Si è corso sul circuito di Monza il XXX Gran Premio d'Italia, penultimo appuntamento del campionato. La Ferrari si è presentata con 5 vetture affidate a Brooks, Gurney, Phil Hill, Gendebien ed Allison. La Cooper Climax ha schierato 4 auto condotte da Brabham, Trintignant, McLaren e Scarlatti, mentre Stirling Moss era alla guida di una Cooper della Scuderia di Rob Walker.
Sia le Ferrari che le Cooper hanno abbassato parecchio i tempi dell'anno passato, la prima di 1”6, la seconda addirittura di 7”.
Le monoposto inglesi hanno effettuato grandi progressi e pian piano stanno stabilendo uno standard al quale sembra si dovranno adeguare tutti, primo dei quali il motore montato posteriormente.
La Cooper ai box
Altra arma delle auto britanniche è la leggerezza, circa 120 Kg. in meno delle monoposto della casa di Maranello.
Al termine delle qualifiche, Stirling Moss ha realizzato la pole position con un vantaggio di appena 1/10” su Brooks, mentre Brabham ha conquistato la terza posizione completando la prima fila. La seconda fila è stata occupata dalle Ferrari di Gurney e P. Hill.
Phil Hill ai box durante le prove con problemi di gomme
Al via c'è stato il primo colpo di scena: Brooks ha commesso un errore facendo slittare la frizione bruciandola, cancellando così la possibilità di lottare ancora per il titolo.
Moss ha preso la testa della gara seguito da Brabham e Gurney, ma al secondo giro Phil Hill è transitato in prima posizione seguito dallo stesso Moss, da Gurney e da Brabham che nel frattempo era sceso in quarta posizione.
Al 6° giro Gurney ha superato Moss agguantando il secondo posto, ma è stato superato di nuovo il giro successivo.
Ireland su Lotus precede Phil Hill su Ferrari(© LAT)
Allison ha raggiunto e superato Brabham al 9° giro, mentre Moss è riuscito a superare Phil Hill ma è stato a sua volta superato di nuovo nel giro seguente.
Alla 30a tornata le posizioni erano: 1° P. Hill, 2° Moss, 3° Gurney, 4° Allison, 5° Brabham, con Moss che aveva stabilito il giro più veloce al 26° passaggio.
Allison su Ferrari, seguito da Burgess su Cooper Maserati
A circa metà gara le monoposto di Maranello sono state costrette a rientrare ai box per cambiare le gomme. Il primo a fermarsi è stato P. Hill che è ripartito dopo circa 30”, seguito da Gurney che ha cambiato tre ruote perdendo 40”, mentre Allison e Gendebien si sono fermati subito dopo perdendo quasi lo stesso tempo.
Shelby su Aston Martin ai box
Moss, che a quel punto non aveva più nessuno davanti, ha aumentato il ritmo stabilendo il giro più veloce al 32° giro e creando il vuoto alle proprie spalle.
Phil Hill ha tentato di rimontare stabilendo a sua volta il giro più veloce ma il vantaggio accumulato da Moss era troppo per riuscire nella rimonta.
Al 38° giro Moss guidava la corsa seguito da P. Hill, Brabham, Gurney, ed Allison: le posizioni sono rimaste immutate fino alla bandiera a scacchi.
Stirling Moss conduce solitario(© LAT)
Con Brooks matematicamente escluso dalla corsa al titolo, Moss si è avvicinato ancora a Brabham e il campionato si deciderà all'ultima gara che si terrà a Sebring il prossimo dicembre.
Ordine di arrivo:
1° S. Moss - 2h 04' 05” 4 alla media di 200,177 Km/h
2° P. Hill - 2h 04' 52” 1
3° J. Brabham - 2h 05' 17” 9
4° D. Gurney - 2h 05' 25”
5° C. Allison - 71 giri
6° O. Gendebien - 71 giri
7° H. Schell - 70 giri
8° J. Bonnier - 70 giri
9° M. Trintignant - 70 giri
10° C. Shelby - 70 giri
11° C. Davis - 68 giri
12° G. Scarlatti - 68 giri
13° R. Flockhart - 67 giri
14° I. Burgess - 67 giri
15° G. Cabianca - 64 giri
Giro più veloce:
P. Hill in 1' 40” 4 alla media di 206,175 Km/h
Ritirati:
1° giro: Brooks - frizione
2° giro: G. Hill - trasmissione
15° giro: Ireland - freni
19° giro: Fairman - motore
23° giro: McLaren - motore
45° giro: Salvadori - tramissione
Classifica del campionato:
31 - Brabham
25,5 - Moss
23 - Brooks
20 - P. Hill
13 - Gurney
12 - Trintignant
10 - Bonnier, Gregory
8,5 - McLaren
5 - Schell
3 - Ireland, Gendebien
2 - Allison, Behra
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