da Aviatore » 23/07/2010, 9:50
Dal Blog di Leo Turrini
‘Ieri, come saprai, la Fiat ha deciso di dividere l’impero in due società. Una comprende tutti i marchi dell’automobile, da Fiat Auto a Lancia a Maserati ad Alfa Romeo, fino all’ottantacinque per cento della Ferrari. L’altra società qui non ci interessa, visto che riguarda l’Iveco, le macchine movimento terra, eccetera….’
‘Ora, dove sta la vera novità, taciuta da tutti i mezzi di informazione in Italia? Sta in questo: che Ferrari ha smesso, non da oggi, di essere, per l’85%,una proprietà privata, diciamo familiare, degli Agnellii-Elkann, per diventare invece un bene controllato dal gruppo in quanto tale…’
‘Solo gli sciocchi e le persone in mala fede non colgono l’enorme differenza. Ti faccio un esempio, che tu conosci bene. Alla fine degli anni Novanta, Gianni Agnelli fece l’accordo con la General Motors. Il colosso americano rilevava il venti per cento di Fiat e si impegnava, entro una certa data, a comprare tutto. Oppure, pagando una penale, come poi accadde, avrebbe mollato tutto…’
‘Bene. Quando l’accordo con GM venne annunciato, scoppiò un pandemonio. Perché se la Ferrari Auto fosse stata compresa nel business, ciò significava semplicemente che nel momento in cui gli americani avessero deciso di comprare tutto, anche la azienda di Maranello, F1 compresa, sarebbe diventata affar loro…’
‘Allora, come tu ricordi perché ne hai scritto all’epoca, Gianni Agnelli precisò che la Ferrari non era un bene del gruppo Fiat, ma apparteneva alla finanziaria di famiglia. Dunque, era comunque estranea all’accordo. Se General Motors avesse preso tutto, la Ferrari sarebbe rinasta italiana…’
‘Attenzione, oggi non è più così. Nell’era Marchionne, Ifi e Ifil, le finanziarie degli Agnelli, sono state fuse. Ogi c’è la Exor, alla quale fa capo il controllo di tutti i marchi dell’automobile. E tra questi marchi, alla chetichella, c’è pure Ferrari. Così, si crea una situazione nuova, la situazione che Gianni Agnelli nel 1999 aveva voluto evitare….’
‘Mi spiego. Marchionne l’ha già detto: non esclude accordi con grandi costruttori d’automobile, per la società nuova che raduna Ferrari e Maserati, Fiat e Lancia, Alfa Romeo, eccetera. Conseguenza: se tra tre anni Volskwagen o Toyota comprano la maggioranza relativa di questo conglomerato, avranno anche il controllo della Ferrari. Che non fa più storia a sé…’
‘E’ una ipotesi, non una certezza. Non è detto che le cose debbano andare così. Ma potrebbero andare così! E allora tu capisci perché Montezemolo non è più presidente di Fiat Auto, capisci che uno come lui, con le sue menate sulla italianità, a torto o a ragione non poteva metterci la faccia in una Fiat che molla Mirafiori per far produrre la Multipla in Serbia…’
‘E secondo te Montezemolo potrebbe restare dove sta se nel 2012 il primo azionista di Fiat Auto, chiamiamola così, fosse tedesco o giapponese? Ma manco per idea! In questo contesto, se Alonso vincesse in pista sarebbe meglio per tutti e se Todt, per spirito vendicativo che riguarda anche gli affari del figlio legato a Massa, la piantasse di rompere i coglioni, insomma, sarebbe meglio…’
‘Mi piacerebbe finire come disse Gola Profonda a Woodward: qui siamo tutti in pericolo! Ma non è vero, queste cose sui giornali italiani non le leggerai mai e comunque in pericolo c’è solo la storia della Ferrari. Ti assicuro che Piero, il figlio del Drake, azionista al dieci per cento, lo sa perfettamente. Infatti, è molto preoccupato, lui…’
"Sia anche lodata l'Austria, Patria di Colui che ha distribuito il Verbo e le lezioni di guida" - Niki (quello nostro)