa, seguito ancora da Lewis, ad un secondo e Rose-Richards a 3 secondi.
Al passaggio successivo Lewis trovò lo spazio per passare Eyston a Bucks Road.
Dopo circa venti giri, Lewis era ancora il leader della corsa, con 30 secondi di vantaggio sul secondo, Rose-Richards. Lewis si fermò, quindi, per rifornire. Dopo 30 secondi di sosta, rientrò davani a Rose-Richards, con 5 secondi di vantaggio. Alle loro spalle, Eystone.
Tra Lewis e Rose-Richards, si svolse il duello per la vittoria, che durò sino a che Rose-Richards non ebbe problem al cambio, distaccandosi così da Lewis che andò, così, a vincere.
Nel 1934, Lewis vinse la corsa con l’Alfa P3, una vettura progettata da Vittorio Jano. Per la stagione 1935, Lewis guidò nella corsa all’Isola di Man, con il modello 59 della Bugatti, 3.3 litri. Con questa vettura, Lewis ottenne la terza vittoria nell’incredibile Mannin Moar, la corsa contro il pericolo.