Ragazzi, un mio amico giornalista mi ha avvisato della morte di Hans Ruesch, svizzero nato a Napoli, che ha corso da pilota privato nei Gran Premi degli anni '30 e poi si è dedicato con successo alla carriera di scrittore. Molti romanzi famosi diventati poi film di successo, e poi dagli anni '70 uno strenuo lottatore contro le menzogne e le violenze occulte delle multinazionali farmaceutiche.
Ecco il testo che mi hanno inviato, con un ricordo della "Fucina Editore" che aveva già deciso insieme ad Hans di ristampare il suo primo romanzo, l'unico ambientato nel mondo della Formula 1:
Penso possa interessare sapere, oltre alla notizia della scomparsa di Hans Ruesch, che il suo bellissimo romanzo sul mondo delle corse sarà ripubblicato dalla casa editrice Fucina.
Hans Ruesch, svizzero, ha avuto una dignitosa carriera di pilota alla fine degli anni Trenta. Con la sua scomparsa, rimane solamente Paul Pietsch tra i piloti che hanno corso in quel decennio.
Milioni di copie vendute, un autore poi dimenticato...
Lunedì 27 agosto è scomparso Hans Ruesch.
Novantaquattro anni, minato da un male che ha sopportato con il coraggio che ha caratterizzato la sua vita, si è spento nella sua casa di Lugano.
Fucina ha il rimpianto di non aver potuto ancor più a lungo averlo al fianco e per noi tutti, il non più cogliere nei suoi occhi quello sguardo profondo, denso di coraggio, umanità e determinazione, è qualcosa che ci mancherà.
Abbiamo l’orgoglio di avergli, negli ultimi mesi della sua vita, dato la certezza che il suo primo romanzo, "Il Numero Uno", sarebbe tornato a vivere; il romanzo che lo lanciò in quel mondo dove il saper condurre per mano il lettore e appassionarlo fino all’ultima pagina è dono di pochi.
Grazie Hans.
Nato a Napoli nel 1913 da genitori svizzeri, Hans Ruesch ha vissuto nel capoluogo campano fino all’età di dodici anni, per poi essere mandato oltralpe a finire gli studi. Dal 1932 al ’37 corre in automobile, arrivando a disputare i più famosi Gran Premi dell’epoca e a vincerne alcuni, come quello di Donington del 1936. Ed è partendo dalla sua esperienza di pilota che l’anno successivo scrive Il Numero Uno. Durante la guerra è in America, dove comincia a scrivere in inglese: prima racconti per riviste, poi romanzi. Nel 1950 pubblica il best seller Paese dalle ombre lunghe, che venderà due milioni e mezzo di copie. Seguono Paese dalle ombre corte (tre milioni di copie), Partita di caccia, Com’esser poveri, I Mammà e Papà, Ritorno alle ombre lunghe.
Nel 1955 Hollywood fa un film con Kirk Douglas dal suo libro sulle corse dal titolo "Destino sull'asfalto", nel 1959 segue la versione cinematografica del "Paese dalle ombre lunghe", con Anthony Quinn.
All’inizio degli anni Settanta, Ruesch abbandona i romanzi e nel ’76 pubblica Imperatrice nuda, un violento atto d’accusa contro la vivisezione. Un testo che gli costerà decine di processi e il sistematico boicottaggio dei suoi libri, ma che farà di lui una bandiera per tutti coloro che lottano per i diritti degli animali.
Il Numero Uno è uno dei migliori romanzi mai scritti sulle corse.
Il suo segreto è l’autore, Hans Ruesch, che prima di diventare un famoso scrittore è stato pilota e ha battuto l’asfalto degli autodromi degli anni Trenta, sfidando giganti dell’automobilismo quali Caracciola, Nuvolari, Seaman, Rosemeyer e Varzi. Ruesch racconta la storia di Erwin Lester, un corridore vittima di se stesso, del suo essere più pilota di tutti, più campione dei suoi avversari.
È la vicenda di un uomo che vince sulle piste ma perde nella vita, e che non riesce ad amare e a rendere felice la sua donna. Sempre primo al traguardo,lui diventa un uomo senza sogni e lei si innamora del suo giovane compagno di squadra.
Il finale è a sorpresa e tutt’altro che buonista.
Senza belletto e moralismi, la storia raccontata da Ruesch rimane quella di un uomo e di una donna che si innamorano per le loro diversità e che, sempre per queste, devono lasciarsi.
Ecco perché Il Numero Uno è un libro attuale nella sua verità e nei suoi temi, più che emblematici della vita di oggi.
maggiori informazioni su www.fucinaeditore.it