Mi chiamo Giancarlo e fra poco avrò 38 anni. Un anno fa mi sentivo ancora giovane a dispetto dell'anagrafe che, per noi piloti, sembra spostato di un paio di lustri avanti: un po' come una strana età legale.
Questo fino a un anno fa, dicevo, quando con una macchina semplice semplice, mi battevo con i più forti sul circuito di Spa che ancora oggi dicono sia uno dei pochi in cui il pilota faccia la differenza. E a momenti vinco se non ci fosse stata quella maledetta SC!
E sì, proprio Spa, mica Abu Dhabi o Singapore! Vabbè, è vero che ora fare l'Eau Rouge in pieno è facile, solo a gomme calde però, ma vi ricordo che io ci provavo lo stesso quando ancora sembrava di camminare su un filo. Ci provavo e mi anche capitato di picchiarci, picchiarci di brutto a più di 250. Quanto s'incaxxò Flavio quella volta! Ma tanto lui era sempre incaxxato con me: Fernando gli gridava alla radio che mi dovevo fare da parte e subito lui me lo ripeteva in cuffia. Sì, sempre, anche le volte (poche ad onor del vero) in cui ero veloce come lui.
Sì, vabbè, molti mi accusano di essere sempre stato un piagnone ed in parte è vero, ma se voi sapeste quante cose non si sanno, quante non ve ne dicono mentre state comodi sulle vostre poltrone davanti alla televisione. E quante non ne sappiamo noi. Prendete l'ultima gara che ho fatto in F1: nei primi due intermedi ero sui tempi di Kimi, nell'ultimo, che se vogliamo è anche il più facile con tutte curve ad angolo retto, mi prendevo quasi un secondo. Cos'è, son capace di guidare prima e divento un fermo poi? Giravo il volante ed ero in sottosterzo, mai una volta, mai, che il muso andasse dove volevo. E il bottone per i flaps l'avevo schiacciato: giuro!
Per quelli che dicono che sono una pippa, che si vadano a rivedere cosa ho fatto prima della F1! E quando ci sono arrivato il mio compagno me lo mangiavo ed era il fratellino di Schumi che non credo fosse proprio l'ultimo della lista.
Il fatto è che sono sempre stato innamorato della Rossa ed anche questo mi ha fregato. L'altra domenica guardavo lo scherzetto che Schumi ha fatto a Rubens e mi è tornato alla mente quando lui l'ha fatto a me. Ricordate? Che fesso son stato: per non colpire la Rossa e rovinare la festa ai tifosi mi son buttato io contro il muro! Da solo!
Poi mi son sentito tanto scemo che la gara dopo ho fatto fuori una Ferrari: tanto era quella sbagliata, quella che nessuno si filava neppure in piazza a Maranello. Tutti per il Kaiser e nessuno per l'altra Rossa.
E dopo tutto questo c'è anche chi mi ha accusato di aver tagliato apposta la gomma a Schumi in Brasile! Ma che sono, un chirurgo? Il bello è poi che molti ne sono ancora convinti e dimenticano che quando sbaglio il punto di frenata alla S Senna faccio uno strike di macchine, mica sfioro una gomma e basta.
Vieni, vieni a salvarci, mi dicevano dopo il rifiuto del Kaiser ed io l'unico scemo a voler credere che fosse veramente per il collo e che Badoer fosse improvvisamente diventato fermo. Eppure era un sogno che si realizzava, il sogno di un bambino che si avvera: come facevo a dire di no?
Molti dicono che ho la faccia da stupido, nessuno capisce che è ancora l'espressione di un bimbo. E i bimbi sognano.
Ed io sognavo. Facevo un'equazione facile facile, una di quelle che anch'io, ignorante patentato, son capace a fare. Se io e Kimi andavamo uguali a Spa, io su una Force India e lui su una Ferrari, perchè non potrei andare più veloce di lui a parità di vettura?
Sognare fa male e farlo ad occhi aperti è ancora peggio. Mi vedevo sul podio a Monza, sul gradino più alto a spruzzare champagne. Fisico 43 anni dopo Ludovico. Ma ci pensate? Ecco, lì poteva anche finire la mia carriera: cosa poteva fregarmi più, cosa poteva interessarmi del 2010?
Non è andata così, anzi peggio non poteva andare. Ora ho una tuta rossa col cavallino e una 430 sotto al culo. Insieme ad Alesi siamo un po' tristi perchè ancora non riusciamo a fare i tempi dell'amico di Kimi, quello che nessuno ha voluto in F1 perchè troppo lento. Imparerò e forse un giorno sarò il più veloce delle Ferrari in GT: questo ancora mi spinge.
Domenica sarò davanti alla tv a guardarmi Spa e ancora sognerò di essere su una Ferrari, magari davanti a tutti. E stavolta non alzerò il piede al Eau Rouge, men che meno se c'è dietro Fernando.
Ho fatto tanti errori in carriera, errori di testa, di carattere, non ho saputo realizzarmi, non sono mai stato sicuro di me fino in fondo. Perchè il manico c'era eccome.
L'ultimo errore è stato il più grande, ma l'ho fatto per amore.
Vorrei che almeno questo i tifosi della Rossa me lo riconoscessero.
Ciao a tutti.
Fisico