GUY MOLL, il primo pilota sensazionale

Dagli albori del 1900 fino alla F1 nel 1950

da TIGERfree » 05/09/2007, 10:03

[quote=""sundance76""]Ciao TIGERfree, benvenuto in questo forum!! Sono felicissimo di "conoscerti", seppur solo telematicamente!! Non sai quanti anni sono che cerco notizie su Guy Moll e sul Circuito del GP di Pescara!! E addirittura tu abiti lì, eccezionale!!

In mezzo agli innumerevoli piccoli "indizi" che ho raccolto, ho anche comprato il libro di Santuccione e Smoglica dal titolo "Il Circuito di Pescara 1924-1939" dove c'è una piccola foto della macchina incidentata.

Tu conosci il posto esatto? Sonno anni che mi dico di voler fare un giro sui 25 km del tracciato e rimando sempre, vorrei vedere il traguardo in piazza Duca degli Abbruzzi, la "Piazza Guy Moll" a Montesilvano e la famosa "esse" di Cappelle dove tante foto sono state scattate, magari con la rombante Mercedes di Caracciola che sfiorava una casa con le persiane aperte!!
A questo indirizzo c'è un forum dove un tizio inglese è stato sul circuito come è adesso e ha fatto delle foto per comparare tra presente e passato lo stato dei luoghi
http://forums.autosport.com/showthread. ... adid=79777

Scusate se mi sono fatto prendere dall'entusiasmo, ma è davvero raro trovare qualcuno che contemporaneamente si interessi a questa vicenda e abita lungo il vecchio circuito!!![/quote]

Ciao sundance76 come va tutto bene si?
Guarda riguardo al posto sicuro, esatto, non so ancora, ci sono racconti locali contrastanti, pero approssimativamente si anke perke successe al 17simo km quindi lo si trova ripercorrendo un po il circuito. Sono andato sul link del tizio inglese ho visto le foto, se guardi la foto 9 vedi la statale via VESTINA ,di cui ti parlavo nel messg precedente,iol ponte ke vi passa sopra e' la A14 ( L'AUTOSTRADA) io sono circa 30 mt dopo il ponte sulla destra, la casa e' sulla strada. Te lo sapevi ke MOLL aveva ottenuto il giro rekord al 15cesimo in soli 10'51" con una media di 149,672 KMorari ?
KE FENOMENO!!!!!!
E' davvero un peccato ke abbia dovuto morire cosi prematuramente e tragicamente. Sarebbe sicuramente divenuto un grandissimo campione anke se per me lo e' gia alla grande, peccato ke spesso viene dimenticato e non citato.
Sai anke riguardo alle cause dell'incidente non c'e' molta kiarezza, pare ci sia stato un contatto con ki lo precedeva, alcuni dicono, causato da una manovra da parte di ki lo precedeva non proprio pulita, ma kissa'.
Ciao amico sundance76 a presto dai e se vieni da ste parti fammelo sapere ti accompagno volentieri per il circuito ok? ciao ciao alla pross.
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da sundance76 » 05/09/2007, 11:45

TIGERfree, puoi star certo che presto ci vengo a Montesilvano, e ovviamente ti farò sapere!!

Sentite come lo scrittore Cesare De Agostini definiva Moll: " [..] Moll, questo Villeneuve tradotto in Algeria con cinquant'anni d'anticipo e incrociato con sangue francese e spagnolo...[...]"

E guardate con quanta poesia lo stesso De Agostini descriveva la passione di Enzo Ferrari per Moll e anche per Gilles:
"Gli è restato dentro con tutto il rimpianto di una cosa incompiuta, con la suggestione del sogno che irrompe nel sogno. Parla di lui con intatta ammirazione, mettendolo a respirare con i grandi di ogni tempo. In pieno caso Villeneuve, nel 1981, lo paragonava anzi lo mescolava a Gilles, ancora vivo e curvante. Si chiamava Guy Moll."
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da sundance76 » 06/09/2007, 17:43

Non so se qualcuno abbia letto l'episodio del Montenero '34 che ho riportato più sopra, narrato da Enzo Ferrari.

Ora voglio comunque narrare volta per volta alcune delle imprese di Moll, senza ordine cronologico, per far conoscere di quale immenso talento era dotato.

"Al Gran Premio di Francia '34 la Scuderia Ferrari aveva ottenuto una grande vittoria, battendo gli squadroni tedeschi della Mercedes e dell'Auto Union scesi da poco in grande stile nel mondo dei GP. Ma anche in Francia, Guy Moll fece sentire tutto il peso di una bravura difficilmente valutabile. Trossi (Presidente della Scuderia Ferrari) si era fermato ai box con la sua Alfa P3 mal messa: mancavano la prima e la terza marcia.
<< E' finita >> disse il conte biellese togliendosi il caschetto.
Moll, presente come riserva, stava scalpitando.
<< Prendo io la macchina? >> domandò.
Il responsabile dei box era Luigi Bazzi che lanciò un'occhiata interrogativa a Trossi.
<< Non potrei fare un giro per vedere come va? >> insisteva Moll.
Lo lasciarono andare. Cominciò a girare con prudenza, poi sempre più forte. Nettamente più forte di quello che aveva saputo fare Trossi. Ad un certo punto era riuscito a occupare la seconda posizione. Si fermò per un rifornimento e concluse in terza posizione dopo Chiron e Varzi." *

*Da "Enzo Ferrari, il sceriffo" di Cesare De Agostini. Conti 1985.


P.S. Il GP di Francia era lungo 500 km e durò quasi 4 ore.
Ultima modifica di sundance76 il 07/09/2007, 0:49, modificato 1 volta in totale.
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da Uitko » 06/09/2007, 22:00

davvero altri tempi, ora mi sto leggendo il libro "Il numero uno" un romanzo che narra proprio di un pilota di quelle epoche e sembra proprio di riviverne l'atmosfera, tutto più umano, rischioso, esplorativo.
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da TIGERfree » 06/09/2007, 22:51

Ciao a tutti invio questa foto del mitico GUY MOLL mentre affronta con ardore la mitica "esse" di CAPPELLE SUL TAVO CIRCUITO DI PESCARA "COPPA ACERBO".
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da Niki » 07/09/2007, 10:59

Quelle erano gare.
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da sundance76 » 08/09/2007, 10:01

Stagioni '32 e '33:

Dopo alcune gare nel suo continente natìo, (Moll era algerino), come i GP di Orano e Casablanca, il ventiduenne Moll fa il suo debutto in Europa nel settembre 1932 al GP di Marsiglia, con una Bugatti privata. E' sostenuto da Marcel Lehoux, pilota affermato e anch'egli franco-algerino. Moll arriva addirittura terzo.
Ma questo è niente.
Inizia il 1933, gli organizzatori del difficile GP cittadino di Pau hanno spostato la data in febbraio, il giorno della gara addirittura nevica, Moll va persino in testa nei primi giri, poi viene superato dal suo maestro Lehoux, ma alla fine è comunque ottimo secondo. Per un "africano" che non ha mai visto una tempesta di neve è un risultato stupefacente.

Dopo un anonimo GP di Tunisi con la vecchia Bugatti, Guy Moll compra una Alfa Romeo "2300 Monza" e con questa nuova auto debutta al GP di Nimes il 4 giugno arrivando ottimo terzo.
La stampa, almeno quella francese, comincia ad accorgersi di questo diavoletto scuro di carnagione che con tanta naturalezza si è immediatamente inserito nelle parti alte delle classifiche.

L'11 giugno c'è l'importantissimo GP di Francia, con tutte le squadre al gran completo, i piloti ufficiali sono moltissimi, ma Moll riesce a ottenere un ottimo quinto posto davanti alla platea internazionale del GP più prestigioso della stagione.

Alla 24 Ore di Le Mans si ritira, mentre sul veloce circuito di Reims, dopo essere arrivato ancora 3°, viene squalificato per assistenza esterna vietata.

Dopo un ritiro a Spa, GP del Belgio, ad agosto ci sono tre gare in successione: Nizza, Cominges e Marsiglia, e Guy Moll arriva addirittura 3° in tutte e tre!! Incredibile per un giovane pilota di soli 23 anni, totalmente privato!!!

Poi il 10 settembre a Monza si corrono due gare: al mattino c'è il GP d'Italia sul circuito completo, mentre al pomeriggio c'è il Gp di Monza in tre batterie più la finale sul circuito corto.
Dopo un ottavo posto al GP d'Italia, Moll si schiera per la prima batteria del GP di Monza.
E' quella che gli inglesi ricorderanno come la "Bloody Sunday" delle corse. Nella prima batteria, Trossi sfonda il motore e lascia una chiazza d'olio, su cui scivoleranno in testacoda quasi tutti i concorrenti. Moll gesticola verso la direzione corsa facendo capire che la pista è impraticabile, ma nessuno dà retta al suo agitarsi. Ma nella seconda batteria il bilancio sarà tremendo: Campari e Borzacchini escono sull'olio e muoiono sul colpo, mentre nella finale il conte Czaykowski, in testa, esce nello stesso punto, e muore nella vettura in fiamme. Una gara tragica.

Alla fine della funesta gara, Moll sarà secondo. L'enorme sdegno per le tragedie fa passare in secondo piano un dato: nella prima batteria, Moll ha compiuto il giro più veloce alla incredibile media di 196,34 Km/h, quando in tutta la giornata nessun altro ha superato la media di 186.....
Ultima modifica di sundance76 il 09/09/2007, 18:57, modificato 1 volta in totale.
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da TIGERfree » 09/09/2007, 17:43

Eh siii!!!!! davvero altri tempi ragazzi, QUESTI SI KE ERANO PILOTI!!!!
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da facinoroso » 09/09/2007, 20:55

Mi interessai a Moll dopo un articolo su AS di gozzi,una decina d'anni fa.
Poi,piu' niente,solo citazioni qua e la'.Ora nessun dubbio:avrei sicuramente tifato x lui in quell'epoca.
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da sundance76 » 10/09/2007, 8:29

[quote=&quot;"facinoroso"&quot;]Mi interessai a Moll dopo un articolo su AS di gozzi,una decina d'anni fa.
Poi,piu' niente,solo citazioni qua e la'.Ora nessun dubbio:avrei sicuramente tifato x lui in quell'epoca.[/quote]

Sì, più precisamente erano due articoli di Gozzi apparsi su AS nel 1994, dove venivano analizzate le possibili cause dell'incidente fatale a Pescara, dato che a tutt'oggi non si sa con certezza se vi fu una toccata con il doppiato Henne, oppure un errore di Moll o ancora un colpo di vento laterale che a quella velocità (quasi 270 km/h) potrebbe aver fatto scarrocciare l'Alfa di Moll.
Ma di questo ne voglio parlare più in là, perchè prima voglio raccontare la stagione 1934 ( che purtroppo fu anche la sua ultima, dato che l'incidente di Pescara avvenne il 15 agosto 1934 ).
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da facinoroso » 10/09/2007, 12:28

Ascolto molto preso ed e' una discussione che fa venire i brividi come succede in poche occasioni.
Mi piace pensare che Villeneuve sia la reincarnazione di Moll.Troppe,troppe,similitudini.In pista e come impatto.Qausi come se il destino avesse restituito a Ferrari e a tutti i tifosi qualcosa che era avvenuto troppo presto.Ma il destino era segnato:quest'entita' mitica sarebbe dovuta morire in pista x entrare nella leggenda e regalarci qualcosa da portare nel cuore x sempre.
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da sundance76 » 30/11/2007, 10:28

Dopo questa straordinaria stagione '33, disputata da pilota privato e di soli 23 anni, Guy Moll a fine stagione viene ingaggiato dalla Scuderia Ferrari come pilota ufficiale per il 1934.

La rivista MACS (Motori Aero Cicli e Sport) insinua l'ipotesi che l'ingaggio del promettente ma sconosciuto pilota franco-algerino (il fatto che fosse straniero dava fastidio in quell'epoca di nazionalismi esasperati) era dovuto al fatto che Moll avesse, tempo prima, ordinato una nuova Alfa per continuare a correre da privato, ma siccome l'Alfa si era ritirata dalle corse cedendo l'attività agonistica a Ferrari e non voleva dare una delle fortissime P3 a piloti privati, impose a Ferrari di prendere Moll in squadra, evitando così cause e diatribe in tribunale.

L'ipotesi non è provata, ma chissà, potrebbe essere plausibile. Sia come sia, Moll nel 1934 entra nella Scuderia a fianco di grandi campioni.

C'è Achille Varzi, "lo stilista", il "signore delle curve", già 2 volte Campione d'Italia, che finalmente dalla francese Bugatti è entrato all'Alfa-Ferrari, sopratutto perchè il suo rivale Nuvolari ha litigato a metà del '33 con Ferrari e se ne è andato sbattendo la porta. Per la seconda metà del '33 Ferrari aveva ingaggiato il fortissimo Luigi Fagioli, che vinse il Titolo Italiano GP proprio nel '33, ma poi ebbe un'offerta principesca per correre nel '34 con la rientrante Mercedes.

Oltre a Varzi, in Scuderia c'è Louis Chiron, campionissimo monegasco, e il Conte Trossi, Presidente della Scuderia Ferrari.

Varzi, Chiron, Trossi, Lehoux (mentore di Guy) e Moll: ecco la formazione dell'Alfa-Ferrari per il 1934, una stagione che si annuncia pirotecnica, non tanto per le sfide tra Alfa, Maserati e Bugatti, ma soprattutto per il temuto rientro della Mercedes e il debutto della Auto Union, che porterà in gara l'insolita e rivoluzionaria architettura del motore posteriore...

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da miniminor » 03/12/2007, 0:06

Ciao a tutti, non so se il post è sempre attivo ma:
abito a Spoltore, praticamente lungo il percorso del Circuito di Pescara, nella zona interna colllinosa (e tutti i giorni ne percorro una parte con mia immensa gioia, perchè è bellissimo).
Sono molto appassionato di auto ed in passato seguii molto la storia del circuito di Pescara.
Volevo aggiungere che nella foto pubblicata sul forum dell'inglese che postava foto attuali di ciò che rimane del Circuito c'è anche il posto dove c'è la vecchia lapide di Guy Moll prima che venisse dedicata la piazza:
http://img284.imageshack.us/my.php?image=p10100175hq.jpg
In basso a destra, sotto il cartello Montesilvano c'è un piccolo recinto in ferro arrugginito abbandonato, sotto un cipresso, che racchiude una lapide dedicata a Guy Moll. La cosa più brutta è che è in stato di abbandono e nessuno si è preoccupato mai di sistemarla, nonostante il comune gli abbia fatto un busto ed una piazza...
Sicuramente chi abita a Montesilvano vicino potrebbe confermare questo.
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da sundance76 » 03/12/2007, 1:03

Ciao Miniminor!! Il topic su Moll è SEMPRE attivo, altrochè!!! Conoscevo la foto, ma non sapevo che era proprio sotto quel cartello che c'è una lapide abbandonata per Moll.
Sapevo che gli dedicarono una piazza con una bella lapide sulla parete, in alto, di una chiesa, la si può vedere anche in uno dei volumi della recente "Ferrari Opera Omnia" che stanno uscendo con la Gazzetta.

Da anni vorrei capire qual è il punto esatto dell'incidente. Da quel che ho capito, dovrebbe essere proprio quella lapide abbandonata in terra nel recinto che miniminor ha indicato.....
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da sundance76 » 17/12/2007, 13:59

Nel 1934 la stagione dei Grand Prix si apre a Montecarlo col già prestigioso GP di Monaco il 2 aprile. La Scuderia Ferrari vi partecipa al completo con 4 Alfa P3 per Varzi, Chiron Trossi e Moll. Le avversarie più agguerrite sono un nugolo di Bugatti tra cui quella di Nuvolari, e alcune Maserati sia ufficiali che private.
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Trossi è in pole, Varzi quarto, Chiron sesto e Guy Moll settimo (eccolo ai box):
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Nelle prove accade un famoso episodio con protagonista il grande Varzi: Varzi era molto scrupoloso e pignolo nella preparazione della sua vettura. Il suo era un lento, metodico lavoro di osservazione, di riflessione, di studio che non trascurava nulla: la macchina doveva essere perfetta. Nel suo libro "Le mie gioie terribili" Enzo Ferrari ricorda questo episodio: «Mancavano poche ore al via del G.P. di Montecarlo del 1934, quando io arrivai dall’Italia e trovai il mio collaboratore Bazzi pressoché annientato dalle lamentele di Varzi. Il nostro Achille si dichiarava insoddisfatto della macchina e criticava soprattutto la posa di guida, aveva fatto cambiare dai meccanici una decina di cuscini, ma non ne aveva trovato uno che gli consentisse una sistemazione di suo gradimento. Assistetti così alla fase finale della discussione. 
Varzi chiese finalmente un paio di cuscini, li soppesò, misurò la loro altezza e decise che per arrivare alla perfezione, occorreva che fossero un poco più alti, ma non tanto da richiedere un terzo cuscino. Bazzi diede un’occhiata e lo invitò ad andare a prendere un caffè; al suo ritorno, promise, avrebbe trovato la sistemazione da lui voluta. Appena Varzi si fu allontanato, Bazzi afferrò il Corriere della Sera che avevo in tasca, lo piegò in quattro, lo nascose sotto i cuscini. Varzi tornò poco dopo, provò la posizione: "Perfetto, sì" mormorò e ringraziò quasi commosso. Ora, il giornale praticamente non aveva fatto aumentare l'altezza nemmeno di mezzo centimetro. Ma Varzi era un tipo capace di convincersi anche dell'assurdo».
Ultima modifica di sundance76 il 02/01/2009, 11:44, modificato 1 volta in totale.
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