Gran Premi anni '30

Dagli albori del 1900 fino alla F1 nel 1950

da sundance76 » 02/02/2016, 16:55

Powerslide ha scritto:L'arrivo viene dato con la bandiera nazionale e non con quella a scacchi :think: :think: :think:


Invece l'anno successivo, 1939, c'era quella a scacchi.
Nella foto, tratta dal libro-capolavoro "Racing the Silver Arrows" di Chris Nixon, Caracciola taglia il traguardo in seconda posizione, dietro al compagno-rivale Lang, che domina la stagione.

Immagine
"Chi cerca di conoscere il passato capirà sempre meglio degli altri il presente e il futuro, e non soltanto nel nostro piccolo mondo di effimere quanto amate frenesie corsaiole." G. C.

https://www.youtube.com/watch?v=ygd67cDAmDI
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da Baldi » 12/02/2016, 14:44

Eccovi un bel poster Pirelli.

$_57.JPG
$_57.JPG (305.67 KiB) Osservato 5971 volte


Volevo evidenziare come, assieme a gare rinomate e prestigiose e da noi ben conosciute come il GP d'Europa (vincitore Campari... da me dipinto), Circuito del Mugello ("Pedro" docet), Poggio-Berceto, Coppa della Perugina e Coppa Acerbo...

...c'è la gara del Circuito del Tigullio (S.Margherita Ligure - San Lorenzo - Rapallo - Santa Margherita Ligure)... resa prestigiosa dalla vittoria di un ragazzo che si farà: Tazio Nuvolari!
:D

...roba di casa mia... :dance:
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da Baldi » 12/02/2016, 14:55

Nel 1924, sul circuito del Tigullio, Nuvolari condusse una gara estremamente tirata, uscendo spesso di pista e fermandosi, in alcuni casi, a picco sul mare. A pochi chilometri dall’arrivo, una ruota si stacca e la sua Bianchi finisce malamente in un fosso. Il meccanico rimane stordito e non può rimettere insieme la vettura, quindi Nuvolari chiede aiuto agli spettatori. Dopo averla rimessa assieme alla meno peggio, riparte e vince la gara. Gli spettatori al traguardo, comunque, assistono ad uno spettacolo che ha dell’incredibile: il mantovano vince la corsa su un’auto praticamente ormai sui cerchioni e senza seggiolino di guida né volante, sostituito da Nuvolari con una chiave inglese, col meccanico ancora svenuto al fianco.
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da Pedro59 » 12/02/2016, 15:32

Carissimo Baldi,
l'argomento è stuzzicante quanto pochi altri.
Il "Circuito del Tigullio" del 1924 fu una delle prime, se non la primissima (devo verificare...) vittoria su quattro ruote (per quel poco che ci restava durante la corsa...) di Tazio Nuvolari, che, sia detto per inciso, non era propriamente un ragazzino, aveva infatti trentadue anni !
Il "mantovano volante" correva con una Bianchi, la casa di cui era centauro ufficiale, nella classe 2000 dove c'erano avversari di tutto rispetto come il lucchese Balestrero, e il marchese de Sterlich due personaggi su cui ci sarebbe da scrivere e parlare per anni...
La scarna cronaca dell'epoca parla di un Nuvolari dominatore fin dai primissimi metri di gara incappato però nell'unico incidente della giornata quando, probabilmente per l'eccessiva foga, "la sua vettura ha ribaltato. Nuvolari ha perso quasi tutto il suo vantaggio. E' riuscito tuttavia a classificarsi primo per pochi secondi"
Diavolo di un Nivola !

Classifica cat.2000
1° Tazio Nuvolari (BIANCHI) 20 giri pari a 224 Km in 4h16'01" e 1/5 a 52,496 Km/h di media
2° Renato Balestrero (O.M.) 4h16'49" e 3/5
3° Diego de Sterlich (BUGATTI 22) 4h27'01" e 4/5
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da Powerslide » 12/02/2016, 16:02

Baldi ha scritto:Eccovi un bel poster Pirelli.

$_57.JPG


Volevo evidenziare come, assieme a gare rinomate e prestigiose e da noi ben conosciute come il GP d'Europa (vincitore Campari... da me dipinto), Circuito del Mugello ("Pedro" docet), Poggio-Berceto, Coppa della Perugina e Coppa Acerbo...

...c'è la gara del Circuito del Tigullio (S.Margherita Ligure - San Lorenzo - Rapallo - Santa Margherita Ligure)... resa prestigiosa dalla vittoria di un ragazzo che si farà: Tazio Nuvolari!
:D

...roba di casa mia... :dance:


"Tra tutte le gare alle quali ho partecipato, ricordo con particolare soddisfazione la mia vittoria a Pescara nel 1924 con una Alfa Romeo RL. Con questa vettura avevo già vinto a Ravenna sulla pista di Savio ed a Rovigo sulla pista del Polesine, ma è stato alla Coppa Acerbo che è iniziata la mia fama come pilota. Fui infatti in grado di battere le Mercedes che arrivavano dal successo alla Targa Florio".
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da Baldi » 12/02/2016, 16:23

Trovato un altro trafiletto direi più completo, dove Nuvolari racconta anche l'aneddoto del cartello...




1924, circuito del Tigullio. Prima della gara Nuvolari viene trovato nei pressi di una curva del circuito mentre osserva attentamente un cartello di segnalazione. Il cartello è vecchio e la scritta è consumata: in origine c’era scritto “pericoloso-rallentare”. Ma ormai il trattino è cancellato e si legge solo “pericoloso rallentare”. Nuvolari commenta: ” Sono in gamba qui gli organizzatori, mettono perfino i cartelli!”.
Durante la corsa infatti rallenta poco, tira come un matto, esce parecchie volte di strada, a volte fermandosi a picco sul mare. “Mi fermavo a cinque centimetri dal precipizio e mi bastava” commenta.

Non solo: mentre Nuvolari è al comando della corsa, a pochi chilometri dall’arrivo, una gomma si sfila dal cerchione dell’auto, una Bianchi, provocando una brutta uscita di strada.
Tazio, l’auto e il suo meccanico finiscono rovinosamente in un fosso. Il meccanico rimane stordito, l’auto danneggiata, ma il mantovano chiede l’aiuto degli spettatori per rimetterla in strada e proseguire! Grazie al consistente vantaggio accumulato riesce ugualmente a vincere la gara! I giornali danno una descrizione del suo arrivo: “Nuvolari giungeva ugualmente primo nonostante procedesse sui cerchioni, senza sospensioni e con la carrozzeria distrutta. Gli spettatori videro passare sotto i loro occhi qualcosa di incredibile: nell’abitacolo di guida niente era al suo posto. Tazio guidava senza seggiolino e, in sostituzione del volante, adoperava una chiave inglese. In un angolo, riverso, giaceva il meccanico coperto di fango e di olio”



In questo link si vedono le graduatorie delle due gare del Tigullio:

http://www.teamdan.com/archive/gen/1924.html

Si Pedro... Nuvolari guida una Bianchi 20 (forse anche denominata Bianchi 2000cc?) e ovviamente Tazio è parte integrante del Team Bianchi avendo corso in precedenza con le motociclette di quella casa.

E' sicuramente agli inizi della sua carriera sulle quattro ruote, ed è facile pensare che quella sia stata anche la sua prima vittoria in auto (a memoria mi sembra proprio di si).



Il Circuito del Tigullio è una cosa che mi "solletica" da tempo... chissà che non riesca a trovare qualcosa di prima mano... da queste parti... :roll:
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da Baldi » 12/02/2016, 16:31

mmm

Ho trovato un elenco delle principali vittorie di Nuvolari...
non sarebbe proprio la prima se se deve includere una gara di regolarità...

Anno Località Veicolo
1921 Coppa veronese di regolarità Ansaldo tipo 4
1924 Circuito del Tigullio Bianchi 18 (2 litri)
1924 Circuito del Savio Chiribiri Monza (1.5 litri)
1924 Circuito delle Polesine Chiribiri Monza (1.5 litri)
1927 Gran Premio di Roma Bugatti T35
(segue)


e poi.. Bianchi 18 o Bianchi 20???
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da Niki » 12/02/2016, 17:11

Baldi ha scritto:Eccovi un bel poster Pirelli.

$_57.JPG


Alcune vittorie degli pneumatici Pirelli-Brooklin

gran premio di Corea - gran premio del Bahrain

gran premio di Cina - gran premio di Abu Dhabi

gran premio di Singapore - gran premio dell'India

gran premio di Russia - gran premio di Turchia

:twisted: :twisted: :twisted: :twisted:
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da Pedro59 » 12/02/2016, 17:17

@Power
Costui era il sire di Maranello ?

@Baldi
Sperare di dirimere il dubbio fra una Bianchi 18 o 20 è tipico dell'ottimismo di chi non ha già avuto parecchio a che fare con le cronache degli anni '20 :lol:
Definirle approssimate è abbastanza risibile.
Ci sono cascato anch'io quando scrissi il libro sul Mugello...e ancora mi illudevo di poter dirimere la questione dettagliando modello/cilindrata ecc. ecc.
I nomi dei piloti,poi, sono "stroppiati" quasi con intima soddisfazione del reporter (basta pensare che alla Parma - Berceto del '19 il Renzo Ferrario dell'ordine d'arrivo altro non era che Enzo Ferrari... :roll: ), spesso sono indicati con il solo cognome in varie versioni (Rabagliati, Rebagliati, Rubagliato, Robagliati per esempio) per non parlare delle macchine indicate al più con la marca (Fiat, Lancia, Alfa Romeo o per niente del tutto).
Benvenuto fra noi ? Te lo dice uno che si è smazzato quasi 27.000 record di posizioni in ordini d'arrivo dal 1900 al 1938 :( , ma che quando è riuscito a scoprire che i Niccoli erano due, Andrea e Alberto avrebbe cantato di felicità... :dance: :dance: :dance: :dance: :dance:
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da Pedro59 » 12/02/2016, 17:28

Baldi ha scritto:mmm

Ho trovato un elenco delle principali vittorie di Nuvolari...
non sarebbe proprio la prima se se deve includere una gara di regolarità...

Anno Località Veicolo
1921 Coppa veronese di regolarità Ansaldo tipo 4
1924 Circuito del Tigullio Bianchi 18 (2 litri)
1924 Circuito del Savio Chiribiri Monza (1.5 litri)
1924 Circuito delle Polesine Chiribiri Monza (1.5 litri)
1927 Gran Premio di Roma Bugatti T35
(segue)


e poi.. Bianchi 18 o Bianchi 20???


Al Circuito del Savio 1924, Tazio vinse la categoria fino a 1500cc, l'assoluto andò a Enzo Ferrari con l'Alfa Romeo RL, Nuvolari fu secondo.
E' l'episodio citato nel film-TV con Ferrari-Castellitto nel quale è omesso però il fatto storico che l'unico ad insidiare quel giorno la vittoria del futuro Drake (Nuvolari arrivò mez'ora dopo...) fu Emilio Materassi cui cedette la frizione della sua Itala Special sul più bello... :angry-cussingwhite:
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da 330tr » 12/02/2016, 17:50

Domandona a bruciapelo: quanto era forte come pilota l'Enzo? (Magari confrontato ai grandi dell'epoca?)
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da Powerslide » 12/02/2016, 18:31

Pedro59 ha scritto:@Power
Costui era il sire di Maranello ?


Eh già :D

Quanto fosse forte, per rispondere a 330 non saprei dire, ma certamente dava del filo da torcere agli altri.
Il mistero è perchè smise per due anni dopo la stagione che stava consacrandolo tra i migliori, il 1924, per riprendere poi ma solo in gare minori.
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da Pedro59 » 12/02/2016, 19:45

Quanto era forte Enzo Ferrari pilota ?
Ho cercato in questi anni spesi dietro ai miei "vecchi fusti" di dare, di darmi, una risposta convincente a questa domanda, di farmi un'idea "mia", ma "proprio mia" su un gigante dell'automobile, sull'italiano più famoso dopo Cristoforo Colombo, sul "Drake" quando faceva il mestiere di coloro che avrebbe poi considerato "un componente delle sue auto" e neppure il più importante.
Devo premettere una considerazione senza la quale è praticamente impossibile intavolare una qualsiasi discussione: stiamo parlando di un uomo i cui giudizi hanno dimensionato criticamente quattro, forse cinque generazioni di piloti, un personaggio di spessore enorme, rispettato e temuto sul quale nessuno avrebbe mai osato, parlandone da pilota, pronunciare i giudizi taglienti lui distribuiva sulle pagine di "Piloti che gente".
Parlare di lui è stato sempre difficile senza sfiorare la piaggeria, o rischiare di finire sulla graticola resa incandescente dal fuoco di quella penna caricata ad inchiostro viola.
Sul Ferrari pilota possiedo (e tempo fa ho letto) due libri: uno di Giulio Schmidt, l'altro di Valerio Moretti. Il primo s'intitola "Le corse ruggenti - la vera storia di Enzo Ferrari pilota", il secondo "Enzo Ferrari pilota - corse e vittorie del mago di Maranello".
Il primo uscì a fine '87, il secondo a inizio '88, ovvero quando il "Drake" aveva imboccato il rettifilo dell'ultimo giro...
Nelle mie ricerche mi sono imbattuto poi nelle cronache di molte gare con Ferrari al via A dire il vero quasi mai protagonista fino alla celebre vittoria al Circuito del Savio del '23 e l'incontro con il "cavallino" di Baracca... La prima vittoria in una gara importante (citata da Power) arriva nell'agosto del '24 alla Coppa Acerbo, meccanico è Eugenio Siena, uno che forse andava più forte di lui... Fino a quel giorno aveva vinto due volte il Circuito del Savio ('23 e '24) e una volta il Circuito del Polesine ('24), gare di secondo piano, ma si era imposto lo stesso come pilota dell'Alfa Romeo, la marca emergente destinata a soppiantare la Fiat nel panorama delle competizioni. Li chiamavano i quattro moschettieri: Ascari, Campari, Sivocci e lui, che certo non era D'Artagnan...
Non era ancora un pilota "da Gran Premio", né lo sarebbe mai diventato. Dopo la morte di Sivocci, il compagno con cui ha legato di più, gli si presenta l'occasione a Lione, Gran Premio di Francia (1000 Km per gradire, una curva che chiamano "la piège de la mort", l'imbarazzante confronto con Ascari e Campari...).L'Alfa Romeo presenta la P2. La terza macchina, dopo quelle di Ascari e Campari, sarebbe per lui che però alal vigilia, investito da Canestrini sulla Gazzetta come terza guida, si eclissa per motivi che non ha mai voluto chiarire, scomparendo per due anni dalle piste.
Quando torna, a metà del 1927, Ascari è scomparso e l'Alfa nel frattempo è diventata Campione del Mondo. E' il suo momento più felice, in poco più di un lustro corre poco e vince quattro o cinque gare di secondo piano, poi diventa l'Enzo Ferrari che tutti abbiamo conosciuto.
E allora, com'era il Ferrari pilota ?
Secondo me imparagonabile con i grandi.
Antonio Ascari, Campari, Bordino erano di un'altra categoria, ma anche Materassi e Brilli Peri, per tacere di Varzi e Nuvolari che lo sfiorarono, ma oggettivamente appartengono alla generazione successiva.
Forse questa sua fragilità di pilota lo ha aiutato a valutare i campioni cui ha poi affidato i suoi gioielli e a non sbagliare quasi mai nella scelta dei fantini del cavallino.
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da Niki » 12/02/2016, 22:26

Concordo con Pedro. Da quello che ho letto nel tempo, penso che Ferrari sia stato un pilota di seconda, forse anche di terza linea.
Ma se questo sia stato il motivo per cui da pilota divenne costruttore, cioè rendendosi conto dei suoi limiti, beh tanto di cappello.
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da Baldi » 14/02/2016, 11:14

Comunque, ho visto che relativamente al "mio" Gran Premio del Tigullio c'è molto poco su internet...
Quasi quasi provo a vedere se si riesce a trovare qualcosa "sul campo". tra Rapallo e S.Margherita Ligure.

Non sarà facile ma........
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